Quando gli occhi parlano
di Raffaella Verdesca
Chi ha sentimenti capisce quelli degli altri.
Chi è attento riesce ad agganciarsi a parole vaganti fino a fondersi anche col non detto.
Vittoria Coppola, giovane scrittrice salentina, ha fatto parlare molto di sé negli ultimi tempi proprio grazie al suo modo di comunicare per iscritto sentimenti e pensieri capaci d’incastrarsi e di ampliare quelli dei lettori.
Come le note di un pentagramma, ne “Gli occhi di mia figlia” Vittoria ha a sua disposizione battute di vita comune: una ragazza poco più che adolescente, genitori votati a sostituirsi alla sua volontà, un’amicizia profonda tra la protagonista e una compagna di vecchia data, tanti sogni e un prepotente richiamo all’amore.
Questo maestoso sentimento s’irradia dal corpo di una ragazzina insicura e desiderosa di libertà e a lei si accompagna fino al momento delle conferme dovute alla donna o a quello che di lei rimane dopo decenni di nascondigli e rassegnazione. Nelle pagine scritte da Vittoria è la vita che va a scomodare il Destino, sia quello che stupidamente cercano di pianificare genitori distratti