Un commento a Marittima (Le): un ulivo sulla Strada Vicinale Murtole

  1. – Onorevoli colleghi, di esemplari come questo della foto in Puglia ne abbiamo pure troppi ed è giunta l’ora di dire forte e chiaro che sono solo un viluppo osceno di rami e radici che qualcuno bisognoso di visita oculistica o psichiatrica si ostina a chiamare sculture viventi. Si parla tanto di fonti alternative di energia: pensate alla disponibilità di ottima legna che l’ulivo offre alla nostra regione e capirete come possa essere risolto in un batter d’accetta il problema del riscaldamento invernale. Non sarebbe questo l’unico vantaggio: assisteremmo, infatti, ad un drastico calo della mortalità per incidente automobilistico perché queste sculture viventi non andrebbero più incontro al malcapitato di turno togliendogli la vita e lo spazio così recuperato potrebbe essere il destinatario di fondi nazionali o comunitari stanziati per la riconversione intelligente del territorio. Chiedo, perciò, che la mia proposta di espianto totale grazie a pale meccaniche cosiddette sterili, cioè prive di qualsiasi paletto, possa avere inizio. Confido nella vostra intelligenza e sensibilità umana prima ancora che politica perché il mio, anzi il nostro sogno possa avverarsi in tempi brevissimi-.

    Era ancora nell’aria onirica l’eco del nesso “mio sogno” quando in un attimo capii di essermi imbattuto nel peggiore incubo della mia vita: essere diventato importante (?) e, quel che più conta, aver fatto una proposta intelligente (?) che non contemplava nessun rinvio (onore al merito, su questo non si può dir nulla!).

    Non sono uno psicologo in grado di penetrare nei meandri della nostra complicatissima psiche ma il sospetto di una sorta di sdoppiamento della mia personalità, che potrebbe tradire una tendenza inconscia alla criminalità, mi ha profondamente scombussolato e solo oggi mi sono liberato dalla tentazione di espiare suicidandomi, magari andando a sbattere contro una scultura vivente, anzi lasciando che essa mi sbattesse contro …

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