Ma quanto ti piaccio?

di Armando Polito

*È andato a riposare. Per due ore ha cliccato disperatamente e inutilmente su Ti piace nell’illusione di ottenere qualche gradimento in più rispetto all’unico espresso da lui stesso … Lo sto sentendo farfugliare nel sonno la stessa vomitevole (eppure lo amo!) cantilena che ha messo in rete.

 

Quando la cornetta era lo strumento prevalente per telefonare e, perciò, espressioni tipo li corne tua! (le corna tue!)  indirizzate ad un interlocutore fastidioso erano in linea …, quasi contemporaneamente con la telefonata che ti salva la vita dovemmo sorbirci per parecchi mesi il tormentone della ragazzina con i suoi Ma mi ami? Ma quanto mi ami? Ma mi pensi? Ma quanto mi pensi?, cui faceva eco la madre che tradiva il non farsi le cornette sue con un materialistico Ma quanto mi costi?

Poi presero il sopravvento, in un tecnologico intreccio diabolico di interessi che un tempo sarebbero stati etichettati come inconfessabili, i telefonini, la rete propriamente detta (per dispetto non dico web) e la sua specializzazione, la rete sociale (ancora per dispetto non dico social network).

E iniziò il tormentone del mi piace, col colmo dei colmi quando a cliccare l’opzione è lo stesso autore del post. È l’apoteosi della vanità, la consacrazione di un’eccessiva autostima e, per un cattolico, una professione di superbia, che, ricordo, è il peggiore tra i sette vizi capitali.

Ma, si sa, al peggio non c’è limite. Così è sempre più raro non incontrare giornalmente, per esempio in Facebook, qualche post che sfrutta la morbosità albergante in misura  diversa in ognuno di noi, per ottenere, con il ricatto, una manciata di mi piace in più. Il meccanismo è semplicissimo: basta postare un’immagine o un titolo (meglio entrambe …) con un’allusione di tipo sessuale, macabro o strano (non aspettatevi di incontrare questa procedura quando volete vedere qualche filmato che mostra certe cose incredibili che alcuni animali sanno fare, anche se ogni tanto una riflessione sul senso della bravura dei loro addestratori meriterebbe di trovare spazio …) e dirottare chi voglia vedere il filmato verso un link dove si avvertirà l’interessato che potrà farlo dopo aver cliccato mi piace o condividi.

Dato l’enorme numero di condivisioni anche da parte di persone notoriamente serie debbo pensare che il trucchetto funziona alla grande. Pure io ci son cascato (ma non è una prova di notoria serietà …), ma solo due volte. Quando la terza ero sul punto di farlo sedotto dalle rotondità di un bel posteriore femminile, mi son detto: “Ma perché devo essere più idiota di chi posta cose (e chiamale cose …) simili?”. E non l’ho fatto più. Non sarebbe opportuno che anche molti altri lo facessero? Poi, magari, s’inventeranno qualche altra diavoleria; che so, un Ti piace? (soggetto sottinteso questo post) graduale, con opzioni Ti piace tutto?, Ti piace la prima metà?, Ti piace l’ultimo periodo?, Ti piace ma con quali integrazioni? (segue un esteso sottomenu), etc. etc.

Così non ci sarà nemmeno bisogno di scrivere nessun commento (benedetta comodità!) e quei pochi rimasti che si preoccupano ancora di esprimersi e scrivere correttamente potranno impegnarsi in altro. Ma chi ci assicurerà che nella selva di menu e sottomenu non si nasconde qualche altro inganno?

Condividi su...

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!