di Salvatore Colazzo
Il volume curato da Paolo Agostino Vetrugno, Lecce Sacro Imago, giunge a conclusione di un itinerario di ricerca reso possibile da un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, che ha accolto una proposta proveniente dalla Curia di Lecce, volta a ricognire e catalogare i beni culturali ed artistici appartenenti al Palazzo Vescovile, allo scopo di rendere disponibile a studiosi e anche semplicemente a curiosi delle opere che testimoniano la lunga storia di un luogo da cui i vescovi di Lecce guidarono la loro Chiesa, almeno dall’epoca del Concilio di Trento, in cui Scipione Spina scelse di eleggere nel Palazzo di Piazza del Duomo, la propria residenza stabile, conformandosi ad una norma proveniente proprio dal Concilio che voleva in tal modo dare evidenza alla funzione di guida sicura della gerarchia.
Il volume è accompagnato da un cd-rom che consente di compiere una visita virtuale nel Palazzo: si scoprono così numerosi dipinti su tavola e su tela, decorazioni pavimentali, arredi appartenuti ad epoche diverse, testimonianza della