di Armando Polito
nome scientifico: Matricaria chamomilla L.
famiglia: Asteraceae
nome italiano: camomilla
nome dialettale neretino: capumìlla
Etimologie: La prima parte del nome scientifico è forma aggettivale da matrix=utero, con riferimento alla sua proprietà di favorire i mestrui e, comunque, di lenire i sintomi dolorosi della dismenorrea; la seconda parte del nome scientifico e quello italiano sono dal latino tardo chamomìlla, adattamento del greco chamàimelon, composto da chamài=a terra e melon=melo, con riferimento contemporaneo alle dimensioni e all’odore dei fiori simile a quello di certe mele. Asteraceae è forma aggettivale da aster=stella, con riferimento alla forma del fiore. La voce dialettale presenta passaggio –m->-p– dovuto molto probabilmente ad incrocio con campo, come dimostrerebbe la variante campumìlla (Carovigno e San Giorgio sotto Taranto).
Plinio (autore latino del I° secolo d. C.), XXI, 24: “Asclepiade tiene in grande considerazione l’antemide. Altri la chiamano leucantemide, altri leucantemo, altri erantemo poichè fiorisce in primavera, altri camemelo poiché ha odore di mela. Parecchi la chiamano melantemo. Le sue tre varietà si differenziano solo nel fiore, non superano il palmo e hanno piccoli fiori, come quelli della ruta, bianchi o del colore della mela o purpurei. Si raccolgono in primavera su terreno povero o presso i sentieri e se ne fanno ghirlande. Nello stesso tempo pure i medici con le foglie pestate confezionano pastiglie, lo stesso fanno con il fiore e la radice. Sono somministrate tutte mescolate nella dose di una dracma contro il morso di qualsiasi serpente. Quest’erba bevuta fa espellere i feti morti, favorisce i mestrui, l’emissione di orina e l’eliminazione dei calcoli; mangiata sana la flatulenza, le malattie del fegato, il travaso di bile,