Sikalindi. In Salento si può!

Sikalindi. In Salento si può!

di Giani Ferraris   Sikalindi è un nome che sa di esotico, lo ascolti e ti sembra di poter volare lontano, invece rimani con radici (nel senso più letterale del termine) ben piantate in Salento. Sikalindi è il fico d’India detto in grico. Fare mobili col fico d’India? In Salento si può! L’azienda che aggredisce…

Liturgia e devozione negli argenti della Parrocchiale di Uggiano La Chiesa

Liturgia e devozione negli argenti della Parrocchiale di Uggiano La Chiesa

di Giovanni Boraccesi   Anche nei piccoli centri di provincia, se adeguatamente indagati, è possibile talvolta rinvenire un patrimonio d’arte degno d’attenzione e in ogni caso connotato di un indiscutibile valore che prescinde dalle apparenze reali e dai costi di realizzazione. La ricognizione degli argenti della parrocchiale di Santa Maria Maddalena a Uggiano la Chiesa…

Uggiano. Di seta e d’argento
Il catalogo degli argenti depositati nel tesoro della cattedrale di Nardò

Il catalogo degli argenti depositati nel tesoro della cattedrale di Nardò

di Giuliano Santantonio* Il Catalogo degli argenti depositati nel tesoro della cattedrale di Nardò, che si pubblica nella collana  “Quaderni degli Archivi Diocesani di Nardò e di Gallipoli”, trae spunto dalle celebrazioni del VI Centenario dell’elevazione della chiesa abaziale di S. Maria de Nerito in cattedrale e della terra di Nardò in città, ma risponde…

Amerigo e l’antico mestiere del rigattiere

Amerigo e l’antico mestiere del rigattiere

di Elio Ria   C’era chi raccoglieva lu ferru vecchiu, chi la murga in cambio del sapone; c’erano gli artigiani di arti minori come l’ombrellaru, lu ramaru, lu conzalimbi, lu scarparu, lu farraru, lu seggiaru, lu trainieri e tanti altri che nelle strade strette e nelle corti del paese offrivano con la severità e l’autorità…

A margine della mostra “Ceramica pugliese ed altro nella collezione Tondolo”

A margine della mostra “Ceramica pugliese ed altro nella collezione Tondolo”

A MARGINE DELLA MOSTRA “CERAMICA PUGLIESE ED ALTRO  NELLA COLLEZIONE TONDOLO. XVII – XX SECOLO” L’importante contributo di Carlo e Antonio Dell’Aquila alla storia della ceramica di Grottaglie e di Terra d’Otranto di Rosario Quaranta Si segnala con piacere l’importante ed elegante Catalogo che consegna alla storia la mostra di ceramica artistica tenutasi nei mesi…

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (quinta e ultima parte)

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (quinta e ultima parte)

  di Cristina Manzo Le statue dei misteri di Taranto Nell’ottobre del 1900 il consiglio di amministrazione della confraternita del Carmine di Taranto decise di sostituire tre statue della processione dei misteri[1],ormai deteriorate, con tre  nuove raffiguranti gli stessi momenti della passione di Cristo: la Colonna, l’Ecce Homo e la cosiddetta Cascata. La scelta per…

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (quarta parte)

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (quarta parte)

di Cristina Manzo   Tra i cartapestai leccesi della seconda metà dell’Ottocento e del primo Novecento Giuseppe Manzo fu il meno predisposto all’industrializzazione dell’arte appresa nella bottega del De Lucrezi. Il successo riscosso dalle sue statue in tutte le esposizioni  nazionali e internazionali dal 1885 alla vigilia della prima guerra mondiale, in concorso con le…

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (terza parte)

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (terza parte)

di Cristina Manzo … Nel suo laboratorio l’orario di lavoro era dalle otto alle quattordici; non si lavorava mai di pomeriggio o  di sera. Ai clienti che entrando nel negozio lo salutavano era solito rispondere “viva Gesù, e viva Maria”. Dalla sua bocca non è mai uscita un’imprecazione; l’unica cosa che ogni tanto era solito…

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (seconda parte)

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (seconda parte)

di Cristina Manzo   Dal principio Giuseppe mise su bottega in società col De Pascalis ( esattamente l’anno dopo il suo incarico di insegnamento) poi questi lo abbandonò dopo appena cinque anni di lavoro in comune per mettere su bottega da solo, poiché era profondamente convinto che “la vera opera d’arte dev’essere espressione di un…

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (prima parte)

Giuseppe Manzo (1849-1942) e la cartapesta leccese (prima parte)

di Cristina Manzo   Tantissimi furono gli artigiani che si distinsero per la loro bravura e i loro lavori. Ttra questi alcuni di loro ebbero anche la fortuna di diventare più noti di altri, di veder commissionati i propri lavori al di fuori del Salento e dell’Italia e di ottenere grandi riconoscimenti. Il più celebre…

Per una storia della cartapesta leccese. Come nasce la cartapesta

Per una storia della cartapesta leccese. Come nasce la cartapesta

di Cristina Manzo   “Lecce, in su l’estrema punta d’Italia, è una piccola città molto interessante: belle chiese si ammirano di stile barocco, negozi eleganti risplendono come in una capitale e, quello che è più strano, vi suona una parlata che non è pugliese: pare toscana, ma senza aspirazioni. Che strano negozio è questo? Era…

Nardò. San Giuseppe e la fera ti li cumitati

Nardò. San Giuseppe e la fera ti li cumitati

di Marcello Gaballo e Armando Polito Sgombriamo il campo, senza perdere tempo, da ogni possibile equivoco; i cumitàti, cioè gli oggetti di creta (dai vasi ai fischietti alle statuine del presepe), protagonisti, insieme con il santo, di una fiera un tempo attesissima da ogni famiglia per rinnovare soprattutto il corredo di stoviglie, non hanno niente…

La fucina di Vulcano-Efesto la trovi a Giurdignano (Le)

La fucina di Vulcano-Efesto la trovi a Giurdignano (Le)

di Paolo Rausa Vulcano-Efesto, il dio sciancato dei metalli,  non ha pensato di meglio che aprire una nuova fucina nei sobborghi sud-orientali a Giurdignano, nei pressi di Otranto, terra di uno dei più impressionanti allineamenti di menhir in Europa, in direzione est-ovest, che segnano lo spartiacque fra l’inizio e la fine dell’esistenza. Forse per colonizzare…

5 febbraio, Sant’Agata. Gallipoli e una reliquia della martire catanese

5 febbraio, Sant’Agata. Gallipoli e una reliquia della martire catanese

Frustulum ossium sive digitum Divę Agathę Virginis et Martiris Ricostruzione storica della reliquia contenente il frammento osseo del dito di Sant’Agata di Antonio Faita Per noi cristiani le reliquie sono collegate al culto dei santi, sono segni, simboli, memorie, testimonianze della loro presenza. Reliquia, che letteralmente significa “ciò che resta” di un corpo o di…

Il canestraio: un artigiano contadino

Il canestraio: un artigiano contadino

testo e foto di Mimmo Ciccarese   Il suo nome è Angelo, novantenne, ultimo dei canestrai, superstite di un’antica civiltà, quella che per intenderci ha navigato con doveroso silenzio le difficoltà del periodo fascista e gli anni del dopoguerra lavorando assiduamente senza mai desistere. Angelo, seduto sul suo panchetto, ha tanto da rivelare mentre ordisce…

Antica presenza ebraica a Grottaglie. L’attività di tintori e conciapelli

Antica presenza ebraica a Grottaglie. L’attività di tintori e conciapelli

  La festa delle trombe di Rosario Quaranta   Stando a una tradizione medievale, la presenza di ebrei in alcune città della Puglia risalirebbe addirittura agli anni immediatamente successivi alla caduta di Gerusalemme del ‘70 dopo Cristo ad opera di Tito e alla conseguente deportazione degli abitanti: “Quelli che (Tito) stabilì in Taranto, Otranto e…

Un pregevole presepio di Malecore a Nardò

Un pregevole presepio di Malecore a Nardò

  Tra fede e tradizione L’artistico presepe in cartapesta di Malecore nella chiesa del Sacro Cuore a Nardò di Marcello Gaballo Ben volentieri richiamo l’attenzione sul grande livello qualitativo di un gruppo statuario che è presente nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Nardò. Ogni anno, ormai da oltre otto lustri, la comunità esibisce…

Distillerie, alcool e liquori nel Salento

Distillerie, alcool e liquori nel Salento

di Massimo Vaglio Un elemento che contraddistingue e caratterizza molti paesi del Salento, è la presenza di antiche, svettanti ciminiere color sughero. Nella quasi totalità dei casi si tratta dei monumentali camini delle gloriose distillerie che hanno operato in questa subregione sino agli ultimi decenni del secolo scorso. Osservando l’imponenza e la qualità artistica e architettonica…

“Le Pentite” nell’istituto Buon Pastore a Lecce

“Le Pentite” nell’istituto Buon Pastore a Lecce

  di Maria Grazia Presicce   ” ………allora mi stavi dicendo, che andavate ad ascoltare la S. messa e partecipavate a degli spettacoli all’Istituto del Buon Pastore dove si trovavano le pentite.” ” Si, si. Ci divertivamo tanto! Che belle serate trascorrevamo!Organizzavano davvero bei spettacoli alle pentite“. Sorride ricordando. ” Ma chi erano queste pentite,…

Ecco le terrecotte salentine

Ecco le terrecotte salentine

di Marcello Gaballo e Armando Polito È tempo di passare agli oggetti più comuni messi in vendita ricordando che parecchi di loro sono riusciti a sopravvivere per l’indubbio pregio artistico (così da diventare oggetto d’arredamento, tanto più ricercato quanto più antico) ma anche per una reinvenzione del loro utilizzo e, in qualche caso, della loro…

Per una storia degli oleifici salentini

Per una storia degli oleifici salentini

  L’Oleificio Sociale di Matino nel 1906, il primo dell’Italia Meridionale di Antonio Bruno Il 18 febbraio 1906, sotto forma di società anonima cooperativa a capitale illimitato, fu costituto a Matino, nel Salento leccese, il primo Oleificio sociale dell’Italia Meridionale. Gli oli dell’Oleificio Sociale di Matino nei primi del 900 riportavano grandi onorificenze nelle mostre…

Mestieri che furono: “U conza limmi! U ‘ggiusta còfini!”… e non solo

Mestieri che furono: “U conza limmi! U ‘ggiusta còfini!”… e non solo

di Rocco Boccadamo           “U conza limmi!, U ‘ggiusta cofini!”. Non sono parole o frasi misteriose, astruse e stravaganti, si tratta semplicemente dell’annuncio con cui un artigiano ambulante  del Capo di Leuca si  presentava agli abitanti del paese natio dello scrivente. L’anzidetto lavoratore, con giri periodici, faceva su e giù per tutta la zona, mettendo…

Dall’antica Grecia al Salento. Appunti per una storia della tessitura

Dall’antica Grecia al Salento. Appunti per una storia della tessitura

Tessere di Maria Grazia Anglano Donna. E’ nella donna, il silenzioso mistero, del tempo del creare. Da sempre trova in lei, la sua casa. E la paziente attesa tesse. La sua unicità irripetibile.   All’apertura del passo, rintocca il telaio. Mentre la navetta scorre, nel varco, degli alterni fili dell’ordito. Gesti rituali, di un improbabile…

Quella foto della trisavola… Elucubrazioni settembrine su un occasionale reperto di fine Ottocento

Quella foto della trisavola… Elucubrazioni settembrine su un occasionale reperto di fine Ottocento

di Marcello Gaballo Di tanto in tanto è utile variare sul tema. Ci siamo mai posti il perché di quelle fotografie enormi, anche 70×100, che esistono in casa dei nonni o dell’anziana zia? Mi riferisco ai ritratti degli antenati defunti che un tempo campeggiavano sulle bianche pareti tinteggiate a calce, tramessi in eredità da padre…

L’arte di intrecciare il giunco ad Acquarica del Capo (II parte)

L’arte di intrecciare il giunco ad Acquarica del Capo (II parte)

di Tommaso Coletta La raccolta Che il giunco sia un’erba palustre dovrebbe essere noto un po’ a tutti, se non altro per averlo notato sulle dune o nei terreni a ridosso delle nostre spiagge. La pianta è formata da steli filiformi più o meno sottili, alti da un metro a un metro e mezzo, allo…

Tessuti salentini

Tessuti salentini

di Emilio Panarese Spigolando nell’epistolario di mons. Capecelatro, arcivescovo di Taranto alla fine del ‘700, frammenti delle cui lettere abbiamo rinvenuto in una edizione di Nicola Vacca («Terra d’Otranto, fine ‘700-inizi ‘800, Bari 1966») e alcuni riferimenti nelle «Carte Capece-Lopez», che si conservano nella Biblioteca ‘Piccinno’ di Maglie (lettera spedita nel nov. del 1807 da Bartolomeo Ravenna al duca di Taurisano Antonio Lopez y Royo, marito di Francesca Capece), ci siamo fatta un’idea abbastanza chiara dell’alta considerazione in cui erano sempre stati tenuti, sin dall’alto medioevo, non solo dai consumatori locali, ma anche da quelli di altre regioni italiane e dai mercanti stranieri (inglesi,…

Quel mitico deschetto del calzolaio

Quel mitico deschetto del calzolaio

di Rocco Boccadamo   Mesciu T., mesciu R., mesciu L. Sino alla metà del ventesimo secolo, nel paesello di appena duemila anime, tenevano bottega ben tre maestri calzolai o ciabattini, in dialetto scarpari. In apertura di queste note, ne ho indicato i nomi di battesimo con le iniziali e non per intero: ciò, per un…

Quando l’arte va sott’acqua

Quando l’arte va sott’acqua

di Ilaria Marinaci Quando l’arte va sott’acqua, ci si può inventare un mestiere. È quello che è successo a Ivan Manca, giovane imprenditore di Nardò che è diventato, in pochi anni, uno dei più apprezzati e richiesti produttori di arbalète artigianali in legno. In un piccolo laboratorio che si trova proprio nel cuore del centro…

L’arte di intrecciare il giunco ad Acquarica del Capo, patria delle sporte

L’arte di intrecciare il giunco ad Acquarica del Capo, patria delle sporte

Fische, fiscareddhe, sporte e spurteddhe: ovvero l’arte di intrecciare il giunco (paleddhu) ad Acquarica del Capo di Tommaso Coletta Cogliendo l’occasione dell’articolo di Armando Polito “N’era nna fiata la fesca… ecc.” e incoraggiato dall’appassionato invito di Marcello Gaballo, proverò a far venire a galla i miei ricordi d’infanzia per raccontare qualcosa sulla lavorazione del giunco…

La scuola magliese dell’arte del ricamo

La scuola magliese dell’arte del ricamo

di Emilio Panarese Oltre ad essere un importante centro di cultura e la città di maggiore commercio di tutta la regione del Capo, settant’anni fa Maglie era pure famosa per lo sviluppo dell’artigianato, ma soprattutto per i mobili d’arte, per gli apprezzati lavori di ferro battuto e per i pizzi e i merletti, rinomati in…

Cartapesta e cartapestai tra Gallipoli e Lecce

Cartapesta e cartapestai tra Gallipoli e Lecce

Maccagnani e De Lucrezi: diatriba sul “Cristo morto” di Lecce e Gallipoli di Antonio Faita     Il crescente interesse degli ultimi anni nei confronti del fenomeno della produzione artistica in cartapesta mi ha spinto ad approfondire, nell’ambito dello studio della ritualistica locale, le committenze, soprattutto confraternali, e maestranze che a metà Ottocento gareggiarono nella…

Da una foto del 1911 ecco il Grande Laboratorio di fichi secchi di Neviano

Da una foto del 1911 ecco il Grande Laboratorio di fichi secchi di Neviano

di Armando Polito e Marcello Gaballo La foto, gentilmente messa a nostra disposizione  dall’amico Cosimo Napoli, fondatore del gruppo di Facebook ” Neviano – Abbazia di San Nicola di Macugno – Ecomuseo delle serre” , costituisce un prezioso documento non solo sotto l’aspetto storico ma anche sotto quello artistico e del costume. Cominciando dal primo, la…

Antica presenza ebraica a Grottaglie. L’attività di tintori e conciapelli

Antica presenza ebraica a Grottaglie. L’attività di tintori e conciapelli

La festa delle trombe di Rosario Quaranta   Stando a una tradizione medievale, la presenza di ebrei in alcune città della Puglia risalirebbe addirittura agli anni immediatamente successivi alla caduta di Gerusalemme del ‘70 dopo Cristo ad opera di Tito e alla conseguente deportazione degli abitanti: “Quelli che (Tito) stabilì in Taranto, Otranto e in…

IL BISSO O LANA-PENNA

IL BISSO O LANA-PENNA

di Maria Grazia Presicce Nell’era della globalizzazione arti e mestieri sono stati messi quasi in disparte dall’offerta massificata di manufatti provenienti dal mercato internazionale;  questo ha fatto sì che antiche arti manuali siano completamente scomparse sul territorio nazionale. E’ quanto è accaduto, in particolare,  nel Salento per l’antica e rinomata lavorazione del bisso detto volgarmente…

Basoli in Terra d’Otranto

Basoli in Terra d’Otranto

di Angelo Micello Il Regolamento sulla redazione dei progetti e l’esecuzione dei lavori pubblici fu emanato nel 1895 (Regio Decreto 25 maggio 1895, n. 350) e rimase in vigore fino al 1999. Poi non ebbe più pace seguendo i gusti del ministro di turno. L’attenzione posta dai tecnici nel redarre norme per una corretta esecuzione…

Le tonnare del litorale neritino fra XVII e XX secolo

Le tonnare del litorale neritino fra XVII e XX secolo

di Salvatore Muci e Marcello Gaballo Tra tutti i sistemi di pesca quello dei tonni è risultato sempre tra i più redditizi e perciò più praticato mediante l’ installazione di impianti, per l’ appunto detti tonnare, sistemate nei punti in cui veniva segnalato il passaggio di questi pesci “corridori”. Tali impianti di reti fisse[1], verticalmente…

L’arte di scavare la pietra

L’arte di scavare la pietra

di Fabrizio Suppressa I primi abitanti che popolarono il nostro territorio erano prevalentemente semi-nomadi, si spostavano a seconda dei periodi stagionali con gli armenti al seguito, alla ricerca di pascoli da utilizzare. I loro ricoveri erano costruiti con materiale vegetale (legno, canne, fango, pelli), sul suolo calcareo, come testimoniano i numerosi buchi da palo, scavati…

Orafi e argentieri nelle province di Brindisi e Taranto

Orafi e argentieri nelle province di Brindisi e Taranto

di Giovanni Boraccesi In due precedenti contributi ho già fornito un elenco relativamente consistente di orafi e argentieri di Puglia, come pure di forestieri qui domiciliati o itineranti che, senza soluzione di continuità, operarono dal medioevo all’età moderna: in molti casi gruppi familiari di più generazioni[1]. È opportuno ricordare che proprio nella provincia storica di…

Antonio D’Andrea ed il “ferro battuto” leccese

Antonio D’Andrea ed il “ferro battuto” leccese

ANTONIO D’ANDREA ED IL “FERRO BATTUTO” LECCESE. EVOLUZIONE STILISTICA DI UN CONCETTO   di Romualdo Rossetti Oltre al Barocco floreale, uno dei tratti caratteristici del corredo artistico leccese è sicuramente quello del “ferro battuto”. Tali “opere d’arte” erroneamente considerate come dei semplici manufatti di uso comune, a ben considerare, posseggono una loro storia ed una…

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

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