di Antonio Bruno
Al tempo dei Romani la penisola del Salento leccese era circondata dalle paludi. Oggi dopo la bonifica, che è il prosciugamento delle zone paludose realizzata per cancellare la malaria, è rimasto poco della superficie di paludi che erano nel nostro territorio. Per continuare una riflessione iniziata con la dott.ssa Jolanda De Nola la mattina del 9 gennaio 2011 presso la Masseria Visciglito che è in prossimità dell’abitato di Strudà del Salento leccese nella quale pare abbia fatto sosta Ottaviano Augusto, di ritorno dall’Albania, prima di entrare nella città di Lupiae (Lecce), tenterò di dare una risposta alle domande che seguono: Ma com’era il Salento leccese delle paludi? Dov’erano e quanto si estendevano le zone che oggi si definiscono “ecosistemi acquatici di transizione”?