Quando i concorsi di poesia erano una cosa seria e non un affare

di Armando Polito

 

Non bastavano i maghi e gli indovini ad approfittare della credulità popolare ed ecco farsi avanti persuasori più sofisticati a sfruttare il narcisismo di persone che, consapevoli di non potersi collocare nella categoria dei santi e dei navigatori, presumono di essere poeti. In fondo cosa costa mettersi in gioco quando la posta potrebbe essere la celebrità e il costo corrisponde solo alla cifra, non certo astronomica, richiesta per partecipare? E cosa costa comporre una commissione di sedicenti esperti che, bene che vada, sono autori di una sola pubblicazione per la quale si sono dissanguati e che nessuno ha letto e mai leggerà? Ecco, così, da qualche decennio a questa parte imperversare concorsi letterari in un paese in cui gran parte della popolazione non sa esprimersi correttamente e non capisce neppure il significato letterale di ciò che legge, ammesso che sia in grado di compiere correttamente pure tale operazione. Per me è un’attività ai limiti del lecito, come tutte quelle (alle quali non sono estranee banche, compagnie telefoniche, etc. etc.) che giocano sui grandi numeri. Nella fattispecie supponendo, al ribasso, una quota minima di partecipazione pari a 20 euro e 200 partecipanti, s’incassano già 4000 euro, più che sufficienti a coprire tutte le spese di organizzazione. Con la cultura autentica non si mangerà, ma con quella fasulla si sbafa …

Non vorrei apparire come un laudator temporis acti, un nostalgico (aggettivo pericoloso …, comunque da me distante anni luce) del tempo che fu, ma come non trarre le dovute  conclusioni dal documento presentato nell’immagine di testa e tratto da Rassegna pugliese di Scienze, Lettere ed Arti,  Anno XXX, novembre-dicembre 1913, vol. XXVIII, nn. 11-12, p. 479?

Il lettore che voglia approfondire troverà al link https://books.google.it/books?id=B08osAbEIb4C&pg=PA479&dq=non+credo+che+alcuno+dei+componimenti&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi-5-79mNHqAhWR16YKHb3lAncQ6AEwAHoECAQQAg#v=onepage&q=non%20credo%20che%20alcuno%20dei%20componimenti&f=false i dettagli del concorso, compresi tutti i 21 titoli delle poesie partecipanti, con motivazione per due di esse dell’esclusione e per le rimanenti del giudizio, che nei casi migliori è sempre parzialmente negativo. Ne ricordo di seguito il nome degli estensori, tutti personaggi di spicco, come, fra l’altro, dimostrano le loro pubblicazioni: Pasquale De Lorentiis1, appassionato paleontologo, nonché padre di Decio, fondatore nel 1960 del Museo Paleontologico di Maglie; Arturo Tafuri2, Giuseppe Macario3, Umberto Bozzini4,  Nicola Serena Di Lapigio5.

Il loro giudizi negativi sono confermati da quello conclusivo e decisivo  del presidente della commissione esaminatrice, Armando Perotti6, personalità di certo non da meno delle altre appena nominate, la cui fama dovrebbe andare ben al di là di ciò che possono evocare toponimi come Punta Perotti a Bari con il suo ecomostro rimasto in vita per troppo tempo o, in questo caso senza superfetazioni mostruose, Piazza Perotti a Castro.

______________

1 Commemorazione dei caduti supersanesi nella guerra d’Italia del 1915-1918, Diena, Matino, 1920

Discorso funebre per armando Perotti, in Per Armando Perotti: onoranze rese in Castro il 7 settembre 1924, Raeli, Tricase, 1924

Grotta Romanelli: stazione paleolitica in Terra d’Otranto, Tipografia La modernissima, Lecce, 1933 

2

Parva favilla, La tipografia cooperativa, Lecce, 1899

Sebetia Venus: poema lirico, Treves, Milano, 1900

Poema della folla: lirica nova, Nerbini, Firenze, 1904

Luci ed ombre : poesie, Giannotta, Catania, 1911

Ortiche: 1908-1914,  Editoriale italiana contemporanea, Arezzo, 1928

Stelle cadenti: nuove liriche, Contemporanea, Arezzo, 1930

Ave, Salento,  Quaderni di poesia di Emo Cavalleri, Milano- Como, 1932

l pellegrinaggio di un’anima: poema eroico, Cavalieri, Como, 1935

Odi bizantine : Napoli 1888-1893, Tipografia Sorace e Siracusa, Catania, 1937

Scrasce e paparine te la serra, Editrice salentina, 1968

3

L’amante: romanzo, Pierro e Veraldi, Napoli, 1902

Al lavoro: ode, Pierro e Veraldi, Napoli, 1902

Per la guarigione della mia bambina: ode, Stabilimento tipografico vesuviano, Napoli, 1902

Ode al suicida,  Società editrice Meridionale, Napoli, 1904

L’offerta: versi, Società Editrice Meridionale, Napoli, 1905

4

Fedra: tragedia in quattro atti, Mancino, Lucera, 1910

Manfredi: poema drammatico in un prologo e tre episodi, Mancino, Lucera, 1911

ll cuore di Rosaura: capriccio comico in 3 atti in versi, Lapi, Città di Castello, 1914

Ritmo antico, Cappetta, Lucera, 1922

5

Piccole anime e piccole cose: novelle, Cogliati, Milano, 1909

Le isole Tremiti, Frattarolo, Lucera, 1915

Panorami garganici, s.n., s.l., 1933

Vecchi motivi: racconti, Il solco, Città di Castello, 1933

6

Sul Trasimeno: 15 sonetti, Vecchi, Trani, 1887

Il libro dei canti, Vecchi, Trani, 1890

Castro: terze rime, Tipografia Alighieri, 1904

Giorgio Antonio Paladini : uomo d’arme nel secolo XVII, Stabilimento  tipografico  Giurdignano, Lecce, 1905

Ricerche etimologiche sui nomi diversi in Terra d’Otranto, Stabilimento  tipografico  Giurdignano, Lecce, 1905 (Estratto dalla Rivista Storica Salentina, n. 9 e 10).

Tricase : note e documenti, Stabilimento  tipografico  Giurdignano, Lecce, 1906

Bari ignota : curiosità e documenti di storia locale, Vecchi, Trani, 1907

Da Le Nereidi : nuovi canti del mare (estratto dalla Rassegna Pugliese, v. 23, 1907, n. 5-8).

Bari ignota: curiosità e documenti di storia locale, Vecchi e C., tRANI, 1908

Bari 1813-1913, Laterza, Bari, 1913

Onoranze al barone di Castiglione d. Filippo Bacile in Spongano il 14 settembre 1913: discorso commemorativo, Lecce, Martello, 1913

Il coro della Cattedrale di Bisceglie, in Napoli nobilissima, v. I (1920), pp. 97-100

Bibliografia storica della Terra di Bari per gli anni dal 1915 al 1920, Società tipografica editrice barese, 1921

Storie e storielle di Puglia, Laterza, Bari, 1923

 

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2 Commenti a Quando i concorsi di poesia erano una cosa seria e non un affare

  1. Concordo con quello che ho letto.infatti nei pochi concorsi dove la partecipazione è completamente gratuita i partecipanti nn raggiungono un numero consistente e mi chiedo il perché?

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