Il 12 settembre 2012 la nostra Fondazione ha inoltrato una lettera al Sindaco di Gallipoli per sollecitare il recupero ed il ripristino della fontana di Gallipoli, un bene architettonico che fino a qualche anno addietro arricchiva ed impreziosiva l’ex mercato coperto, ma ancor prima era collocata all’ingresso della città, nelle immediate vicinanze dell’altra fontana, più celebre, nota come “fontana greca”. Una bellissima incisione la ritrae nel sito originario, da cui fu spostata non si sa quando, per essere ricollocata nel centro storico, quindi rimossa e abbandonata alla periferia della Città, dove ancora si trova.
La segnalazione del nostro socio Pietro Barrecchia non poteva lasciarci indifferenti e quindi ci siamo attivati per inviare la lettera riportata in basso, che ci piace condividere con i lettori. Siamo certi che il Sindaco dr. D’Errico, che ha già espresso verbalmente la volontà di intervenire, riporterà il manufatto alle originarie condizioni, collocandolo in un sito idoneo.
Per ulteriori informazioni rimandiamo all’articolo di Pietro Barrecchia:
Se ne è parlato anche in:
Al Signor Sindaco
della Città di Gallipoli
Oggetto: segnalazione e proposta di recupero dell’antica fontana bronzea
Cogliendo l’occasione per porgerle il migliore augurio a nome della Fondazione Terra d’Otranto per un proficuo lavoro nell’espletamento del suo recente incarico, conoscendo la sensibilità da Lei usata verso i beni artistici, architettonici e naturali che rendono la Città Bella unica nel suo genere, Le segnaliamo l’incresciosa situazione in cui versa un bene architettonico che fino a qualche anno addietro arricchiva ed impreziosiva l’ex mercato coperto, nel centro storico di Gallipoli.
A seguito dei lavori di restauro e revisione dell’antico stabile commerciale l’antica fontana bronzea è stata asportata ed attualmente è abbandonata in un terreno periferico, tra le sterpaglie, a ridosso della nuova struttura del Municipio.
La datazione esatta del manufatto è incerta e la targhetta apposta, ammesso che vi fosse indicata pure la data, è così corrosa da consentire di leggere solo TARANTO nella parte centrale.
La fontana, comunque, è certamente anteriore al 1783, anno in cui l’Abbé de Saint-Non pubblicò presso l’editore Clousier a Parigi il terzo volume del suo Voyage pittoresque ou description des royaumes de Naples et de Sicile (1781- 1786). Esso contiene una tavola che costituisce l’unica rappresentazione a noi nota della fontana. Alla presente si allegano alcune foto esplicative, oltre alla riproduzione integrale della tavola e il dettaglio che a nostro avviso rappresenta un punto imprescindibile di riferimento per qualsiasi intervento di ripristino che, in attesa di tempi migliori, si auspica possa seguire a quelli di recupero, provvisoria sistemazione protetta ed eventuale restauro di ciò che resta.
Atteso il nostro interessamento per tali opere e confidando nella sua sensibilità, oltreché in quella di primo cittadino, certi di non ostacolare la sua mansione ma collaborando e condividendo il medesimo obiettivo, tendente a far risplendere nuovamente la nostra Terra, Le chiediamo di voler restituire all’intera comunità l’antica fontana bronzea per ampliare il percorso turistico e culturale del territorio, magari collocandola a ridosso del moderno portico di Piazza Medaglie d’oro o in altra dignitosa sede che Lei riterrà opportuna.
Fiduciosi in un suo tempestivo e mirato intervento, in conformità con le nostre finalità statutarie al servizio della comunità di Terra d’Otranto, siamo ben lieti con la presente segnalazione di offrire il nostro contributo per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni artistici del territorio.
Che non appaia la presente richiesta un atto travalicante le nostre prerogative e competenze, ma sincero sostegno del bene comune, piccolo ma doveroso gesto di amore e rispetto per quanto ci è stato tramandato e che abbiamo il dovere di trasmettere quanto più possibile integro a chi verrà dopo di noi.