6 Commenti a Corsi e ricorsi storici. Si tornerà all’antica Terra d’Otranto?

  1. La prima targa la ricordo molto bene, in piazza a Martina Franca vicino al palazzo del Municipio, ci passavo davanti le sere di libera uscita della leva e faceva impressione vedere citato Otranto così lontano. Io a questo accorpamento ci credo poco, mi pare più fumo per i banchieri dell’Europa che vera volontà politica.

  2. Negli anni ’20, la creazione delle province di Taranto (1923) e Brindisi (1927) generò non poco malcontento tra i leccesi, tanto che, ancora negli anni ’30, Mussolini, per ingraziarsi la città, si sentì in dover di tornare sull’argomento. Arringando la folla, il duce elogiò i camerati di Lecce per aver dimostrato “coi fatti, i quali soli contano, che sapete astrarre dai particolari interessi della vostra città, quando gli interessi di più grande portata siano in gioco. Non solo non avete protestato, ma avete accettato e compreso la decisione del governo che creava le due nuove province di Brindisi e Taranto”. Come molto spesso accadde in quel ventennio, si trattava di un consenso prettamente di facciata. Ben lo dimostra un episodio avvenuto poto tempo dopo la proclamazione della nuova provincia di Taranto. Durante una visita in città del gerarca Achille Starace, i leccesi affisserò di fronte al suo albergo un cartello con un motto di scherno che recitava: “Respira Roma quando Starace parte, esulta Taranto quando Starace arriva. Lecce città dell’arte se ne frega quando arriva e quando parte” (A. Spinosa, Starace. L’uomo che inventò lo stile fascista, Milano, Mondadori, 2002, p. 42)

  3. In questi ultimi tempi si sta parlando e scrivendo tanto sul ripristino dell’antica TERRA D’OTRANTO, in tutto ciò sento odor di bruciato, i conti non mi tornano. Personalmente potrei anche essere d’accordo ma a delle precise condizioni: 1) Si dovrebbero eliminare tutti gli Enti Provincie d’Italia; 2) Si dovrebbero ridefinire tutti gli Enti Regione d’Italia. Nel nostro caso specifico una volta eliminate tutte le provincie, si dovrebbe azzerare la Regione Puglia e sostituirla con tre micro regioni—-Capitanata, Terra di Bari e Terra d’Otranto, Certamente tutto ciò comporterebbe l’eliminazione di tante cariche istituzionali, di tante poltrone, di tanti privilegi, di tanti poteri politici, in poche parole non si farà nulla perché queste decisioni dovrebbero essere decisioni politiche e nessun politico attuale si darebbe colpi di zappa sul proprio piede. Personalmente la trovata per il ripristino della Provincia TERRA D’OTRANTO la vedo solo come una bella escamotage per creare nuove poltrone e nuovi centri di potere.
    Sarebbe interessante, invece, eliminare tutte le attuali Provincie, rivedere l’impostazione territoriale delle attuali regioni, non rimpicciolendole e crearne delle altre, come è successo nel passato dividendo l’Abruzzo dal Molise col risultato di avere 2 piccole regioni con tanti guai e tanti disastri che vediamo ogni giorno, cosa che saggiamente non hanno fatto nell’Emilia e nella Romagna dove pur tra le loro diversità culturali e tradizionali, convivono molto bene dentro un’unica Regione (Emilia-Romagna). Perciò riunificherei l’Abruzzo col Molise, il Piemonte con la Val d’Aosta, il Friuli col Trentino, le Marche con l’Umbria, eliminerei la Basilicata inserendo il territorio di Potenza nella Calabria o nella Campania e il territorio di Matera lo passerei alla giurisdizione della Puglia, In questo modo si eliminerebbero tanti inutili sprechi. Non siamo più nell’800 borbonico quando i centri di potere territoriali dovevano essere vicini per poter avere un contatto più agevole con i singoli paesi appartenenti a quel territorio, oggi con i rapidissimi mezzi di trasporto in meno di 2 ore da Leuca si arriva a Bari, nell’800 ci volevano almeno 2 giorni. Oggi con la moderna informatica in pochi istanti ci si può comunicare e trasmettere documenti che nell’800 richiedevano settimane. Quindi a che servirebbe la nuova microregione, o macro provincia, TERRA D’OTRANTO?

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!