di Giulietta Livraghi Verdesca Zain
Bende d’azzurro
recingono il tuo capo.
Ricanta il mare
attese millenarie,
mentre, fedele amante,
bacia le tue scogliere
e dona amplessi
alle tue bionde spiagge.
Bruno il tuo volto,
terra dei miei padri,
e le tue chiome,
verdi a primavera,
si fanno d’oro
quando, d’estate, il sole
baci roventi alle tue labbra dona.
Come monili argentei
biancheggiano gli ulivi
e intessono colloqui con il vento
che sa di mare
ed ha profumo d’alghe.
Lungo le coste,
tormentati pini
respirano scirocco
– vento caldo
che le carezze reca d’afra terra –
e ascoltano il remeggio dei gabbiani.
Copertino, 1960
Dall’antologia curata da Salvatore Maturanzo “D’ANNUNZIO, il poeta soldato”, Ed. I.A.L.I., Milano, 1964