di Armando Polito
immagine tratta da http://www.leserre.it/enciclopedia 467/Lamiaceae/lavanda/Lavandula%20angustifolia.html
nomi scientifici: Lavandula angustifolia Mill.; Lavandula officinalis Chaix; Lavandula spica L. var. angustifolia Auct.
famiglia: Lamiaceae
nomi italiani: lavanda, spigonardo, spiganardo, spicanardo, spicanardi; spiga di San Giovanni
nome dialettale salentino: spicanarda
Etimologie:
Lavandula è diminutivo di lavanda, di cui si parlerà dopo; Angustifolia significa dalle foglie strette; officinalis significa medicinale; spica significa spiga.
Lamiaceae è forma aggettivale da lamium=lamio.
Lavanda è dal latino lavanda, gerundivo femminile singolare di lavare e alla lettera, come avviene per tutti i gerundivi che hanno in sé l’idea del dover essere fatto, significa che dev’essere lavata. Analoghi relitti di gerundivi sono in italiano agenda, da àgere; alla lettera: cose che devono essere fatte; legenda o leggenda (iscrizione in filatelia, in numismatica, didascalia in genere; la seconda anche nel senso di racconto fantastico), da lègere: alla lettera: cose che devono essere lette; merenda, da merèri, alla lettera: cosa che deve essere meritata), etc….
Dopo questa premessa riesce difficile immaginare perché quest’erba ebbe quel nome, a meno che non si fosse trattato di una specie che per il suo utilizzo richiedeva, essendo sporca di terra o di altro, un accurato lavaggio. Così non è, perciò la risposta alla domanda contenuta nel titolo è no e già vedo la delusione di chi nello sporcacciona, traduzione di scamòsa, aveva colto un significato morale ben più pesante di quello fisico…
Per motivarlo debbo fare presente che col passare del tempo l’originario gerundivo latino vide scemare l’idea del dovere ed addirittura ribaltarsi la sua