‘Una parte di me’, romanzo di Giulia Campa

COPERTINA

di Paolo Rausa

 

La saggezza della cuoca nella preparazione del pan di spagna: mescolare con le uova e lo zucchero il burro e il cioccolato fusi e poi aggiungere farina e lievito, rispettando quest’ordine. Guai ad aggiungere alla fine i liquidi perché le uova si smontano e tutti gli altri ingredienti reagiscono scompostamente. La vita fra le altre metafore è una modalità di preparare il cibo, le torte, di comporre e ricomporre le nostre qualità e le nostre esperienze con le persone che incontriamo. Se non rispettiamo le caratteristiche o se queste non si amalgamano allora sono guai, meglio procedere oltre. Con Viola era stato subito amore, si capisce subito ‘quando siamo fatti l’uno per l’altra, dagli sguardi, dal primo bacio, da come ci cercavamo’ – Lorenzo ripercorre così il suo passato. Una camera da ospedale, pochi giorni di ricovero. Da qui nascono l’idea e il bisogno di dedicare la permanenza nel luogo di cura a scandagliare la propria vita, di giovane trentenne, che è passato già da tutti gli stadi dell’esistenza, dalla felicità della famiglia, dall’orgoglio del padre medico alla sua inspiegabile sparizione, alla desolazione di una madre che si era tutta dedicata a lui e che ora scopre il tradimento e l’esistenza di un’altra famiglia. Lorenzo vive intensamente la sua fanciullezza, allietata dal rapporto con le zie e la nonna, ma trova proprio nella festa dell’ultimo dell’anno la caduta nell’abisso insondabile del dolore. Una bicicletta rossa fiammante, un regalo della madre sempre desiderato, non lenisce la sua condizione. Comincia la sua odissea nel senso inspiegabile degli avvenimenti che si susseguono. Come farà ora che non ha al suo fianco una guida? Rimprovera la madre che lo ha costretto ad andare via. Si rifugia nell’amicizia di un suo compagno di scuola e di giochi, ma l’amarezza lo pervade quando scopre un’amara verità. Odia la vita, odia Francesco, non capisce come sia possibile che egli lo abbia privato dell’amore paterno. Pian piano risalirà la china attraverso l’impegno professionale e l’incontro con Viola. Capisce subito che è il suo doppio, che la sua anima è trasposta in questa fanciulla a cui dona un bacio e un’alba d’amore al faro della Palascìa a Otranto. Qui osservano la luce del nuovo giorno, la luce della sua nuova vita accanto a lei. Ma non è finita. I rapporti con Francesco lo chiamano ad una scelta, a trasformare l’odio in amore, a cedere parte di sé nell’estremo tentativo di salvare una vita e con essa se stesso. Appaiono dopo la morte del padre le lettere che gli aveva scritto da cui traspare la grande umanità di un uomo che è conscio, consapevole di essersi giocato il destino ma solo per senso di responsabilità e di amore per gli altri, per la donna che ha amato in un momento di sconforto e di abbandono. Gli ha generato un figlio, verso il quale ha rivolto la necessaria protezione. La malattia di Francesco richiede il coraggio della scelta. Ecco allora l’occasione per Lorenzo di comprendere i passaggi ineludibili della vita, che richiedono coraggio perché sia invertita nel giusto senso l’esistenza, attraverso l’amore e la dedizione verso gli altri, nostri fratelli di s/ventura.

Giulia Campa, Una parte di me, Lupo Editore 2016, pp. 219, € 16,00.

 

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