di Armando Polito
È il raffreddore comune o, semplicemente, raffreddore1, un’affezione, generalmente non grave delle prime vie respiratorie, in particolare del naso e della gola, con sintomi essenzialmente a base di catarro e mal di gola, mal di testa, senzazione di stanchezza, tosse, starnuti e, soprattutto, produzione abbondante di muco.
Proprio la dominanza di quest’ultimo sintomo ha dato vita alla nostra voce dialettale, che è dal latino fluxiòne(m)=lo scorrere, a sua volta da fluxus=flusso, e questo da flùere=scorrere; trafila: fluxiòne(m)>fulxiòne(m) (metatesi di –l-)>furxiòne(m) (passaggio –l->-r-)>fursiòne2.
Fluxio/fluxionis non è attestato nel senso di raffreddore nemmeno una sola volta dagli autori classici, nemmeno nel latino medioevale; probabilmente il particolare significato risale al latino volgare, cioè parlato, per il quale, come è intuitivo, siamo nel campo delle forme (nel nostro caso del