Dai Redentoristi ai Missionari della Consolata: una storia di tentativi, speranze e opere al Santuario della Madonna della Coltura di Parabita

Dai Redentoristi ai Missionari della Consolata: una storia di tentativi, speranze e opere al Santuario della Madonna della Coltura di Parabita

di Marcello Gaballo La storia del Santuario della Madonna della Coltura di Parabita, oggi saldamente affidato ai Padri Domenicani, è segnata da una lunga e complessa vicenda di affidamenti e tentativi di conduzione religiosa. Nei primi decenni del Novecento, sotto l’episcopato di mons. Nicola Giannattasio (1908-1926), numerose furono le interlocuzioni con diversi ordini religiosi per…

Una protesta del 1900 per difendere la patrona di Parabita

Una protesta del 1900 per difendere la patrona di Parabita

Quando la Madonna della Coltura fu “dimenticata”: una protesta del 1900 per difendere la patrona di Parabita di Marcello Gaballo Nel gennaio del 1900, un accorato appello venne inoltrato alla Curia vescovile di Nardò da don Gaetano Ferrari, vicario foraneo e figura di riferimento per la comunità parabitana. Oggetto della missiva: la cancellazione, apparentemente per…

L’antica chiesa di Santa Maria della Coltura prima del santuario: un ritratto del 1829 (seconda parte)

L’antica chiesa di Santa Maria della Coltura prima del santuario: un ritratto del 1829 (seconda parte)

  di Marcello Gaballo   Un beneficio restituito Il documento, relativo alla restituzione dei beni al padre cassinese don Giuseppe Logerat, investito della cappellania di Santa Maria della Coltura dal 1827, elenca numerosi terreni e beni annessi al beneficio. Ma il cuore spirituale del complesso era proprio la cappella, situata “a circa passi sessanta distante…

L’antica chiesa di Santa Maria della Coltura prima del santuario: un ritratto del 1829 (prima parte)

L’antica chiesa di Santa Maria della Coltura prima del santuario: un ritratto del 1829 (prima parte)

  di Marcello Gaballo In occasione dell’imminente festa patronale dedicata alla Madonna della Coltura, si propone ancora un articolo volto a far riscoprire la storia e la devozione che lega Parabita alla sua celeste protettrice. Sempre sulla base di documenti d’archivio, testimonianze e memorie del passato, si vuole offrire un viaggio nel tempo, per comprendere…

Aneddoti e vicende sulla plurisecolare festa di Sant’Antonio di Padova a Seclì

Aneddoti e vicende sulla plurisecolare festa di Sant’Antonio di Padova a Seclì

  Il Patavino, il protettore acclamato dal popolo Aneddoti e vicende sulla plurisecolare festa di Sant’Antonio di Padova a Seclì   di Antonio Epifani   L’uomo per sua natura è sempre alla ricerca di qualcosa che gli permetta di vivere appieno la sua stessa esistenza. In ogni modo di fare e in ogni realtà sociale…

L’appello del 1912 per la nuova chiesa della Madonna della Coltura a Parabita

L’appello del 1912 per la nuova chiesa della Madonna della Coltura a Parabita

  “Si eriga il nuovo Tempio alla Madre nostra!”L’appello del 1912 per la nuova chiesa della Madonna della Coltura a Parabita di Marcello Gaballo Nel maggio del 1912, il Comitato per la costruzione del nuovo Tempio dedicato a Maria SS. della Coltura in Parabita diffondeva un accorato appello a stampa, rivolto non solo ai cittadini…

1906: Il grido di Parabita per la Vergine della Coltura

1906: Il grido di Parabita per la Vergine della Coltura

1906: Il grido di Parabita per la Vergine della Coltura Una cappella pericolante, la mobilitazione civile e il sogno della ricostruzione   di Marcello Gaballo   La Cappella della Coltura sorgeva alla periferia sud-est dell’abitato di Parabita, in un’area che, fino alla seconda metà dell’Ottocento, era ancora marcata da un paesaggio agrario dominato da oliveti…

La Madonna della Coltura di Parabita: storia di un culto nel cuore del XIX secolo

La Madonna della Coltura di Parabita: storia di un culto nel cuore del XIX secolo

di Marcello Gaballo   Tra i santuari più identitari e suggestivi dell’intera diocesi di Nardò-Gallipoli, quello della Madonna della Coltura a Parabita occupa un posto di primo piano, tanto per la forza del legame devozionale che unisce la Vergine al popolo parabitano quanto per la storia stratificata che nel tempo ha modellato il culto. La…

“Quando i sogni si avverano…”. Centocinquant’anni di storia del Teatro di Nardò

“Quando i sogni si avverano…”. Centocinquant’anni di storia del Teatro di Nardò

  di Gilberto Spagnolo Il teatro, come forma d’arte e di comunicazione, ha origini molto antiche. Ha origini che affondano nelle radici più profonde della storia umana e continua ad essere ancora oggi un elemento centrale nella vita culturale e sociale della comunità. Il teatro rende visibile la storia dell’umanità e i temi essenziali dell’esistenza….

I giornali neritini del XIX secolo diretti da Luigi Maria Personè e i loro motti

I giornali neritini del XIX secolo diretti da Luigi Maria Personè e i loro motti

di Armando Polito N, B. Le immagini delle testate sono tratte da https://www.nardofotoartestoria.it/testate-di-giornali-neritini-di-altri-tempi-da-fine–800-ai-primi-del–900.html Da sempre il motto ha avuto una funzione che potremmo tranquillamente definire identificativa e pubblicitaria. La fine del regime feudale prima e  quella del riconoscimento a fini pratici e concreti dei titoli nobiliari poi sancita nella Costituzione hanno fatto anche dei motti…

Il Kretu Vergari, preziosa testimonianza della cultura popolare novolese

Il Kretu Vergari, preziosa testimonianza della cultura popolare novolese

“Il Kretu Vergari” (il credo volgare). I 33 anni di Cristo in un’antica preghiera novolese   di Gilberto Spagnolo Fernando Sebaste, amico carissimo, insegnante straordinario e geniale per anni nella scuola primaria di Novoli, fu anche un prezioso collaboratore di Oronzo Parlangeli, grande studioso novolese, glottologo di fama internazionale morto prematuramente, e tragicamente il 1/10/1969….

La toponomastica di Corsano nella seconda metà del Seicento

La toponomastica di Corsano nella seconda metà del Seicento

di Pierluigi Cazzato Nella ricostruzione dei paesaggi antichi lo studio della toponomastica ha, ancora oggi, un ruolo di primo piano. Soprattutto per territori fortemente antropizzati e quindi sottoposti ad una continua opera di sfruttamento e trasformazione, i nomi dei luoghi offrono una gran mole d’informazioni sull’organizzazione e sulla mentalità delle comunità che vi hanno abitato….

Tre raffigurazioni dell’Annunziata a Castro

Tre raffigurazioni dell’Annunziata a Castro

di Gianluigi Lazzari   Alla cara memoria del professore Carlo Guido   D(EO) O(PTIMO) M(AXIMO) IN HONOREM DEIPARAE VIRGINIS ANNUNTIATAE A(NNO) D(OMINI) 1685 (“A Dio Ottimo Massimo / In onore della divina Madre di Dio, Vergine Annunziata / Nell’anno del Signore 1685”). Così recita l’iscrizione sulla cimasa dell’altare maggiore della Cattedrale di Castro, dedicata anch’essa…

Antica ceramica salentina. Un inedito piatto delle officine novolesi

Antica ceramica salentina. Un inedito piatto delle officine novolesi

di Gilberto Spagnolo   Giovan Battista Pacichelli nelle sue Memorie, a proposito di un suo viaggio compiuto nel 1684 (citato dal Vacca) nel Salento dava questo “rendiconto” di quello che all’epoca è il fabbisogno ceramistico della famiglia salentina, in genere: “Dui scansie piene di faenze con piatti, boccali ed altro”; “un pisari dentro lo quale…

Novoli, reggia di Bacco

Novoli, reggia di Bacco

“La Reggia di Bacco”. Novoli! Dolce culla del buon vino! Lode ad “un’amena cittadina”   di Gilberto Spagnolo La viti-vinicoltura novolese ha avuto, sin dai tempi molto antichi, un’importanza rilevante nell’ambito sia della nostra economia che di quella salentina. Il valore della nostra viti-vinicoltura è, infatti, attestato da documenti che si trovano conservati presso l’Archivio…

Cavallino: un cenotafio, un’epigrafe e tre anagrammi funebri (2/2)

Cavallino: un cenotafio, un’epigrafe e tre anagrammi funebri (2/2)

di Armando Polito Dopo il cenotafio e la sua epigrafe, passo ai tre anagrammi. Essi costituiscono, rispetto a qualsiasi monumento, una testimonianza, per così dire, parzialmente immateriale, perché contenuti in una pubblicazione uscita in occasione della morte di Beatrice. Si tratta di Descrizione delle pompe funerali nell’esequie dell’illustriss. signora D. Beatrice Acquaviva D’Aragona, marchesa di…

Cavallino: un cenotafio, un’epigrafe e tre anagrammi funebri (1/2)

Cavallino: un cenotafio, un’epigrafe e tre anagrammi funebri (1/2)

di Armando Polito Amore e Morte sono tra gli ingredienti più significativi della vita umana e forse proprio per le caratteristiche contraddittorie che li concretizzano hanno ispirato la poesia di ogni tempo. Il titolo dato al post col suo Cavallino mostra un lì per lì inspiegabile toponimo, al pari di anagrammi, che, però, rientrando nella…

I murales di Antonio Chiarello: l’avventura continua

I murales di Antonio Chiarello: l’avventura continua

di Giuseppe Corvaglia   Ci sono dei luoghi che esprimono, anche nella loro essenzialità, un’importanza che non ti sai spiegare, che percepisci solamente, e pensi che potrebbero completarsi con un elemento come: una maiolica, un bassorilievo, una pittura o una scultura. Talvolta puoi arrivare a pensare, in cuor tuo, che ci sia un predestinato che…

Tradizioni figuline Novolesi: Lu cuccu te Sant’Antoni

Tradizioni figuline Novolesi: Lu cuccu te Sant’Antoni

  di Gilberto Spagnolo Immaginette, medaglie, statuine, un tempo in terracotta o cartapesta ed oggi di misera plastica, sono state sempre alcune testimonianze, certamente significative, del culto e della devozione dei Novolesi verso il protettore Sant’Antonio Abate. Capita spesso però di trovare nelle loro case, un recipiente molto caratteristico e singolare, “una bottiglia votiva”, conosciuta con il…

Salento: l’ingarbugliata matassa di un coronimo

Salento: l’ingarbugliata matassa di un coronimo

di Armando Polito Anticipo qui, in parziale e pure sintetico estratto da un lavoro ben più ampio, articolato e complesso, attualmente in fase di rifinitura, un tentativo di fare almeno chiarezza su un problema in cui le velleità di soluzione definitiva hanno propiziato una congerie confusa di congetture sovente campate in aria e di vere…

Novoli e il culto di Sant’Antonio Abate: le origini e la Focara

Novoli e il culto di Sant’Antonio Abate: le origini e la Focara

  di Gilberto Spagnolo   Origini del culto Ammetto che esplorare la storia e la cultura novolese mi ha sempre affascinato; in particolare mi ha attratto, e per certi versi commosso ed emozionato (tanto da realizzarne un libro giunto alla terza edizione e dal titolo “Il fuoco Sacro. Il culto di Sant’Antonio Abate a Novoli…

Carosino proclamata Civitas Mariae

Carosino proclamata Civitas Mariae

  di Floriano Cartanì La grande notizia non  è passata proprio sottobanco, a causa delle trascorse vigilie, cenoni e quant’altro dovuti alle festività natalizie. La grande gioia infatti è caduta esattamente nel cuore di tutti i parrocchiani, alcuni dei quali visibilmente commossi dalla notizia ricevuta dallo stesso don Filippo Urso, parroco di Carosino, nel corso…

Copertino. La porta di San Giuseppe

Copertino. La porta di San Giuseppe

  La Porta del Castello e la statua di San Giuseppe posta sulla sua sommità saranno al centro di un convegno organizzato l’11 gennaio 2025 dall’APS Laboratorio di Idee Vico Serpe in collaborazione con la Direzione del Castello di Copertino, presso la Sala Angioina del maniero. L’evento vedrà impegnati come relatori l’architetto Fabrizio Suppressa, l’astrofisico…

La cappella votiva di padre Pio nella campagna di “Case Bianche” a Trepuzzi

La cappella votiva di padre Pio nella campagna di “Case Bianche” a Trepuzzi

di Michele Mainardi Dista un soffio da Trepuzzi la masseria “Case Bianche”, che con la sua chiesetta langue, consumata dall’abbandono. La raggiungiamo facilmente: la strada provinciale “246”, quella che si innesta sulla Surbo-Casalabate, la sfiora sul ciglio, e non è un bel vedere; ma non è sullo sconquasso del fabbricato e dell’oratorio, depredato e “visitato”…

Alcune note sulla cappella di San Vito a Monteroni di Lecce

Alcune note sulla cappella di San Vito a Monteroni di Lecce

di Francesco Fedele Situata dentro l’abitato, essa aveva un altare mediocremente ornato, sul quale si poteva ammirare un affresco con l’immagine della Madonna delle Grazie. Così A. Putignano ci introduce alla descrizione della cappella di San Vito, larga circa 15 palmi e lunga circa 26, e dell’avvicendarsi di situazioni di degrado e di ricchezza e…

Per l’identificazione del casale di Marsanello, nel Capo di Leuca

Per l’identificazione del casale di Marsanello, nel Capo di Leuca

  di Pierluigi Cazzato   Scorrendo le fonti documentarie angioine e aragonesi che riguardano la Terra d’Otranto, capita spesso di trovare la menzione del casale di Marsanello/Marzanello; l’abitato, oggi scomparso, viene citato da diversi autori ma manca ancora di una sicura individuazione e di una precisa localizzazione. Carmela Massaro ha proposto di identificare questo casale…

Due preziose carte sulla Brindisi in declino

Due preziose carte sulla Brindisi in declino

di Nazareno Valente Vito Ruggiero, appassionato di cartografia, ha recentemente scovato due mappe di Brindisi, entrambe realizzate dalle famose stamperie di Venezia e collegate tra loro da un tenue, ma significativo, legame derivante dal particolare toponimo usato per caratterizzare la città salentina, vale a dire Brandici. E la cosa non è per niente banale, considerato…

MASINA: l’incredibile odissea etimologica e identificativa di un toponimo brindisino (2/2)

MASINA: l’incredibile odissea etimologica e identificativa di un toponimo brindisino (2/2)

di Armando Polito 3) ERMANNO AAR1 , Gli studi storici in Terra d’Otranto, in Archivio storico italiano, Nuva serie, tomo II, anno 1878, Viesseux, Firenze, 1878, p. 475  [in una sezione dedicata alla correzione (!) di toponimi]. A appare evidente come ad otto anni dal mansio del Profilo l’Aar gli abbia reso onore italianizzando il…

Una cappella in agro di Monteroni: S. Oronzo delli Franchi

Una cappella in agro di Monteroni: S. Oronzo delli Franchi

di Francesco Fedele Distante all’incirca due stadi dal centro abitato di Monteroni, fu eretta nel 1729, nel pieno periodo dell’incremento del culto di Sant’Oronzo, da Nicola Franco nel suo vigneto in località Le Vetrite a Monteroni. “Essa era dotata di un altare di pietra (…), di un dipinto di S. Oronzo, dei simulacri lapidei dei…

Presicce. La colonna votiva dedicata a S. Andrea Apostolo

Presicce. La colonna votiva dedicata a S. Andrea Apostolo

  di Andrea Erroi La colonna votiva, dedicata a S. Andrea Apostolo, si trova nella piazza antistante la parrocchiale, in uno degli angoli più belli del paese. Nel Salento questa tipologia di monumenti è assai diffusa. Celebre è la colonna di S. Oronzo del capoluogo, ma in quasi tutti i centri ne esistono o ne esistevano diversi…

La cripta e la chiesetta di masseria “Santoria” in quel di Torre Santa Susanna

La cripta e la chiesetta di masseria “Santoria” in quel di Torre Santa Susanna

di Michele Mainardi Ci lasciamo alle spalle la campagna immota e vasta che fa silente mostra di sé dalle parti di “Sant’Antonio alla macchia”, a Nord-Ovest di San Pancrazio Salentino. Sotto un sole di primavera che riscalda più del dovuto, ferme stanno le chiome dei pini che, a punti, si aggrumano boscosi conferendo amenità al paesaggio…

MASINA: l’incredibile odissea etimologica e identificativa di un toponimo brindisino (1/2)

MASINA: l’incredibile odissea etimologica e identificativa di un toponimo brindisino (1/2)

di Armando Polito   La storia che mi accingo a documentare di quella che per me rischia seriamente di essere una favoletta, è comunque emblematica di come il campanilismo esasperato, spesso ispirato da inconfessabili interessi, generi non solo i simpatici aneddoti con cui popolazioni vicine celebrano reciprocamente la loro presunta intelligenza, più spesso furbizia, contrapposta…

Torre Santa Susanna e la sua chiesetta di Sant’Antonio

Torre Santa Susanna e la sua chiesetta di Sant’Antonio

di Michele Mainardi Non dista molto la cappella di “Sant’Antonio” da Torre Santa Susanna. Il paese è lì, a pochi passi, con le sue ultime case cresciute a vista d’occhio negli anni dell’espansione urbana. Un chilometro o poco più separa l’abitato dal tempietto eretto per devozione al grande taumaturgo patavino nel 1940. Sulla strada per San…

La larva convivialis di Vereto ovvero della romanizzazione del Capo di Leuca

La larva convivialis di Vereto ovvero della romanizzazione del Capo di Leuca

  di Pierluigi Cazzato   Attraversando le esposizioni del Museo Archeologico Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce si possono scoprire alcuni peculiari reperti antichi che stupiscono e incuriosiscono anche il visitatore non appassionato di archeologia. Mi viene subito in mente lo splendido disco aureo proveniente dagli scavi di Roca (età del Bronzo Finale, XII/XI secolo a.C.),…

Mesagne, l’Accademia degli Affumicati, Antonio Profilo e il suo quasi plagio nascosto nel Poliorama pittoresco

Mesagne, l’Accademia degli Affumicati, Antonio Profilo e il suo quasi plagio nascosto nel Poliorama pittoresco

di Armando Polito Il titolo può sembrare una pazza ammucchiata ma in realtà è solo la citazione in ordine cronologico  dei protagonisti di questo post. Sorvolando per ovvi motivi su Mesagne, va detto che  dell’accademia in epigrafe mi sono occupato tempo fa (https://www.fondazioneterradotranto.it/2018/01/24/mesagne-la-sua-accademia-degli-affumicati-15/) e ripeto qui che nulla ne sapremmo se non ce ne avesse…

La “Casa rossa”, fuori San Pancrazio Salentino

La “Casa rossa”, fuori San Pancrazio Salentino

La “Casa rossa”, fuori San Pancrazio Salentino, accoglie Nostra Signora di Lourdes, e la memoria va alla tradizione   di Michele Mainardi La strada statale “7ter” da Guagnano dritta dritta ci porta a San Pancrazio Salentino. La vecchia via consolare Lecce-Taranto taglia il paese per tutta la sua lunghezza, ma noi ci arrestiamo un chilometro…

L’antica fiera del Crocifisso di Casarano

L’antica fiera del Crocifisso di Casarano

Brevi note storiche   di Fabio Cavallo Una regola non scritta ma valida fino a pochi decenni fa considerava rilevante, sotto il profilo economico-sociale, quella comunità che nel corso dell’anno godeva del privilegio di celebrare più fiere e mercati. Oggi, questo modello non regge più e, nell’era dell’e-commerce e dei grandi centri commerciali, le rassegne…

La grotta dell’Angelo a San Pancrazio Salentino

La grotta dell’Angelo a San Pancrazio Salentino

  di Michele Mainardi Usciamo da San Pancrazio Salentino prendendo la strada provinciale “65”, stretta e non trafficata arteria che si innesta sulla via che va, a destra, a Erchie e, a sinistra, ad Avetrana. Poco dopo l’abitato, superata la statale “7 ter”, avvistiamo la nostra meta, che è a portata di sguardo: ci è…

L’area archeologica di Provigliano e l’antico popolamento sulla Serra dei Cianci

L’area archeologica di Provigliano e l’antico popolamento sulla Serra dei Cianci

  di Pierluigi Cazzato In Puglia, l’alta densità di piccoli centri urbani è una caratteristica peculiare della provincia di Lecce. Soprattutto nella sua porzione meridionale, paesi e frazioni sorgono a breve distanza tra loro tanto che alcuni di essi formano, ormai, un unico agglomerato urbano (vedi il caso di Acquarica del Capo e Presicce). Nel…

Alessano. Note su un conflitto giuridico alla fine del ‘700 in Terra d’Otranto

Alessano. Note su un conflitto giuridico alla fine del ‘700 in Terra d’Otranto

  di Gilberto Spagnolo   … e chi ci distingue da’ Salvaggi, e da’ Barbari, se non che la disciplina e la Scuola? Gio. Angiolo Duca Le brevi note di questo contributo continuano una personale ricerca, iniziata qualche anno fa, su una particolare fonte documentaria per la Storia di Terra d’Otranto, con la segnalazione di…

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

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