di Floriano Cartanì
“Il Cristo degli uomini liberi” di Felice Scalia – Edizioni La Meridiana
Apri questo librettino (così lo chiama l’autore Felice Scalia) di appena 57 pagine e ti sembra di entrare in una sorta di contenitore dei giorni nostri e dei suoi fatti principali, dove si accendono speranze che lasciano l’illusorietà dietro la porta. Il Dio di cui ci parla Scalia, vero e proprio assunto di questo gesuita che è anche, teologo e filosofo, è molto più “fruibile” di quanto non si pensi ed ha una connotazione primaria che non solo è al di sopra di ogni cosa, ma è univocamente acquisibile da ogni essere umano. Lui è di tutti, ribadisce padre Felice, senza distinzione alcuna. Partendo da questo porto sicuro, l’autore leva l’ancora per affrontare in mare aperto e con inusuale chiarezza i problemi e le situazioni che avvinghiano l’uomo moderno, focalizzandole ed analizzandole alla luce delle sue esperienze personali sia di individuo che di uomo di chiesa. Scalia, attraverso un metodo di scrittura lineare e facilmente accessibile, guida il lettore anche meno accorto a considerare un’altra maniera di società contemporanea, svecchiandola dei suoi stupidi pregiudizi e fornendo, alla luce della “Parola”, spiegazioni salde