AMIANTO-ETERNIT: un pericolo da non sottovalutare

di Maria Grazia Presicce

Triste spettacolo di qualche giorno fa sulla litoranea Gallipoli-Porto Cesareo

Dopo la sentenza che ha condannato i dirigenti e proprietari della fabbrica criminale di eternit di Torino, sarebbe bene che il problema “AMIANTO-ETERNIT “ non  tornasse nel dimenticatoio. Non basta l’indignazione e lo scalpore della notizia solo al momento del verdetto finale, le conseguenze connesse con questo problema sono quanto mai incombenti ed il rischio è esteso a tutta l’Italia, da nord a sud.

Purtroppo  solo con riferimento alla suddetta sentenza se n’è ripreso a parlare come se fosse un problema pertinente solo a quell’area e, in ogni modo, anche lì, dopo il primo clamore, l’allarme  è parso sopirsi per poi completamente addormentarsi tanto, chi è morto ormai non c’è più, i congiunti hanno preso i quattrini, “ chi s’e visto s’è visto” e amen.

Dovremmo invece scuoterci  davvero tutti e dare voce al problema, affrontando l’argomento eternit,  allertando il cittadino e rendendolo consapevole dell’effettiva pericolosità di questo materiale tanto diffuso ancora  su tutto il territorio nazionale. Sicuramente, riguardo  il suo l’utilizzo,   non c’è stato sufficiente allarmismo in un passato, tra l’altro, molto prossimo. Nessuno degli organi competenti, e meno che mai dei nostri ambientalisti  hanno  cercato di affrontare con fermezza l’argomento. Eppure l’amianto è, purtroppo ancora oggi, alla portata di tutti. Basta farsi un giro per le nostre campagne, spesso nei giardini delle nostre abitazioni, per rendersi conto della

Uno studio di CoperAttivi sulle discariche abusive a Copertino

di Corrado Nestola (Amministratore web CoperAttivi)

E’ stato protocollato in data 20/05/2011 un documento-studio indirizzato alla cittadinanza tutta e sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco di Copertino, contenente una catalogazione delle discariche abusive presenti nel territorio comunale.

Tale documento è stato redatto da CoperAttivi – Copertinesi Attivi , un gruppo di giovani cittadini copertinesi che si propone di accogliere tutti gli individui

SALENTO, LU SULE LU MARE E L’INQUINAMENTO!

Le mine antiuomo che costellano il Salento

 

di Pier Paolo Tarsi

Il Salento è colmo e costellato ovunque di maledette mine antiuomo. Non ci credete, lo so, eppure è proprio così! Pensate forse che queste infernali trappole siano problemi non riguardanti noi abitanti del mondo “opulento”? Siete forse convinti che il nostro non sia un territorio di guerra? Sbagliato, tutto sbagliato! Non c’è in realtà posto al mondo in cui non vi sia una guerra in corso, poiché anche laddove si siano deposti i fucili e le divise, le guerre si devono condurre contro nemici ben più terribili di ogni esercito armato: uno di questi è l’ignoranza.

Grazie a questo mostro ognuno di noi è circondato da un numero incalcolabile di mine, pronte a scoppiare non una ma infinite volte, ovunque e per secoli, finché non si provvederà. Il problema riguarda TUTTI, nessuno escluso: nella vostra stanza da letto, nel vostro salone, nella vostra cucina, nelle lenzuola di vostro figlio, nel piatto in cui mangiate, nei panni che stendete al sole, ovunque si può nascondere una letale mina antiuomo. Se non avete ancora compreso di cosa sto parlando, basta semplicemente uscire di casa, fare due passi verso una qualunque periferia dei nostri comuni ed eccole là, quasi sempre, le trappole antiuomo, sul ciglio della strada, visibili a tutti: cumuli di amianto nella forma di Eternit, micidiale amianto abbandonato ad ogni angolo delle nostre campagne, in ogni sentiero, tra gli alberi, tra i cespugli, tra le pietre. Non scandalizzano più nessuno questi cumuli di morte. Forse ci siamo persino assuefatti a incontrarli nel corso delle nostre passeggiate primaverili, quasi fossero ormai elementi caratteristici del paesaggio tanto quanto gli ulivi, i fichi d’india, i fiori spontanei,  i muretti a secco…

Ma è davvero tanto pericoloso l’amianto? Non è forse esagerato ed allarmistico il paragone con le infami mine antiuomo? Per rispondere a queste domande bastano pochi dati scientifici su cui ragionare.

1) Lo IARC (International Agency for Research on Cancer), agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) cui spetta il compito di classificazione del rischio relativo ai tumori di agenti chimici e fisici,  include

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