di Antonio Bruno
Cicoria selvatica oppure nel Salento leccese Cecora resta o ancora Cecureddhe per l’etnia dell’estremo Sud Salento. Cichorium intybus L. è conosciuta sin dal neolitico, raccolta dalle donne e usata come cibo ma anche come farmaco.
Dalla Nuova Zelanda semi da cui si ottengono Cicorie con alto contenuto delle sostanze medicinali.
Mio padre la comprava pagandola a caro prezzo e non la chiamava mai singolarmente cicoria selvatica ma al plurale: le cicorie selvatiche (cecore reste). Ricordo invece che mia zia Maria a Chiavenna, in provincia di Sondrio, armata di coltello ne raccoglieva, indisturbata, a borse. Le donne della valle le chiedevano perchè mai raccogliesse quell’erba e lei, schiva, diceva che era molto apprezzata dai suoi conigli, anche se, mia zia Maria, non ha mai allevato conigli in vita sua.
A Lecce si festeggia ogni anno la sagra di queste piante gustose e selvatiche “la Sagra della cecora resta” , anche se il mio amico Leonzio in quel di Frigole, le semina e le raccoglie e quindi gli strappa quel selvatico