Una ricetta antica e sempre gustosa, proposta da Rosa Bianca Gaballo e pubblicata su Spicilegia Sallentina. A base di pesce, piuttosto facile da preparare, tipica della mensa gallipolina, non molto nota.
Il garizzo (Spicara flexuosa), noto ai salentini come mascularu, è un gustoso pesce dal corpo ovale, lungo massimo 21 centimetri, con il muso appuntito e gli occhi grandi. Lo si riconosce subito per la colorazione grigio bruna sul dorso e argentea sui fianchi. Il maschio durante il periodo riproduttivo primaverile presenta una livrea nuziale particolare: pinne ventrali scure e macchie e linee longitudinali blu lungo il corpo. Vive in branchi tra 100 e 200 m di profondità e si cattura nelle acque pugliesi con tremagli e reti a strascico fino a circa 120 m.
Ha carni discrete, ma non risulta una risorsa commercialmente molto apprezzabile, mentre trova largo consumo sulle tavole salentine e particolarmente nei centri marinareschi.
Ingredienti:
masculari 1 Kg., pangrattato, prezzemolo, una tazza di aceto bianco, aglio, porri, sale e pepe q.b.
Acquistare grossi e freschi pesci, specialmente quelli pescati con la rete a strascico.
Pulire, squamare, decapitare il pesce. Aprirlo, dividerlo in due, togliere la spina centrale, facendo in modo che resti intero.
Lavare bene i pesci con acqua e sale e metterli a scolare.
Preparare in una pirofila un trito d’aglio e prezzemolo; affettare sottilmente i porri e disporli a strato con olio, sale e pepe. Adagiare uno strato di pesci e ripetere l’operazione precedente.
Sistemare un secondo strato di pesce e spolverizzare con pangrattato, dopo aver cosparso il trito.
Condire con un filo d’olio e far cuocere in forno per circa quindici minuti a calore moderato.
Quando si sarà dorato in superficie bagnare con l’aceto e far ultimare la cottura. per altri cinque minuti.
Servire il piatto caldo, accompagnato da vino bianco, secco e freddo.