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di Alfredo Romano
Quando si dice che la vecchiaia è una carogna. E già, mi ha colpito lo sfogo di Luca Canali sull’ultimo numero della rivista L’Immaginazione (San Cesareo di Lecce: Piero Manni, n. 268, 2012, p. 30). Canali, scrittore di romanzi e racconti, saggista e traduttore dei classici latini, alla bella età di 87 anni si lamenta del fatto che note case editrici, che negli anni hanno guadagnato tanto con i suoi libri, adesso non sono più interessate e i direttori editoriali adducono le scuse più assurde. Addirittura il direttore di un noto quotidiano al quale Canali aveva chiesto di collaborare risponde: “Ci scusi, pubblichiamo solo articoli orientati verso le giovani generazioni”.
Protesta allora Canali: “A questo punto mi si consenta una onesta difesa: mi deve essere concessa perché qualcuno può ipotizzare una qualità scadente dei miei libri della vecchiaia, come causa dei rifiuti.” E lancia una sfida: “Leggete questi due libri recenti: il primo è un romanzo storico intitolato Augusto, braccio violento della storia, il secondo è la traduzione, testo a fronte, di un classico del IV secolo d.C., Il poema dei Vangeli. Datene un giudizio: se sarà negativo, mi arrenderò ai direttori editoriali che mi hanno snobbato. Se sarà