di Santantonio Carmela
Molto interessante dal punto di vista paesaggistico-naturalistico ed estremamente importante per la testimonianza archeologica è la Gravina di Riggio, il cui toponimo rievoca la scomparsa Rudiae. Situata all’estremità settentrionale del territorio grottagliese, è la più profonda delle incisioni e presenta dei salti di quota che, in alcuni periodi dell’anno, in conseguenza di abbondanti precipitazioni, danno luogo a piccole cascate, raccogliendo le acque che provengono dagli spalti tufacei a quote superiori.
La gravina di Riggio, a Nord-Ovest dell’abitato di Grottaglie, è una profonda forra che si sviluppa con andamento sinuoso in direzione Nord- Sud per poco più di un chilometro, a partire dal punto dove un corso d’acqua torrentizio, che ha attraversato un affioramento di Argille, incontra le Calcareniti di Gravina. Qui, dopo un breve tratto, in cui le piene erano costrette in un alveo angusto che ne determinava una forte turbolenza, è