di Danny Vitale e Antonio Mingolla*
Dalle foto aeree risalenti alla costruzione del Collegio Navale “Nicolò Tommaseo”, prospiciente lo specchio d’acqua del seno di ponente del porto interno di Brindisi, si può notare una costruzione che in molti hanno definito essere un teatro. Il Gruppo Archeo Brindisi ha effettuato alcune ricerche raccogliendo testimonianze contrastanti. Pertanto non potendo affermare con certezza l’esistenza, nè tantomeno negarla, si limita a riportare una serie di dati senza prendere alcuna posizione in merito.
L’8 settembre del 1934 Benito Mussolini con il primo colpo di piccone diede simbolicamente inizio ai lavori di costruzione del Collegio che si conclusero il 5 dicembre 1937, giorno dell’inaugurazione.
La costruzione fu progettata da Gaetano Minnucci, uno fra i più importanti architetti dello stile Razionalista italiano, corrente architettonica che, partendo dal Futurismo, si sviluppò negli anni venti e trenta del XX secolo.
Tanti invece sono i dubbi riguardo alle origini del vicino teatro.
Alcuni studiosi ritengono che i fascisti abbiano voluto realizzare un teatro secondo un modello romano, altri invece sostengono che possa invece risalire persino all’epoca romana.
Andando indietro nel tempo, in un’antica planimetria spagnola della città risalente al 1739, il luogo dove sorgeva il teatro veniva chiamato “Punta de la rena” (punta della “sabbia” oppure punta dell’arena?).
Probabilmente agli inizi del XIX secolo il teatro faceva parte di una villa già in parte diruta. In essa vi dimorò per qualche tempo il viaggiatore francese Antoine L. Castellan, come racconta lo stesso autore.
Verso la fine dell’800 fu costruita una bellissima villa in stile Eclettico di proprietà della nota e benestante famiglia Dionisi. Da alcuni documenti inerenti la costruzione della villa, non risulta alcuna esistenza del teatro ma, dalle foto aeree, si può notare il tipico richiamo della forma a semicerchio proprio dove sorgeva il teatro in questione.
Veduta aerea prima della costruzione del Collegio Navale (in rosso l’area a forma di semicerchio)
Durante il periodo fascista Villa Dionisi venne demolita per far spazio alla