di Paolo Vincenti*
Luigi Mariano nasce a Lecce il 10 Luglio 1899. Consegue nel 1918 il diploma di Ragioniere presso l’Istituto Tecnico “Costa” di Lecce, con licenza d’onore e con l’abilitazione all’insegnamento. Nel 1921 si laurea a Venezia, presso l’Università “Ca Foscari” in Economia e Commercio “a pieni voti assoluti e con lode”[1]. Nel 1922 supera gli esami per l’abilitazione all’insegnamento della ragioneria e computisteria nelle Scuole Medie e nelle Scuole Superiori. Prende servizio nel 1922 presso l’Istituto Tecnico di Lecce, che lascerà nel 1969, dopo quasi 50 anni di attività, per raggiunti limiti di età. Nel 1924 consegue il Diploma di Magistero in Ragioneria presso la stessa Università di Venezia, con il massimo dei voti, il che conferma la grande passione per questa materia che ha sempre accompagnato il Mariano[2]. Nello stesso anno, dopo essere stato supplente nella cattedra di ragioneria e computisteria all’Istituto Tecnico leccese, come vincitore di concorso, viene promosso ordinario, ossia diventa docente di ruolo ed impartisce a tante generazioni di studenti le fondamentali nozioni di ragioneria, computisteria e anche di tecnica commerciale[3]. Nel 1926 vince una borsa di studio della stessa Università che gli permette di effettuare una pratica commerciale in Belgio, a Liegi, dove viene a contatto con alcune importanti realtà commerciali del luogo e prende anche parte al Congresso Internazionale della Cooperazione di Gand.
È spesso nominato commissario negli esami di stato. Inizia la sua attività di conferenziere con apprezzate relazioni che tiene in varie scuole, in enti pubblici e privati. Vince diversi concorsi in pubbliche amministrazioni ma non utilizza questi titoli perché già docente di ruolo e ragioniere commercialista[4]. Negli stessi anni inizia la sua attività di giornalista per «Il Giornale di Roma», come corrispondente per la provincia di Lecce, e per la «Rivista Italiana di Ragioneria» per cui pubblica i suoi primi saggi di carattere economico. Nel 1925 pubblica Le Banche Cooperative dei Principali Stati[5] e L’Orizzonte Economico del Salento[6].
Nel 1930 esce la monografia Le Aziende Enologiche[7] in cui tratta della organizzazione del comparto vinicolo salentino all’epoca in forte crescita. Nel 1931 pubblica, edito da Laterza, il compendio Le Associazioni Sindacali[8], ed edito da Trevisini il manuale Nozioni di Contabilità Agraria[9]. Continua intanto proficuamente la sua collaborazione con la «Rivista Italiana di Ragioneria». Nel 1932/33 collabora attivamente con la rivista «Il Faro Salentino», sulla quale pubblica vari pezzi di carattere economico e finanziario, fra cui tra l’altro, “Il Monopolio Sindacale” e “Le Associazioni in Partecipazione”.
Inizia la sua collaborazione con «La Gazzetta del Mezzogiorno», a cui segue anche quella con il giornale cattolico «L’Ordine».
Nel 1935 pubblica, editi da Conte di Lecce, i libri Istituzioni di ragioneria commerciale. Note di rilevazione contabile e statistica nel sistema del reddito[10] e Forme, Fasi e Bilanci d’Impresa[11]; nello stesso anno, su richiesta della «Rivista Italiana di Ragioneria», scrive l’articolo I Limiti della Moderna Ragioneria, che ebbe una risonanza internazionale[12].
Negli anni 1936/1939 pubblica, editi da Giuseppe Guido & F., Il Mercato Bisettimanale di Lecce[13], I giacimenti salentini di bauxite[14], Rivalutazioni di bilancio monetarie e congiunturali delle imprese commerciali[15].
Negli anni, Mariano affianca all’attività professionale quella imprenditoriale di banchiere. Fondamentale nella sua carriera è l’incontro con il barone Angelo Comi di Corigliano d’Otranto con il quale fonda, nel 1924, la cassa Agricola “Angelo Comi”, un istituto di credito che ha come prima sede Corigliano. La banca cresce subito grazie ad una vasta platea composta prevalentemente da contadini e imprenditori agricoli che in anni di forte sviluppo per il credito cooperativo decretano il successo della banca di Mariano e Comi. Nel 1928 alla sede di Corigliano si affianca quella di Martano. Nel 1959 muore il Barone Comi che lascia in eredità l’intera attività a Mariano. La banca cambia così ragione sociale diventando Banca Agricola Salentina e apre anche la filiale di Cavallino[16].
Nel 1940 pubblicato da Paravia, esce Ragioneria Generale per gli Istituti Tecnici Commerciali[17], che è il primo di una lunga serie di ineguagliati testi scolastici. Nel 1941 Mariano viene nominato Preside Reggente presso l’Istituto Tecnico di Lecce; nello stesso anno collabora attivamente con l’Opera Salesiana per l’insediamento dei Figli di San Giovanni Bosco nella città di Lecce, tanto da meritare grande riconoscenza dal Rettore Generale[18]. A proposito della sua figura di Preside, scrive Gianfranco Mazzotta in una pubblicazione commemorativa del prestigioso Istituto Costa: “Non poche volte [Mariano] entrava in classe, in assenza del docente, per conversare con noi, per conoscerci, per saggiare la nostra preparazione e per darci i consigli più appropriati. Spesso con noi pendolari, che venivamo a scuola da Squinzano, da Trepuzzi e da altri comuni viciniori con la bicicletta e non poche volte con la pioggia addosso e con pochi fichi secchi al posto della merenda, senza riscaldamenti tranne quelli di cui madre natura ci aveva dotato, in pantaloni corti per l’alto costo del tessuto, si intratteneva a ricordarci i suoi anni di giovinezza e di studio trascorsi con duri sacrifici che, egli diceva, in conclusione sono serviti e servono per corroborare il carattere e la personalità dello studente, migliorandone la capacità di affrontare e risolvere i mille e mille problemi che la vita gli pone”[19]. Nel 1946 Mariano pubblica, edito da Tipografia Editrice Salentina, la monografia La Regione Salentina[20], un lungo excursus sulle tante potenzialità economiche ancora inespresse della regione. Nel 1947 pubblica, sempre da Tipografia Editrice Salentina, la monografia tecnico-economica La potenzialità economica e finanziaria del Salento. Note illustrative[21], che ebbe un enorme successo, tanto da indurre il Sindaco di Lecce dell’epoca ad inviarla a tutte le massime autorità del Paese. Sempre nel 1947 vince il concorso a Preside Titolare degli Istituti Tecnici. Nel 1948 esce L’Istruzione Tecnica in Provincia di Lecce[22], che è il preludio per la fondazione del “Consorzio per l’Istruzione Tecnica” di cui fu Direttore per lunghi anni. Intensa la sua attività pubblicistica che lo porta a collaborare anche con le riviste «Il Carroccio di Taranto», «Cronache Salentine», «Il Salento Agricolo» e «Terra di Puglia».
Nel 1954 vede finalmente coronati i suoi sforzi nei confronti della categoria dei Ragionieri: la Corte di Appello di Lecce istituisce l’Albo dei Ragionieri e Periti Commerciali, assegnandogli il primo numero di iscrizione e anzianità. Successivamente Mariano diventa Presidente dell’Albo e ricopre la carica fino alla morte. L’Albo verrà poi intitolato allo stesso Mariano ancora egli vivente. Nel 1955, dopo un triennio di intensissima attività quale Direttore del Centro Provinciale di Cinematografia Scolastica, riceve dal Ministero un particolare elogio per l’opera svolta. Nello stesso anno, pubblica, edito da Vincenzo Conte, Istituzioni di Ragioneria Generale[23], altro importante testo scolastico. Continua intanto, rafforzandosi, l’attività della Banca Agricola Salentina, fra tutte probabilmente l’attività più amata. Inizia ad affiancarlo il fratello Francesco, la cui famiglia, composta dalla moglie Vincenza Covelli e dal figlio, chiamato Luigi come lo zio, Mariano sente come propria. Francesco diviene direttore della sede centrale di Cavallino della Banca[24].
Nel 1956 il Nostro collabora attivamente con Mons. Minerva e le altre autorità ecclesiastiche per la organizzazione del settore economico-finanziario del “Congresso Eucaristico” che si tenne in quell’anno nel capoluogo salentino[25].
Rimarchevoli sono i suoi tre volumi di ragioneria: Ragioneria Applicata Vol.II e Ragioneria Applicata Vol. III[26]. Nel 1958 viene confermato Consigliere onorario della sezione minorenni della Corte di Appello di Lecce e pubblica, editore Conte, Ragioneria Professionale[27] e Compendio di contabilità agraria per gl’Istituti Tecnici Agrari[28].
Nel 1960 è la volta di Quadro economico e sviluppo produttivo nel Salento[29], particolarmente apprezzato del Governo dell’epoca. Nel 1962 viene nominato “Esperto in Materie Economiche” dalla Commissione Provinciale dell’Artigianato.
Nel 1966 compie uno studio sulle risorse dell’Idume, che pubblica sulla rivista «La Zagaglia»[30]. Viene nominato dall’Amministrazione Provinciale “Componente della Commissione Giudicatrice del Concorso di Ragioneria e Tecnica”; sempre nel 1966, con decreto del Guardasigilli, gli viene conferito il Diploma e Medaglia d’Oro al Merito della Redenzione Sociale. In questi anni collabora attivamente con il giornale «Il Salento Agricolo», in cui si occupa delle sorti della malandata agricoltura locale, che gli sono particolarmente a cuore. Nel 1969 lascia, per raggiunti limiti di età, l’incarico di Preside dell’Istituto Tecnico “Costa” di Lecce ricevendo attestazioni di stima da tutto il mondo intellettuale e politico dell’epoca.
Nel 1972 il Presidente della Repubblica lo insignisce della Medaglia d’Oro al merito della Cultura.
Mariano spende molte energie per sviluppare il Consorzio per l’Istruzione Tecnica di cui è Direttore e il Collegio dei Ragionieri di cui è Presidente[31]. Colpisce lo straordinario attivismo di questo mercuriale imprenditore salentino. Probabilmente favorito dalla condizione di celibe, egli si dedicò interamente alla carriera con una capacità di impegno fuori dal comune. Non doveva essere solo attrazione per il guadagno a muoverlo, se seppe spendersi anche in attività no profit, rivestendo cariche sociali che non gli portavano un immediato ritorno ma che anzi erano volte al progresso della propria classe professionale o alla crescita culturale del proprio territorio. Assommò infatti svariate cariche nel corso della carriera. Sarebbe davvero improduttivo citarle tutte ma alcune di queste crediamo meritino attenzione. Fu socio fondatore e sindaco del Consorzio Agrario Provinciale, della Casa dei Mercanti di Lecce, della Associazione degli Oleifici Salentini, della Banca Popolare San Lazzaro, oltre che della già citata Banca Agricola Salentina. Fu Revisore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Cura di Santa Cesarea Terme e sindaco dell’Opera Nazionale Mutilati del Lavoro di Lecce. Un foglio inedito manoscritto probabilmente autografo dice: “Non ha mai coperto cariche nel cessato regime [fascista] dal quale anzi è stato angariato per la sua capacità professionale e per il suo stato civile di celibe”. Mariano rivendica la propria autonomia politica e soprattutto la non compromissione con il regime dittatoriale dal quale, pare di capire, avrebbe potuto ottenere maggiori vantaggi professionali che egli invece non curò[32]. Non di meno, negli anni successivi ricoprì un numero elevato di cariche. Per esempio, la Banca d’Italia e il Ministero del Lavoro gli affidarono molte perizie tecniche e gli incarichi di Commissario speciale per il risanamento di alcune banche in crisi come la Cassa Rurale di Copertino, la Banca Popolare di Gallipoli, il Monte di Pegno di Alezio. Ci sentiamo di escludere che il suo dinamismo fosse dovuto a ragioni di visibilità o tornaconto elettorale perché fu evidentemente alieno da tentazioni politiche, se intendiamo la politica nel senso ristretto del termine di attività di governo e amministrazione della cosa pubblica (nella sua deriva di “politica come professione” denunciata da Max Weber), e non invece nel senso più generale di impegno personale e volontaristico a favore del miglioramento e della crescita del proprio territorio, ovvero della pόlis secondo l’etimologia greca e quindi dei polī́tēs, cioè i propri concittadini.
Nel 1979, come già detto, è nominato Presidente Onorario del Collegio dei Ragionieri che viene intitolato, ancora vivente, al suo nome.
Nel 1981 l’Arcivescovo di Lecce Mons. Minerva lo nomina Ministro Straordinario della Santa Eucarestia.
Nel 1982 pubblica, editori F.lli Palumbo, Sintesi storica di Lecce dalle origini e nel tempo[33].
Un importante avvicendamento intanto c’è stato alla guida della Banca Agricola Salentina le cui redini passano nelle mani del nipote Luigi, detto Ginetto, già Direttore Generale, anche se Luigi resta sempre Presidente. La Banca Agricola Salentina nel 1995 si fonde con la Banca Sella e la Banca di capitanataGinetto viene anche adottato da Luigi che lo ha sempre considerato come un figlio proprio. Nel 1983 Mariano pubblica i saggi: Caposaldo viario[34] e Capisaldi italiani di politica economica e finanziaria[35], che tanta favorevole accoglienza hanno avuto nel mondo bancario. “Il suo costante insegnamento”, scrive Gianfranco Mazzotta, “che si desume da ogni suo scritto in tema di economia e finanza, è quello che ha per tema il risparmio. Da questa ricchezza accumulata, dose dopo dose, scaturiscono tutte le fortune sia individuali sia collettive. Egli è così convinto di questo principio economico che qualsiasi problematica economico-finanziaria non può trovare soluzione se non si pone in giusta relazione con il risparmio. Convinto assertore dell’economia di mercato dove il valore dei beni è determinato dalle leggi economiche della domanda e dell’offerta, sia pure corretto dall’intervento non devastante dello Stato. Egli afferma che il risparmio è il centro motore di ogni sviluppo economico produttivo”[36]. Il 7 novembre 1983 muore a Lecce a seguito di incidente stradale.
Il suo ultimo lavoro è un corposo libro sul poeta latino Quinto Ennio, che viene pubblicato postumo dalla Banca Agricola Salentina[37].
Nello stesso anno 1983 esce una pubblicazione a cura della Banca Agricola Salentina; nello scritto dedicatorio nella prima pagina, Mario Paone scrive: «Alla memoria dell’illustre Preside LUIGI MARIANO, figura esemplare di studioso di versatile ingegno, animatore intrepido ed alacre di molteplici attività culturali che onorò la vita con la specchiata dedizione alla causa dell’Istituto Tecnico Commerciale “Costa” e della Banca Agricola Salentina che fondò e diresse con amore grande pari soltanto al vuoto che la sua dolorosa dipartita lascia nella cultura di Terra d’Otranto. Lecce, dicembre 1983 »[38].
Nel 1989 il comune di Lecce gli ha intestato un via nel centro della città, mentre nel 1992 l’Università di Lecce gli ha intitolato il “Centro Studi Economici”.
Presso il Liceo Scientifico Banzi Bazoli di Lecce è istituita una Borsa di Studio voluta dalla “Fondazione Luigi Mariano” che ogni anno premia gli studenti maturati più meritevoli. «La “Fondazione Luigi Mariano”», è scritto nella motivazione, «è stata costituita dalla famiglia per ricordare e mantenere viva la memoria di Luigi Mariano, che per oltre 60 anni illuminò con il suo sapere, in ogni campo dello scibile, la cultura del Salento: egli stesso voleva essere ricordato come educatore più che come economista. È desiderio della famiglia che il nome di Luigi Mariano sia legato allo sviluppo della cultura di Lecce e del Salento, al fine di dare spinta e stimolo alle intelligenze leccesi»[39].
BIBLIOGRAFIA DEGLI SCRITTI
Le Banche Cooperative dei Principali Stati, Lecce, Editrice Salentina,1925; L’Orizzonte Economico del Salento, Lecce, Editrice Salentina, 1925;
Le Aziende Enologiche, Lecce, Editrice Salentina, 1930;
Le Associazioni Sindacali, Bari, Laterza, 1931;
Nozioni di Cantabilità Agraria, Milano, Trevisini, 1931;
Associazioni sindacali. Compendio di amministrazione e ragioneria, Bari, Giuseppe Laterza e figli, 1932;
Prefazione, in Mario Moscardino, Il Ragioniere nello Stato Fascista. Interessi e problemi di classe, Roma-Lecce-Capri, Edizioni Promessa dirette da Gaetano Cafaro, 1933;
Istituzioni di ragioneria commerciale. Note di rilevazione contabile e statistica nel sistema del reddito, Vol. I, Lecce, Tip. Editrice Vincenzo Conte, Lecce, 1935;
Forme, Fasi e Bilanci d’Impresa, Lecce, Tip. Editrice Vincenzo Conte, 1935;
Il Mercato Bisettimanale di Lecce, (Estratto da «La Gazzetta del Mezzogiorno» e da «L’Ordine») Lecce, Tip. G.Guido, 1937;
I giacimenti salentini di bauxite, Lecce, Ed. Giuseppe Guido e figli, 1938; Rivalutazioni di bilancio monetarie e congiunturali delle imprese commerciali, Lecce, Tipografia Giuseppe Guido & Figli, 1939;
Ragioneria Generale per gli Istituti Tecnici Commerciali, Torino, Paravia, 1940;
La Regione Salentina, Lecce, Tipografia Editrice Salentina, 1946;
La potenzialità economica e finanziaria del Salento. Note illustrative, Lecce, Tip. Editrice Salentina Frat. Spacciante, 1947;
L’Istruzione Tecnica in Provincia di Lecce, Lecce, Tipografia Editrice Salentina, 1948;
La centrale delle cantine, Estratto da «Salento Agricolo», n.11 – novembre 1952, Lecce, Editrice Salentina (manca la data);
Istituzioni di Ragioneria Generale, Lecce, Editrice Vincenzo Conte, 1955;
Ragioneria Applicata. Ad uso degli Istituti Tecnici Commerciali, Volume III, Lecce, Corrado Conte Editore, 1957;
Ragioneria Professionale, Lecce, Conte Editore, 1958;
Compendio di contabilità agraria per gl’Istituti Tecnici Agrari, Milano, Edizioni Tramontana, 1958;
Quadro economico e sviluppo produttivo nel Salento, Lecce-Galatina, Tipografia Editrice Salentina, 1960;
Una grande risorsa naturale per l’agricoltura e per l’industria. L’Idume di Lecce, Estratto da «La Zagaglia» – n.30, Lecce 1966 (senza data nè luogo di stampa);
Riforma monetaria internazionale, Estratto da «Salento Agricolo», nov-dic. 1975, Galatina, Editrice Salentina (manca la data);
Unità monetaria ed economica della Comunità Europea, estratto da Banca e banchieri, anno IV, n. 9, settembre 1977;
Valuta comunitaria e unione monetaria europea, estratto da «Salento Agricolo», nn. 5-6, maggio- giugno 1978 (manca data e luogo di stampa);
Avvio al risanamento economico italiano, Galatina, Editrice Salentina, 1981;
Sintesi storica di Lecce dalle origini e nel tempo, Lecce, Editrice F.lli Palumbo, 1982, ristampa, Milella, Lecce, 2019;
Caposaldo viario, Lecce, Editrice F.lli Palumbo, 1983;
Capisaldi italiani di politica economica e finanziaria, Lecce, Editrice F.lli Palumbo, 1983;
Quinto Ennio e Lecce, Banca Agricola Salentina, Lecce, Centro grafico editoriale Orantes, 1985.
*Società Storia Patria per la Puglia, paolovincenti71@gmail.com.
[1] Traggo queste notizie da un foglio manoscritto, Notizie sulla operosità scientifica e sulla carriera didattica, inedito, opera dello stesso Luigi Mariano (s.d.).
[2] Ibidem.
[3] La data in cui vince il concorso viene da Mariano approssimativamente collocata nel 1924, nel sopracitato scritto autobiografico, anche se non è specificata, mentre in un altro foglio inedito intitolato Luigi Mariano Economista-Educatore (senza data né luogo di stampa) si indica il 1928: “1° in graduatoria nazionale – boll. Uff. del 7/3/1929 n.10”.
[4] Ibidem.
[5] Le Banche Cooperative dei Principali Stati, Lecce, Editrice Salentina, 1925.
[6] L’Orizzonte Economico del Salento, Lecce, Editrice Salentina, 1925.
[7] Le Aziende Enologiche, Lecce, Editrice Salentina, 1930.
[8] Le Associazioni Sindacali, Bari, Laterza, 1931.
[9] Nozioni di Contabilità Agraria, Milano, Trevisini, 1931.
[10] Istituzioni di ragioneria commerciale. Note di rilevazione contabile e statistica nel sistema del reddito, Vol. I, Lecce, Tip. Editrice Vincenzo Conte, 1935.
[11] Forme, Fasi e Bilanci d’Impresa, Lecce, Tip. Editrice Vincenzo Conte, 1935.
[12] Si trova in Luigi Mariano Economista-Educatore, inedito, cit., ma non sono pervenuti gli estremi bibliografici.
[13] Il Mercato Bisettimanale di Lecce, (Estratto da «La Gazzetta del Mezzogiorno» e da «L’Ordine») Lecce, Tip. G.Guido, 1937.
[14] I giacimenti salentini di bauxite, Lecce, Ed. Giuseppe Guido e figli, 1938.
[15] Rivalutazioni di bilancio monetarie e congiunturali delle imprese commerciali, Lecce, Tip. Giuseppe Guido & Figli, 1939.
[16] S. Famularo, Pionieri del Salento. Storie di vite straordinarie oltre il loro tempo, Lecce, Edizioni Grifo, 2015, pp. 121-126. La Famularo indica erroneamente la data di morte del Mariano nel 2003. Su Mariano si veda anche C. Stasi alla voce Luigi Mariano, in Dizionario Enciclopedico dei Salentini, Tomo II (M-Z), Lecce, Edizioni Grifo, 2018, pp. 635-636 (Anche Stasi indica come data di morte il 2003).
[17] Ragioneria Generale per gli Istituti Tecnici Commerciali, Torino, Paravia, 1940.
[18] Notizie tratte da Luigi Mariano Economista-Educatore (senza data né luogo di stampa), inedito, cit.
[19] G. Mazzotta, Luigi Mariano – Economista, in Istituto Tecnico Oronzo Gabriele Costa-Lecce, Nel centenario della fondazione (1885-1886/1985-1986), 1987 (s.l.s.), p. 1. Mazzotta, divenuto a sua volta Preside dell’Istituto Costa, ricorda il suo predecessore Luigi Mariano, “Preside integerrimo di questa scuola per quasi un cinquantennio ed economista insigne, pubblicista ed uomo di vasta cultura”, Ibidem.
[20] La Regione Salentina, Lecce, Tipografia Editrice Salentina, 1946.
[21] La potenzialità economica e finanziaria del Salento. Note illustrative, Lecce, Tip. Editrice Salentina Frat. Spacciante, 1947.
[22] L’Istruzione Tecnica in Provincia di Lecce, Lecce, Tipografia Editrice Salentina, 1948.
[23] Istituzioni di Ragioneria Generale, Lecce, Editrice Vincenzo Conte, 1955.
[24] S. Famularo, Pionieri del Salento. Storie di vite straordinarie oltre il loro tempo, cit.
[25] Notizie tratte da Luigi Mariano Economista-Educatore (senza data né luogo di stampa), cit. Stranamente questo manoscritto non menziona l’attività, pure fondamentale, di banchiere, dello stesso Mariano. Non una parola sulla fondazione della Banca Agricola Salentina che costituisce la pietra miliare della sua lunga carriera di operatore economico e finanziario.
[26] Ragioneria Applicata. Ad uso degli Istituti Tecnici Commerciali, Volume III, Lecce, Corrado Conte Editore, 1957.
[27] Ragioneria Professionale, Lecce, Conte Editore, 1958.
[28] Compendio di contabilità agraria per gl’Istituti Tecnici Agrari, Milano, Edizioni Tramontana, 1958.
[29] Quadro economico e sviluppo produttivo nel Salento, Lecce-Galatina, Tipografia Editrice Salentina, 1960.
[30] Una grande risorsa naturale per l’agricoltura e per l’industria. L’Idume di Lecce, Estratto da «La Zagaglia» – n.30, Lecce 1966 (senza data nè luogo di stampa).
[31] Luigi Mariano Economista-Educatore (senza data né luogo di stampa), cit.
[32] Ci risulta invece la sua regolare iscrizione al PNF (Federazione dei Fasci di Combattimento di Terra d’Otranto). Documento n.6560/c. Archivio personale Mariano.
[33]Sintesi storica di Lecce dalle origini e nel tempo, Lecce, Editrice F.lli Palumbo, 1982, ristampa, Milella, Lecce, 2019.
[34] Caposaldo viario, Lecce, Editrice F.lli Palumbo, 1983.
[35] Capisaldi italiani di politica economica e finanziaria, Lecce, Editrice F.lli Palumbo, 1983.
[36] G. Mazzotta, Luigi Mariano – Economista, in Istituto Tecnico Oronzo Gabriele Costa-Lecce, Nel centenario della fondazione (1885-1886/1985-1986), 1987 (s.l.s.), cit., pp. 4-5.
[37] Quinto Ennio e Lecce, Banca Agricola Salentina, Lecce, Centro grafico editoriale Orantes, 1985.
[38] M. Paone, Le previsioni bancarie. Lineamenti di tecnica del credito. Studio in onore di Luigi Mariano, Lecce, Il Notiziario Editore, 1983.
[39] https://www.liceobanzi.edu.it/42-news/2892-borsa-di-studio-fondazione-luigi-mariano