Al bando i nuovi mega impianti di compostaggio in Regione Puglia

impianto compostaggio

di Paolo Rausa

‘Gli impianti di trattamento rifiuti devono essere realizzati sulle aree di recupero deteriorate e dismesse da altre attività produttive e non sui terreni agricoli vergini!’

Un’altra presa di posizione degli ambientalisti del Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio e  della Salute del Cittadino e del Forum Ambiente e Salute del Grande Salento, una vera e propria diffida perentoria, indirizzata alla Regione Puglia, agli Enti Locali della Provincia di Lecce e alle Istituzioni di tutela monumentale e di polizia ambientale.

Nello specifico si tratta di impedire la realizzazione di un mega impianto di compostaggio che coinvolge i territori dei Comuni di Soleto, Galatina e altri vicini, proponendo l’utilizzo e la riconversione di strutture già esistenti e la pratica del compostaggio domestico e agricolo.

La motivazione è legata al rispetto dei principi ambientalisti di risparmio di suolo agricolo e alla gravità della situazione sanitaria e di qualità dell’aria, già fortemente compromesse nelle aree in questione (Galatina, Soleto, Sogliano Cavour, Cutrofiano, Zollino, Corigliano d’Otranto, Maglie, Melpignano, Sternatia, San Donato, Carpignano Salentino, Galatone, Nardò, ecc.), come dimostra l’anomala ed elevata incidenza di malattie tumorali, respiratorie, cardiovascolari, etc., dovute a inquinamento ambientale e registrate in percentuali sempre più crescenti e preoccupanti.

Le Associazioni hanno allegato un manuale delle buone pratiche in materia di rifiuti e di impianti di trattamento. In aggiunta invitano a riflettere sulle conseguenze che ricadrebbero su un’area non prevista per ospitare un tale impianto in termini di infrastrutturazione viaria e di pressione del giornaliero traffico di camion per il trasporto dei rifiuti, provenienti non solo dalle città limitrofe ma da altri comprensori, per raggiungere i volumi richiesti dal funzionamento dell’impianto.

‘E’ facile immaginare l’impatto sulla qualità dell’aria!’ – aggiungono gli ambientalisti. C’è una soluzione alternativa, chiediamo? – Innanzitutto la risposta sta nella riduzione dei rifiuti, poi nella raccolta differenziata e per quello che resta, in particolare la frazione umida, ricorrere a piccoli impianti domestici di bio-compostaggio in modo che il problema sia risolto dalle famiglie o direttamente dagli agricoltori come accadeva una volta, in modo da chiudere il ciclo dei rifiuti. Piccoli impianti, qualora necessari, dovranno essere realizzati in aree dismesse, senza consumo di ulteriore consumo di suolo! Il percorso tracciato dalle Associazioni ambientaliste è un programma virtuoso, di un governo e di una cittadinanza che, come diceva il padre degli ambientalisti Barry Commoner, intende far face con il pianeta!

Le Associazioni sono disponibili per informazioni, confronti e iniziative: il Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio e  della Salute del Cittadino è a Maglie e si può contattare ai seguenti indirizzi e-mail coordinamento.civico@libero.it , coordinamentocivico@yahoo.it, il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento è a Lecce, e-mail: forum.salento@yahoo.it, forum.salento@libero.it, gruppo facebook: http://www.facebook.com/groups/123107425150/ , Sito web:  http://forumambiente.altervista.org/.

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