di Paolo Rausa
La vita artistica di Raffaella Liccardi, soprano lirico, vissuta nei luoghi della città di Lecce cari e frequentati a sua volta dal grande tenore Tito Schipa, è stata influenzata armoniosamente da questa vicinanza, non solo fisica ma quasi vocazionale. Tanto che si è sentita quasi investita del ruolo di testimonial del grande interprete salentino, che ha calcato i palcoscenici e i set del mondo, infondendo con la sua voce potente i teatri, nella rappresentazione dei personaggi che hanno contrassegnato le nostre più famose e apprezzate opere liriche (dalla Traviata, alla Tosca, alla Manon fino all’Elisir d’amore che chiude la sua carriera al Petruzzelli di Bari).
Tito Schipa giustamente è stato denominato “l’usignolo di Lecce” possiamo attribuire a Raffaella Liccardi il soprannome di Filomela, alla greca, perché si pone volutamente e umilmente, ma con grande determinazione e valenza artistica, sulla scia del grande tenore, del quale non si è mai stancata nel corso delle sue numerosissime e apprezzatissime esibizioni di decantarne la potenza vocale. A sua volta la voce di Raffaella Liccardi incanta per la purezza, la