14 FEBBRAIO, SAN VALENTINO: L’AMORE PASSATO E PRESENTE (E NON SOLO…) IN 14 PROVERBI
di Marcello Gaballo e Armando Polito
Non chiediamo scusa, sia chiaro, per aver celebrato a modo nostro, sicuramente non convenzionale, questa ricorrenza e, in generale. l’amore. Lo faremo solo se qualche lettore (dubitiamo che sarà, paradossalmente, una lettrice…) ce ne darà un motivo la cui validità, poi, oltretutto, sottoporremo al vaglio di tutti. D’altra parte la serietà dell’argomento, lo diciamo senza ironia, ci ha dissuasi dal corredarlo, all’inizio, di qualsiasi immagine, fosse solo una simpatica vignetta, in funzione ritualmente edulcorante; poi, invece …
AMA CI CRESCE E NNO CI PARTURESCE
(Ama chi cresce e non chi partorisce)
Il pensiero vola ai neonati (sopravvissuti) la cui prima culla è stato un cassonetto, e (altra perversione umana…pensando alle adozioni sublimi anche tra specie diverse che le cosiddette bestie sono in grado di attuare) agli uteri in affitto.
AMA L’OMU CU LLU ‘IZZIU SUA
(Ama l’uomo col vizio che ha)
Tutto dipende dal vizio che ha.
AMORE TI PATRUNI AMORE TI FRASCUNI
(Amore di padroni, amore in mezzo a folte frasche)
In passato il verbo ‘nfrascare era sinonimo di “darsi alla macchia” per sfuggire alla cattura o per soddisfare, naturalmente da parte del maschio, rapporti sessuali “illegittimi”. Oggi, addirittura, si mobilitano fotografi e cameramen per immortalare l’evento che si verifica in un ambiente magari meno ecologico quale può essere un pied-à-terre (diventato, nel frattempo, un attico) , o peggio, se ne fa una ragion di stato per non abbattere un governo il cui capo, però, trova più comodo parlare di complotto della magistratura, naturalmente di sinistra1, che presentarsi davanti ad essa col fior di avvocati (peraltro parlamentari…di destra) che pure ha a sua disposizione.