di Giuseppe Massari
La santità per Giovanni Paolo II, quella invocata e gridata dai fedeli in piazza san Pietro, il giorno dei solenni funerali, sta per giungere a compimento. Infatti, il 1° maggio, egli sarà proclamato beato, tappa intermedia verso la ufficializzazione definitiva della piena santità, con il riconoscimento delle sue virtù eroiche, che potrà avvenire da qui a qualche anno. Di questo pontefice venuto da lontano, amato da tutti, perché instancabile pellegrino nel mondo, possiamo dire che non si è risparmiato per andare a cercare i lontani dalla fede e da Cristo. Fossero politici, capi di stato e di governo, gente povera, semplice, umile, ricca.
In questo lungo e continuo peregrinare vi è stata la Puglia, visitata e toccata dalla sua presenza per ben cinque volte. Anzi, come era solito fare all’inizio di ogni suo viaggio, quando si inchinava a baciare il suolo che lo avrebbe ospitato, possiamo e dobbiamo ricordare che per cinque volte ha baciato la nostra terra.
La terra della nostra regione, così ricca di tanta spiritualità, bisognosa anche della sua santità, della sua presenza, simbolo di una forza e di una resistenza fisica alla pari di quegli ulivi secolari faranno da sfondo, da cornice, da coreografia nella piazza che, ufficialmente, lo proclamerà beato, eletto, scelto, chiamato alla vera vocazione redentrice e corredentrice a cui ogni individuo, ogni cristiano è chiamato.
Gli ulivi di Puglia, i fiori, le piante, i colori della nostra regione accompagneranno il suo trionfale cammino verso la pienezza della sua vita,