Per reddito di 2,40 Euro al chilo cercasi foglie di vite del Salento leccese
di Antonio Bruno
Nel Salento leccese c’erano 60mila ettari di vigneto e ne rimangono appena 5mila. Con i contributi allo snellimento si è determinato l’abbandono di questa coltivazione che ha caratterizzato per secoli il bel Paesaggio agrario del nostro territorio.
Ieri a Bari grazie al Dott. Giuseppe Lamacchia i 220mila proprietari del Paesaggio rurale del Salento leccese soci del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi” sono in condizioni di usufruire di un servizio fornito dall’Ufficio ICE di Bari e dall’Ufficio ICE di Riyadh a vantaggio dei produttori pugliesi di uva, che ha dato l’avvio alla creazione di un nuovo filone di esportazione ovvero quello delle foglie di vite.
Ma che cosa fanno in Arabia Saudita con le foglie di vite della Puglia?
Gli involtini in foglie di vite, sono uno dei più tipici antipasti greci amati in Bulgaria, Romania, Albania…, è tradizione di tanti paesi, ma ha origini ignote
Gli involtini preparati con le foglie di vite sono un piatto dell’est Europa. Si mangiano in Bulgaria, dove si chiamano “sarmi”, in Grecia dove il loro nome è dolmadakia, in Albania, Romania, Macedonia e nei paesi limitrofi. In questi
I Consorzi di Bonifica per favorire il commercio di foglie d’uva con l’Arabia Saudita
di Antonio Bruno
“A voi che dall’albero della vita cogliete le foglie e trascurate i frutti”
(Silvano Agosti) la frase con cui Fabio Volo apre il suo libro “E’ una vita che ti aspetto”.
Il Direttore dell’ Istituto per il Commercio Estero di Bari Dott. Giuseppe Lamacchia ha convocato un gruppo di lavoro per organizzare un importante esportazione di foglie d’uva a Riyad in Arabia Saudita. Grandi assenti proprio i produttori d’uva da tavola. In questa nota una proposta al Dott. Lamacchia per ottenere una partecipazione di questa importante categoria. Il 70% dell’uva da tavola prodotta in Italia è pugliese.
200 tonnellate di foglie di vite da Martano del Salento leccese a Riyad dell’Arabia Saudita
di Antonio Bruno
Nelle Puglie ci sono circa 100mila ettari di vigneti e nel Salento leccese ne sono rimasti poco più di 13mila! Già poco più del 5% della superficie del Salento leccese è un vigneto! Ma oggi si è accesa una speranza! Ci potremo svegliare la mattina, dopo una nottata trascorsa piacevolmente nel fresco naturale delle case rurali, affacciarsi alla finestra e godere delle dolci bellezze delle immense distese dei vigneti del Salento leccese e decidere, con invidiabile calma, come passare un’altra giornata in luogo dove il rapporto salubre con la natura viene conservato con cura infaticabile. Se queste sono le condizioni che desiderate allora oggi, il dott. Giuseppe Lamacchia responsabile Ice ha reso noto che la Cooperativa Nuova Generazione di Martano del Salento leccese lavorerà 200 tonnellate di foglie di vite l’anno con l’invio in Arabia Saudita di un container al mese di foglie di vite in salamoia!
L’Arabia Saudita, è un Paese strategico per l’Italia ha una cultura che, anche se è molto diversa dalla nostra, è nello stesso tempo molto vicina ai nostri modi di vivere nel salento leccese. Se non ce lo dovessimo ricordare ecco che è bene tenere presente che è dall’Arabia Saudita che viene la cassata siciliana e sempre dagli uomini e dalle donne di quel paese vennero i nomi delle città di Marsala e Palermo.
Il Salento leccese deve puntare sull’Arabia Saudita perchè le foglie di vite sono utilizzata nella cucina araba. Ma cosa significa cucina araba? In quali paesi si cucina arabo? La cucina araba è l’insieme delle cucine dei paesi del mondo arabo, che spazia dal Golfo Persico (Arabia Saudita, gli Stati del Golfo, lo Yemen, l’Iraq, la Siria, il Libano, la Palestina, la Giordania) alle nazioni Nord Africane (Marocco, l’Algeria, la Tunisia, la Libia, Sudan ed Egitto). Una delle pietanze dedicate di questa cucina sono le foglie di vite ripiene di riso e carne.
Anna B. riferisce che ad Alessandria in Egitto ha mangiato al ristorante GAD, in centro, nei pressi della Borsa. Cucina casalinga: shawerma al tavolo (la carne tagliata dallo spiedo girevole) con riso stufato, falafel croccantissime (polpette di fave), pasta al forno, zuppa di pollo e involtini di foglie di vite.
Nella cucina turca si chiamano foglie di vite ripiene di riso (yaprak dolması). Le troviamo anche in vendita su internet arca le Dolmas – foglie di vite ripiene di riso: Rapunzel – Formato: g 280 – Prezzo: 4,99 euro. Gli ingrediati riportati in etichetta sono Cipolle, foglie di vite 28%, riso 17%, olio extra vergine di oliva 8%, acqua, sale marino, aneto, acidificante: acido citrico, menta e pepe nero.
In Grecia si mangiano quasi sempre come antipasto e si possono condire con yogurt greco o limone.
Ingrediente imprescindibile delle dolmades è la foglia di vite, mentre il ripieno può variare: di solito è fatto di riso, carne macinata o verdure.
Un mercato enorme! Tutto il mediterraneo ha gli involtini di foglia di vite che siccome sono cucinati nel mediterraneo mi chiedano se siano uno dei piatti tipici della Dieta Mediterranea.
Comunque le foglie di vite devono essere molto morbide e tenere. Possono essere conservate in salamoia tutto l’anno.
Io sono molto curioso e desidererei assaggiare questo piatto profumatissimo.
Un mercato enorme per le foglie di vite del Salento leccese, quella vite che è stata oggetto dello scempio dei continui premi per lo snellimento potrebbe tornare a sfavillare non per i grappoli e per il vino ma per le foglie, tenere e gustose, fresche o in salamoia!
Domenica 12 dicembre 2010 vedrò i Dirigenti della Cooperativa Nuova Generazione di Martano del Salento leccese per l’incontro tecnico sulla lebbra che si terrà nella loro sala convegni, parlerò a questi coraggiosi che lavoreranno le foglie di vite per farle arrivare in Arabia Saudita paese arabo molto simile a noi del salento leccese che potrebbe rappresentare il trampolino di lancio per l’esportazione in tutto il Mediterraneo.
E chi dovrebbe commercializzare le foglie di vite? Ma proprio noi! Perché siamo noi che viviamo nel Salento leccese, la penisola che si immerge per essere proprio al centro del Grande Lago Salato.
Si! Noi della Terra dei due mari che invece di trasformare il sole in vino, trasformeremo il sole in foglie di vite per i popoli di tutto il Mediterraneo.
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