di Armando Polito
Detto così sembra una contraddizione, una sorta di maledizione o, per chi ha smanie intellettualistiche, una nemesi storica all’inverso.
Probabilmente e paradossalmente ha ragione proprio quest’ultimo (che magari avrà buttato quel nemesi storica a caso…senza aggiungere all’inverso) ma non è da dimenticare che bisogna sempre fare i conti con la metafora, cioè con quella figura retorica che l’intelligenza umana (te la raccomando…) ha creato. Bisogna che tutti (anche parecchi degli addetti ai lavori…non agricoli) sappiano che letame è dal latino laetàmen, a sua volta da laetus=grasso, rigoglioso, fiorente, propizio, allegro. Poi a letame si affiancò come sinonimo concime, ma già la sua etimologia (da conciare, dal latino *comptiàre, a sua volta da comptus participio passato di còmere=adornare) annunziava il distacco dal ciclo naturale, come dimostrano le multinazionali, chimiche, del settore, sicché concime oggi, in concreto, è un dannoso orpello1.
Sembrava che l’originario letame avesse toccato il fondo, ma una fine ancora