di Daniela Lucaselli
Il Monumento al Marinaio si impone all’attenzione di chi dal Borgo antico di Taranto giunge, attraversando il Ponte girevole, sul corso Due Mari, nel Borgo nuovo della città. L’opera fu realizzata in bronzo dallo scultore Vittorio Di Cobertaldo nel 1974, per volontà dell’Ammiraglio Angelo Iachino, comandante della flotta di stanza a Taranto durante la seconda guerra mondiale, che volle far dono della scultura alla città in ricordo dei marinai caduti durante il conflitto mondiale e nella atroce e sanguinosa “Notte di Taranto”, dell’11 novembre 1940 quando la flotta ancorata nella rada del Mar Piccolo venne bombardata dagli aerosiluranti inglesi.
L’opera protesa maestosamente verso il cielo per circa sette metri poggia su un piedistallo sul quale è posta una iscrizione:
AI MARINAI DELLE FORZE NAVALI ITALIANE L’AMM. D’ARMATA A. IACHINO
II GUERRA MONDIALE 1940-43.
La scultura, che cattura in modo suggestivo lo sguardo di chi ammira l’impetuosità e l’irruenza dei flutti del mar Grande, è dedicata ai marinai della Marina Militare Italiana e raffigura due marinai che, con la mano destra, tengono il berretto levato in alto e “salutano” il passaggio delle navi e piccole imbarcazioni che costantemente solcano le acque del canale navigabile che collega il Mar Grande con il Mar Piccolo.
Il portamento dei due militari, con garbo ed elegante maestosità, manifesta uno spiccato spirito di accoglienza verso tutti coloro che vengono dal mare, coloro che portano nella nostra terra le loro tradizione, la loro cultura. L’apertura all’altro, la reciproca ricchezza e crescita della gente comune e di una intera città è un prezioso dono. Ma non solo. Il periodo di accoglienza, l’ospitalità nella nostra terra, la condivisione di scorci di vita quotidiana, l’addestramento in Marina e Aereonautica Militare è seguito da un malinconico saluto di chi è ormai parte di noi, pronto a portare con sé e in