Nardò e l’idiozia europea

di Armando Polito

Più di una volta ho approfittato dell’ospitalità di questo blog per stigmatizzare il tragico ritardo dell’Italia nella digitalizzazione, immissione in rete e libera e gratuita fruizione di tutto il nostro patrimonio culturale custodito in musei, biblioteche ed archivi, per il quale non sia coinvolto il diritto alla privacy o quello d’autore. Oggi le mie osservazioni riguardano un’istituzione europea il cui sito digitale vanifica in una contraddizione clamorosa (da qui il titolo) le finalità per le quali solo dovrebbe avere ragione di esistere. Mi riferisco all’Europeana, sulla quale il lettore potrà trovare informazioni più dettagliate in  http://it.wikipedia.org/wiki/Europeana, nonché la conferma di tante promesse clamorosamente disattese (difetto, una volta tanto, copiato dall’Italia che in questo campo detiene da decenni il titolo mondiale …). Visitando casualmente il suo sito ho digitato Nardò nell’apposita casella di ricerca nell’home page (http://www.europeana.eu/). Al 16° posto della prima pagina dei risultati mi ha colpito l’icona che di seguito riproduco.

Nemmeno sotto tortura avrei rinunziato a cliccarci su con l’unico dito (non sto a specificare se delle mani o dei piedi) ancora integro. Così ho fatto ed è apparsa una scheda con sulla sinistra un’altra icona, cliccando sulla quale è possibile visionare le pagine del documento che di seguito riproduco con il testo trascritto a fronte, anche perché la bassissima definizione ne rende molto difficoltosa, a tratti impossibile, la lettura, che, tuttavia, ho potuto effettuare quasi integralmente grazie all’ausilio che i moderni programmi di grafica offrono in questi casi.

La stampigliatura superiore, nonostante gli sforzi, mi è rimasta illeggibile. Di seguito: Documenti riguardanti il soldato Ciccarese Rosario, caduto nella guerra mondiale.

28 maggio 1917/Ciccarese Rosario di Cosimo/Nardò (Lecce)/Rog1 Napoli/23 ottobre 1915

Qui è evidente che si tratta del ritaglio di un giornale. Avrebbe fatto bene chi ha usato le forbici ad aggiungerci la testata  o, almeno, ad annotarne il nome e la data. A questo aggiungasi la digitalizzazione schifosa e si comprenderà come sia stata confezionata una bella frittata.  Di essa son riuscito a recuperare solo : Un altro eroe ha dato Nardò all’attuale guerra. Il giovane Rosario Ciccarese di Cosimo …………………….. Lascia il padre vecchio e la madre, da parecchi anni pazza, alla quale egli aveva dedicato la sua vita … 


A conclusione di questa fatica, soprattutto visiva, e per onorare l’idiozia del  titolo debbo rilevare che sotto l’icona d’accesso al documento si legge ©Free access – no-reuse, dicitura della quale, come si può vedere, me ne sono altamente fottuto e non solo perché la Fondazione non persegue scopi di lucro e queste poche righe potranno avere, come già sta avvenendo, publicizzazione ma non pubblicazione …

Speravo che l’idiozia venisse ridimensionata dall’Europa, ma, evidentemente, da burocrati strapagati per dimostrare la loro genialità partorendo norme sulla pezzatura della melanzana barese e simili, mentre si guardano bene, per esempio, dall’imporre stampigliature facilmente leggibili sulle etichette (possono fare tranquillamente la concorrenza a certe clausole presenti su svariati modelli contrattuali leggibili solo se al momento si dispone di un microscopio elettronico di ultima generazione) e la loro applicazione in zone della confezione che non obblighino il consumatore ad una sorta di caccia al tesoro, non ci si poteva aspettare di meglio.

Mi ero illuso di poter integrare le lacune nella lettura quando mi sono accorto che lo stesso documento è presente anche in http://www.14-18.it/documento-manoscritto/mcrr_caduti_62_46/1 e non mi dilungo a raccontare con quanta trepidazione ho cliccato sulla lente d’ingrandimento ai piedi di ogni miniatura, ma, provate a farlo pure voi, si instaura un loop di caricamento senza fine e, naturalmente, senza risultato. Mi chiedo a che serva, se non a giustificare lo sperpero di denaro, accettare chiavi in mano senza alcun controllo alla consegna una prestazione informatica in cui la metà più importante (che me ne faccio di un documento illegibile?) non funziona.

Meno male che a distanza di quasi cento anni è leggibile ancora chiaramente il nome del valoroso soldato sulla lapide commemorativa dei caduti neretini della prima guerra mondiale posta sul palazzo comunale in Piazza Salandra.

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1 Quasi sicuramente è un’abbreviazione: Rog(avit)=chiese? A tal proposito chiedo l’aiuto di qualche lettore che abbia esperienza di burocrazia militare ad ogni livello. Comunque, se la mia informazione dovesse essere confermata significherebbe che i documenti qui raccolti furono chiesti da Napoli il 23 ottobre 1915 e furono pronti solo il 28) maggio 1917. Altra ipotesi è che Rog sia da leggere come Rog(ato) a Napoli e in questo caso, naturalmente, cadrebbe la mia illazione sulla lentezza della burocrazia che, comunque, avrebbe proprio nei tempi di guerra un’attenuante non trascurabile.

2 Dovrebbe trattarsi di un aggettivo (la parte finale della parola pare essere –ntiva) e dovrebbe, dunque, indicare il tipo di frattura. Confido, questa volta, nell’aiuto di qualche lettore traumatologo.

3 La parte iniziale della parola sembra essere strap- e dovrebbe indicare un tipo di bomba austriaca. C’è qualche lettore esperto di cose militari che possa aiutarmi per la seconda volta?

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2 Commenti a Nardò e l’idiozia europea

    • Non lo dico perché a posteriori è facile, ma dopo la sua integrazione debbo riconoscere che il mio livello di ignoranza è in drammatica ascesa, mentre quello dell’intuito è avviato al processo opposto. E, forse, si sono acuiti anche i difetti visivi (bella scusa!) con lo strano effetto di non riuscire a leggere la parte iniziale della parola scritta più chiaramente di quella finale che ho, invece, più o meno bene individuato. La ringrazio e ricambio il saluto.

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