Tradinnovazione di Piero Cannizzaro

di Pier Paolo Tarsi

Piero Cannizzaro e Uccio Aloisi

Se in generale, per dirla con Franco Battiato, “è difficile restare calmi e indifferenti mentre tutti intorno fanno rumore”, ancor più complicato è senza dubbio, per andare allo specifico, incamminarsi ben oltre l’indifferenza, i cliché, i luoghi comuni ed i tanti equivoci nell’enorme e disorientante baccano relativo alle manifestazioni etno-musicali contemporanee salentine (e non solo), ricercando e interpretando con rigore antropologico e intelligenza nell’ambito di fenomeni identitari complessi intorno ai quali molti fanno per lo più, appunto, solo rumore e confusione. Per riuscirvi ci vuole una dose notevole di equilibrio, acume, ricerca oltre che tutta l’esperienza e la padronanza dei linguaggi cinematografici di un autore di valore come Piero Cannizzaro.

Il risultato tangibile di questi sforzi di ricerca di una cornice di lettura coerente e meditata della realtà musicale e coreutica glocal in varie regioni d’Italia (Puglia, Sardegna e Piemonte) è  “TRADINNOVAZIONE: UNA MUSICA GLOCAL”, ultima fatica firmata per  “RAI – MAGAZZINI EINSTEIN (a cura di Paola Orlandini)” da un autore e maestro che arricchisce così una personale catena di lavori semplicemente eccellenti. Si tratta di un film documentario dal titolo già molto eloquente, un viaggio affascinante in cui si è autorevolmente condotti (prezioso in tal senso è ad esempio il contributo dell’antropologo salentino Eugenio Imbriani) tra realtà e contenuti complessi, espressi tuttavia in modo coinvolgente e chiarissimo. Di tale lavoro, abbiamo l’onore e il piacere di proporre sul nostro sito per i cari Spigolatori tanto la tappa del viaggio che riguarda il Salento, dal titolo “TRADINNOVAZIONE: IL GLOCAL IN PUGLIA TRA MUSICA E DANZA”, quanto quella che riguarda la Sardegna ed il Piemonte, dal titolo “TRADINNOVAZIONE: UNA MUSICA GLOCAL TRA PIEMONTE E SARDEGNA”.

Non prima di aver ringraziato di cuore Cannizzaro per il generoso dono offertoci, invitiamo i lettori a cogliere la preziosa occasione raccomandando loro la visione delle due tappe che compongono il film – accessibili dai  link che seguono – ed invitandoli a

Piero Cannizzaro, un autore glocal

Piero Cannizzaro

Il rinnovamento del documentario italiano, avvenuto negli ultimi anni, ha in Piero Cannizzaro uno dei suoi maggiori artefici, come testimonia la sua ampia filmografia, che si muove su molteplici latitudini (ha realizzato documentari e reportage in America, Russia, Siberia, Sri Lanka, Sud Africa, Golfo Persico, Norvegia, Lapponia), sempre alla ricerca di nuovi universi da esplorare. La curiosità è alla base del lavoro di Cannizzaro che con la sua macchina da presa entra in ambienti chiusi aprendo un dialogo che coinvolge lo stesso spettatore, invitandolo a raccogliere il testimone del regista e mettersi anche lui in viaggio. Realtà diverse, apparentemente marginali, fonti invece di insegnamenti fondamentali, sfilano quindi dinanzi ai nostri sguardi, rieducandoli ad un ritmo e a un linguaggio smarriti nel caotico flusso delle immagini di cui siamo aggrediti. «Lo stile armonioso e rispettoso […], il sincero desiderio di comprendere vari aspetti della spiritualità umana gli hanno permesso di entrare nello zone più segrete e quotidiane» (Silvana Silvestri).

Isole, la musica,  le città sotterranee, le città slow, la spiritualità e il monitoraggio dello sviluppo sociale sono i principali temi di cui Cannizzaro si occupato per approdare infine alla dimensione ideale del glocale (direttore artistico a Capalbio della rassegna “Il Glocale nel Documentario 2005”) e della musica etnica, soprattutto nell’Italia del Sud. Segnaliamo a questo proposito “La notte della taranta e dintorni”, “Ritorno a Kurumuny”, “Ritratti dal Salento”. “Il cibo dell’anima”, film-documentario ambientato in altrettante comunità spirituali sul tema del cibo e della spiritualità, racchiude il senso della ricerca di Cannizzaro e, come i precedenti lavori del regista, è stato visto e apprezzato in numerosi festival, conseguendo premi e riconoscimenti vari (dal catalogo CINEMA TREVI – Roma – Cineteca Nazionale).

“Città Slow” il film-doc dedicato  ad alcune tra le più significative città che hanno aderito al movimento internazionale Città Slow (dic 2010).

“Tradinnovazione: una musica glocal” è il suo ultimo lavoro.

 

Per ulteriori notizie su Piero Cannizzaro rimandiamo al seguente link:

http://www.cinemaitaliano.info/pers/014707/piero-cannizzaro.html

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