di Armando Polito
Chi sia il personaggio (se non è riuscito a diventare, a livello locale, un cult, certamente è stato un must) nominato nel titolo credo sia superfluo dirlo, anche se della sua esistenza ho appreso qualche tempo fa grazie ai miei nipoti assidui frequentatori di Youtube. Basterà, perciò, che il curioso o chi ha voglia di approfondire digiti la stringa appropriata dopo essere entrato nel sito appena nominato.
Il mio interesse, come al solito, è prevalentemente filologico ed è tutto riservato a spulisciàtu (participio passato di spulisciàre), l’improperio di Rosina più pulito e, per fortuna, il più frequente, quasi un intercalare, rivolto all’indirizzo dei suoi disturbatori telefonici.
Il Rohlfs collega spulisciàre alla voce del Brindisino spuscinà, da lui evidentemente considerata variante, senza fornire né per l’una né per l’altra alcuna proposta etimologica. Secondo me spuscinà è da s– (dal latino