di Francesco Greco
Il popolo delle “Sorgenti” è in festa. Facebook, Twitter, YouTube rimbalzano in tutto il mondo la notizia. La VI sezione del Consiglio di Stato ha respinto la sentenza del Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) di Lecce con un ulteriore rinvio rispetto al progetto di stabilimento balneare presentato della “A. & C. Costruzioni srl” di Taurisano nel 2009.
Appena si è saputo il presidente del Comitato Pro-Sorgenti, Antonio Coppola, ha indetto un’assemblea per comunicare la novità. Accolta da una standing-ovation. E da qualche ora, da ogni parte del mondo, giungono messaggi di gioia e soddisfazione dei “fans” del mitico luogo nella marina di Torre Vado, nel Comune di Morciano di Leuca (Salento meridionale).
Per quest’anno dunque le “Sorgenti” resteranno libere: i giudici romani hanno riaffermato il loro status pubblico: appartengono alla comunità da infinite generazioni e nemmeno il pur giusto diritto a fare impresa può oscurare tale principio. Le acque dolcissime, freddissime (16° estate e inverno), adatte alla cura delle malattie vascolari, e a cui è legata anche l’antica leggenda della fertilità per le donne che tardano a diventare madri, sono della gente che da secoli le vive e le ama e dei turisti che ogni anno accorrono da tutto il mondo per bagnarsi fra gli scogli. Di più: rappresentano un topos culturale, fanno parte cioè del costume di tutta la zona.
La ditta che le voleva per sé, per fare business turistico, esce dunque sconfitta: il diritto di tanti non può prevalere su quello di pochi. E’ questo il