di Armando Polito
Nel suo intervento al mio post sulla naca del 17 agosto u. s. l’amico Marcello citava alcuni idronimi ricordando nel contempo il torrente Asso. Oltre a Naca, Nelu, Ngonga e Patùli anche Asso molto probabilmente è un idronimo, neppure tanto originale, visto che Asso si chiama pure un affluente dell’Orcia, a sua volta affluente dell’Ombrone nella Toscana meridionale e che Auser era l’antico nome del Serchio, sempre per restare in Toscana. Non è finita: per andare più indietro nel tempo scomodando il mondo greco, un fiume Assos nella Troade è citato due volte da Plutarco (Vite parallele: Silla, XVI, 12 e XVII, 5) e, per andare ancora più a ritroso, apsu in accadico significa acqua profonda. I più antichi riferimenti al nostro torrente che son riuscito a trovare sono contenuti in due atti.
Il primo risale al 31 dicembre 1427 (incredibile, allora i notai lavoravano pure nell’ultimo giorno dell’anno…): “…item in pertinenciis Neritoni in loco nominato de Ponte terrarum ortos quatuor, iuxta terras Philippi de Epifanio,