Abstract
Questo studio, che rientra nell’alveo di una più generale ricerca sulla presenza feudale in terra d’Otranto nel Medioevo e primo Rinascimento, è rivolto ad integrare o correggere, seguendo una rigorosa metodologia di ricerca, quanto finora è stato elaborato in merito alla successione feudale nel piccolo paese salentino di Seclì. Più in particolare, la bibliografia esistente poco ha scritto relativamente ai primi secoli di esistenza del casale (dal Duecento al Quattrocento), mentre i contributi riguardanti i secoli successivi abbondano anche a causa della presenza all’interno della famiglia ducale dei D’Amato della Venerabile suor Chiara. Particolare attenzione è stata quindi prestata allo studio delle poche fonti superstiti riguardanti questo periodo (atti della Cancelleria angioina ed aragonese estratti anche da opere erudite di noti genealogisti) riferite al possesso del casale di Seclì, chiamato nel medioevo Sficli. Dall’esame della documentazione esistente si è giunti alla scoperta di alcune famiglie aristocratiche il cui possesso su Seclì non era stato finora chiaramente o per nulla delineato.
ENGLISH
This essay, part of a broader research about feudal presence in Terra d’Otranto in Middle Ages and early Renaissance ,is intended to supplement or correct, following a rigorous research methodology,what has been developed so far about the feudal succession in Seclì, a Salento village. More particularly, existing bibliography didn’t write much concerning early years of existence of the farmhouse (between 1200 and 1400), while contributions about subsequent centuries abound also due to the presence within D’Amato ducal family of Venerable Sister Chiara.Special attention was therefore given to study few surviving sources about this period (Angevin and Aragonese Chancellery certificates also drawn by erudite works by famous genealogists) related to possession of farmhouse of Seclì, called Sficli during Middle Ages.An examination of existing documents has led to discover some aristocratic families whose possession of Seclì was not yet been clearly outlined or at all.