testi e foto di Francesco Giannelli
La passione e lo studio del territorio vengono spesso gratificati da chi sa ben porsi nei confronti del nostro paesaggio, mai sufficientemente studiato e valorizzato.
Una terra generosa, plurimillenaria, che porta ancora in sé i segni dell’uomo antico, almeno fino a quando si cercherà di tutelarla e difenderla dai numerosi tentativi di antropizzazione, non sempre leciti e rispettosi.
In una delle mie recentissime escursioni, questa volta sulla Serra “Calaturo” di Alliste, credo di essermi imbattuto in una presunta specchia o fortificazione di epoca remota. Mi pare che essa sia sconosciuta ai più, e non la ritrovo tra quelle censite dal De Giorgi in Alliste, che in questo comune classificò solo Specchia Sciuppano e Specchia dell’Alto. Per quel che ne so il felice mio ritrovamento non mi pare sia stato censito da altri studiosi locali e sono ben lieto di renderlo noto ai lettori di questo sito e a quanti si interessano di questo argomento.
Alla segnalazione aggiungo anche qualche dato, per supportare la notizia e per coinvolgere gli esperti, sebbene stia per inviare dovuta comunicazione alla Soprintendenza.
Ciò che mi ha colpito sono state soprattutto le dimensioni notevoli della costruzione, circa 24 mt di diametro, con un muro perimetrale che in alcuni punti dell’alzato registra un’altezza compresa tra i 2 e 2,5 mt.
Costruita con massi non perfettamente squadrati, colpisce la dimensione notevole di alcuni di quelli incastrati in più punti e soprattutto di alcuni massi che formano il basamento, almeno per quello che si riesce a intravedere.
La mia inadeguata formazione archeologica mi impedisce di formulare ipotesi fondate, ma non risulta insufficiente a ritenere l’affascinante costruzione un’opera di fortificazione o forse anche solo di avvistamento, considerando la strategica posizione, ad un’altitudine di 61 mt s.l.m., che permette di godere di una meravigliosa vista panoramica del territorio circostante, compresi, a sud, il tratto di costa prospiciente Ugento e fino a Torre Pali, ad est tutta la vallata fino alla serra di Casarano e di sant’Eleuterio (Parabita). Un’ulteriore, inevitabile, considerazione riguarda il collegamento a vista tra la nostra e la nota Specchia dell’Alto in direzione nord, quasi anticipasse la collaudata comunicazione tra le torri costiere meridionali che sarebbero sorte qualche secolo dopo.