La Masseria Bellimento del Parco naturale della Regione Puglia di Portoselvaggio e Palude del Capitano
Antonio Bruno
La presentazione di Vincenzo Presicce
La presidente Elisabetta Dolce me lo presenta e mi dice che debbo assolutamente scrivere della sua esperienza. Io stimo molto Elisabetta, la ritengo un tecnico agricolo e ambientale di valore e grazie a lei conosco un uomo dal sorriso pulito con un paio di baffi che fanno simpatia, è Vincenzo Presicce che insieme a suo fratello Giuseppe sono i proprietari della Masseria Bellimento.
Parto presto dalla mia San Cesario di Lecce e percorro la strada che mi porta a Copertino, poi da li in fondo passando dalla Masseria Pendinello della mia adolescenza sono arrivato a Sant’Isidoro e da questa spiaggia che ha accompagnato i miei ozi giovanili mi sono diretto verso Santa Caterina e li ho trovato la Strada Cucchiara dove al civico 177 ho potuto ammirare la Masseria.
Il sito della masseria
Nel sito http://bellimento.spaces.live.com/ ho letto che Bellimento è storia, tradizione, tipicità, genuinità, ricercatezza.
Bellimento è passione di chi ha creato un paradiso da vivere ed è amore smisurato di chi continua a tener alta la volontà di far durare un sogno.
Parco Marino, Parco Terrestre, Macchia Mediterranea, Palude Del Capitano, fanno da degno sfondo ad una famiglia da sempre dedita alla ricerca di gusti e sapori nuovi e pungenti…
Il nome Bellimento è paradossale, come tutto quanto accade nella vita. Era il luogo più brutto che ci potesse essere in agro di Nardò e , proprio per questo motivo è stato chiamato luogo di bellezza ovvero “Bellimento” o meglio Abbellimento.
La masseria Bellimento è estesa 20 ettari che vengono seminati con le foraggiere Loietto, Avena e Favino, ma Vincenzo e Giuseppe prendono in comodato dai proprietari dei dintorni delle terre per altri ei 50 – 60 ettari. Li aiutano 2 operai uno dei quali si occupa delle mucche e l’altro delle capre.
La famiglia Presicce
La famiglia Presicce intuisce qualcosa; dalla vecchia palude, dove d’estate soggiornava con la famiglia, Mario Presicce sentiva odori inebrianti di polline portato dal vento.
Timo, mirto, lentisco, avevano riempito la sua vita di sapori nuovi.
Così continua il racconto letto sul sito
Il timo, il mirto, il lentisco… Vaste distese di colori e profumi portati in