Le innumerevoli virtù della patata americana

Le innumerevoli virtù della patata americana

I benefici della patata americana, o batata, sono ormai riconosciuti dalla scienza e dalla medicina. Viene usata per prevenire il diabete e altre patologie, essendo ricca di vitamine A, C e B6

 

“Una patata al giorno toglie il medico di torno”. Non sarà proprio così, ma la batata, o più comunemente detta ‘patata americana’, è sicuramente un alimento sul quale il mondo scientifico è concorde nell’affermare che aiuti a prevenire diverse patologie, tra tutti il diabete, se integrata nell’alimentazione quotidiana. In Italia esiste una lunga tradizione legata a questo alimento: nel cuore della bassa padovana, ad Anguillara Veneta, la batata viene coltivata da oltre 100 anni e negli ultimi tempi si è addirittura fregiata del marchio di qualità De.Co.

Scoperta da Colombo già nei primi viaggi nelle Indie, la patata americana rimane per molto tempo…

 

 

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http://www.teatronaturale.it/tracce/salute/22097-le-innumerevoli-virtu-della-patata-americana.htm

Le patate dolci hanno sempre più estimatori

patate dolci 2

di Massimo Vaglio

La batata (Convolvulus batatas L.), meglio nota come patata dolce o patata zuccherina, è una Convolvulacea coltivata estesamente in tutte le regioni del mondo a clima caldo, è diffusissima in Estremo Oriente e in America.

La sua coltivazione in Italia è limitata a modestissime superfici del basso Veneto, del Comasco, della provincia di Brindisi, e della parte nord-orientale della Provincia di Lecce.

E’ una pianta con radici abbondanti, ramificate, che s’ingrossano producendo formazioni tuberiformi anche molto voluminose, di forma irregolare, spesso piriformi, bianche, gialle, rosso-brune, o rosee, ricche di fecola e di zucchero, lattiginose, poco conservabili. Le foglie, di forma e colorazione varia, sono portate da steli striscianti e volubili.

Il clima congeniale alla batata è quello caldo-umido, per cui, il ciclo vegetativo di questa coltura in Italia va dalla primavera all’autunno.

L’antica varietà coltivata in Puglia, è una varietà molto rustica, vigorosa, quasi invadente, forma piante striscianti molto estese dall’elegante fogliame cuoriforme dalla bella colorazione rosso-violacea.

I tuberi sono solitamente di forma allungata con le due estremità sottili, ma anche globosi, di colorazione rosso-ocra. La polpa è giallastra e molto zuccherina.

La coltivazione inizia nel mese di febbraio-marzo mettendo a germogliare in vivaio, i tuberi raccolti nella campagna precedente e quando i germogli hanno raggiunto una lunghezza di 15-20 centimetri vengono messi a dimora.

patate dolci 3

La raccolta si esegue in settembre-ottobre, la resa per ettaro varia da 200 ai 400 quintali. La varietà coltivata in Puglia, si distingue per l’ottimo aspetto estetico, l’uniformità di colore, l’alta concentrazione di zuccheri e soprattutto, qualità più unica che rara, la prolungata serbevolezza, infatti si conservano perfettamente sino alla primavera successiva, tanto che, in diversi paesi è tradizione consumarle nel pic nic di pasquetta.

Le batate, anche se la loro produzione e di conseguenza il loro consumo sono molto calati negli ultimi decenni, continuano ad avere pur sempre molti estimatori. Oggi la loro destinazione primaria è in frittura; servite caldissime cosparse di zucchero semolato, si mangiano anche semplicemente lessate oppure cotte in forno a legna o sotto la cenere calda; e forse, sono proprio queste ultime due, le preparazioni preferibili poiché, a causa della concentrazione degli zuccheri, divengono particolarmente dolci e mielate.

Vengono pure impiegate per la preparazione di frittelle e di altri originali dolci, mentre è andata quasi completamente perduta la consuetudine di prepararle in umido, stufate, oppure in preparazioni che prevedevano l’accompagnamento con la carne e addirittura con il baccalà.

 

 

La patata zuccherina del Salento, buona e decorativa!

La decorazione nei cimiteri della Sicilia con la Batata del Salento leccese (Ipomoea batatas L.)


di Antonio Bruno

il fiore dell’ipomea batatas (da Wikipedia)

Il Conte Villa di Mont Pascal, Tesoriere della Reale Accademia di Agricoltura di Torino, nell’adunanza del 28 aprile 1842 illustrò la coltivazione della Batata dolce americana. Lui la chiamava Convolvulus Batatas (Ipomoea batatas L.). La coltivazione fu introdotta dal Marchese Ridolfi in un podere sperimentale di Meleto. Il Prof. Moretti aveva tentato la coltivazione della Batata in Lombardia avendo avuto difficoltà e anche per l’impossibilità di conservare i tuberi sino alla semina, quelle varietà erano davvero difficili da conservare.
I primi di aprile si misero a germinare i tuberi e in 15 giorni da un tubero spuntarono i germogli. Da quell’unico tubero ottenne delle talee che che alla fine di giugno vegetavano. Interessante la concimazione che consisteva nell’utilizzo di cenere e poi contro le formiche e i grillotalpa il Conte utilizzò della fuliggine. Le piante lussureggiarono raggiungendo tre metri di larghezza. Ai primi di ottobre le piante cominciarono a fiorire e per paura delle piogge si

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