di Daniela Lucaselli
Il passato è la nostra storia, anche quando il percorso è l’espressione popolare di fede e di culto, eloquente testimonianza di cultura. La memoria storica conserva e ci tramanda preghiere e leggende agiografiche che arricchiscono la letteratura popolare.
Oggi il mio sguardo si è soffermato sulla statua della Madonna del Carmelo, che custodisco gelosamente nella mia dimora. Il manufatto, di qualche lustro fa, ad opera di un ignoto artista leccese, per tradizione passa da Carmela a Carmela… Carmela si chiamava mia suocera, Carmela si chiama mia figlia e….. il miracolo di ospitare un oggetto così prezioso si è tramandato. Un trittico di campane è riposto su un mobile, complemento di un arredamento rustico in un tinello ove abitualmente la mia famiglia soggiorna, come testimonianza di una tradizione sacrale di noi gente del Meridione. Ho scelto quell’inconsueta collocazione col desiderio che chiunque varchi la soglia della mia casa si accorga della sacra presenza. La più grande per dimensioni ospita un’immagine sacra: la Madonna del Carmelo (la parola Carmelo vuol dire giardino fiorito di Dio, ricco di acque e vegetazione). Quando sola in casa mi raggiro per le stanze vuote e silenziose,