Anna Cinzia Villani, tra le voci femminili più rappresentative del Salento.

Anna Cinzia Villani è ad oggi tra le voci femminili più rappresentative del Salento. Cantante, musicista e ideatrice di progetti che si collocano nel complesso quadro di rinascita delle tradizioni del Sud Italia, mette in relazione  il respiro antico della sua terra con i linguaggi musicali  contemporanei, rivelando la possibilità di un’equilibrata sintesi tra tradizione e modernità.

L’ attività di cantante che svolge da quindici anni, è affiancata dalla continua ricerca e conoscenza di stili e modalità dei maestri cantori e danzatori e la conseguente divulgazione tramite i tanti laboratori di canto e danza sul territorio nazionale e non solo.

In particolare i suoi laboratori sul ballo della Pizzica pizzica, danza che negli ultimi anni ha subito svariate modifiche, sono molto richiesti.

Le numerose collaborazioni musicali ed esperienze teatrali l’hanno portata a partecipare a importanti eventi riguardanti la musica etnica e antica in Italia e nel mondo:

2000 -“Segni Barocchi Festival” di Foligno

2003 -“I concerti dal Quirinale”,  “Festival internazionale di musica antica di Bolzano”;

2004 -“I-ghana-Festival internazionale di Malta sul canto e l’improvvisazione vocale” , “Le parole della memoria- Premio Raffaele Protopapa per il teatro ;

2005 – “Ai confini del Sud-musica etnica e dintorni”, “Rassegna Lirica Torelliana” , “Metastasio opera lirica”nell’ Anfiteatro Romano di Susa, in cui i brani da lei cantati si alternavano a quelli dell’orchestra della RAI;

2006 -“Montalbane-Internationale Tage der mittelanlterlichen Musik”, “I concerti d’estate a Villa Guariglia”;

2007 -“Nafaweth-Soglie” Riad;

Edizioni 2006-2008 del “Premio Città di Loano

2008 -“Festival di musica popolare di Forlinpopoli” , 2008-2009-“Festival Internazionale delle culture a Varsavia”.

Si è esibita in varie edizioni del “Pisa Folk Festival” e de “La Notte della Taranta” (nel 2010 come voce solista ospite dell’orchestra diretta da Ludovico Einaudi), nel Teatro Bibiena di Mantova e nell’Olimpico di Vicenza, ha partecipato all’edizione 2003 del Carnevale di Venezia e all’edizione 2009 della Biennale. Ha tenuto laboratori di canto in varie edizioni di “Estadanza”, curato insieme a Franca Tarantino un intervento sulla danza della Pizzica pizzica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, nel convegno Terapeutica, Arti-terapie, preso parte a diversi documentari sul  Salento come “Sulla via di Damasco” e “La notte della taranta e dintorni” per RAI Tre; ha curato il docu-corso “Nu pizzicu de pizzica” nel quale ha integrato indicazioni didattiche sulla danza tradizionale e documenti sul ballo degli anziani danzatori salentini.  Il suo primo lavoro da solista “Ninnamorella”, è stato giudicato “uno tra i più significativi lavori discografici della scena popolare salentina degli ultimi anni capace di coniugare memoria con sensibilità contemporanea, tradizione con modernità”.

DISCOGRAFIA:

Carataranta” e “Canti e pizzichi d’amore” (Canzoniere Greecanico Salentino); “Tarantule, antidoti e follie” e  “Mila mila dodeka” (Ensemble Terra d’Otranto);

Ninnamorella” (Anna Cinzia Villani);

Memorie della terra” (Edizioni Squilibri);

Tradizionale” (Mascarimirì)

COLLABORAZIONI:

 Ensemble Terra d’Otranto e Brizio Montinaro (filologo, glottologo, studioso della lingua greca e grica, scrittore e attore teatrale), esperienze teatrali con Cooperativa Terramare Teatro, Specimen Teatro e col regista Francesco Micheli in “Le olimpiadi, ovvero Metastasio superstar”, progetto “Memorie della terra” che unisce racconto e canti sociali e di lotta nel quale si esibisce come cantante e voce recitante,  Nistanimera, formazione calabro-salentina, unica voce femminile dei Mascarimirì nel progetto “Tradizionale”, affianca spesso Malicanti che propongono suoni e canti dal Gargano al Salento.

Da poco ha avviato una stretta collaborazione col gruppo Terre Tumare  e Voci di Finis Terrae  formazione femminile che mette in risalto la bellezza del canto salentino a più voci ed Encardia  gruppo ateniese interessato alla cultura del Sud Italia.

Oggi è impegnata nella sua nuova esperienza musicale “Fimmana, mare e focu!” che a breve diverrà un lavoro discografico, tutto teso a raccontare la donna nella cultura popolare, con le sue sfaccettature, ricchezze e contraddizioni.

Percorso emozionale:

Anna Cinzia Villani ha conosciuto la musica tradizionale del Salento in un periodo di riscoperta e di fermento nei confronti delle tradizioni, in cui i più giovani si appassionavano a suoni che sembravano ormai sorpassati, dato che i cantori popolari avevano già da tempo effettuato un processo di rifiuto verso tutto ciò che ricordava loro la miseria e la fatica a cui erano costretti un tempo.

E’ proprio negli anni ’90 che si colloca la nascente attività della Villani, con gruppi storici come il  Canzoniere Grecanico Salentino e AramirèCompagnia di musica salentina, nei quali distingueva immediatamente per le caratteristiche della sua voce che i più attenti studiosi definivano e continuano a definire “antica” per il timbro e la capacità nei virtuosismi tipici della vocalità tradizionale.

Dopo i primi anni di attività concertistica nei festival più importanti ha iniziato un percorso a ritroso che ha profondamente segnato il suo modo di vivere la musica salentina, le ha permesso di allargare la conoscenza del repertorio e di affinare di gran lunga la tecnica vocale: ha incontrato cioè i cantori e le cantatrici “della porta accanto”, quelle persone che se stimolate nel modo giusto riescono a ricordare i vecchi canti, pieni di improvvisazioni, singhiozzi, spontaneità, ma soprattutto scarni e privi di arrangiamenti artefatti, quindi completamente diversi da ciò che si vede solitamente su un palco. La stessa cosa è accaduta per la danza, il ballo della Pizzica-pizzica, che negli anni più recenti ha subito una lettura notevolmente travisata rispetto alla semplicità di cui godeva durante le feste di famiglia.

Tutto questo ha condizionato le successive scelte musicali compiute da questa artista, che nei suoi spettacoli privilegia i brani della tradizione meno conosciuti e un rapporto diretto col pubblico, al quale ama raccontare le storie di vita che ci sono dietro a ogni melodia.

TRADINNOVAZIONE: il Glocal in Puglia tra musica e danza

Proponiamo di seguito l’ottima introduzione al film documentario di Piero Cannizzaro, scritta e pubblicata da Mauro Marino sulle pagine del quotidiano “PAESE NUOVO” dallo stesso diretto. Ringraziamo per la gentile concessione.

La redazione

di Mauro Marino

Il suono è la via di comunicazione che più facilmente può essere percorsa dalla suggestione, dalla memoria, dal pensiero.

Suoni sono i rumori, i linguaggi, le musiche.

Ogni suono è il segnale di una presenza, il veicolo di un messaggio, la componente essenziale di un territorio, di un paese, di un ambiente.

Un fenomeno caratteristico della corsa alla globalizzazione, ma anche un fenomeno particolarmente rispettoso delle diverse identità locali: si unisce, si mescola senza distruggere.

Magia tarantismo, disse Ernesto De Martino, sono forme arcaiche di cura, nelle quali si leggono aspirazioni e valori, tradizioni ed esigenze ludiche.

Ma oggi che la società contadina è notevolmente cambiata cosa è rimasto di quei suoni? Stiamo assistendo ad un nuovo interesse da parte di molti giovani che suonano e fruiscono di questa “nuova” musica. Suoni che oltre  agli strumenti tradizionali come la voce, il tamburello, i fiati, il violino e le percussioni popolari si aggiungono anche il violoncello, il contrabbasso, la tromba, la batteria, la chitarra, l’ organetto, la fisarmonica etc.

Abbiamo viaggiato nell’Italia attraverso la musica etnica e le sue commistioni, i contatti con le culture e i modi che questa musica alimenta e assorbe per produrre a sua volta altra musica.

Quello che si prefiggono i musicisti (ma anche i danzatori) che abbiamo incontrato, è quello di andare oltre alla tradizione cercando di creare un ibrido tra il passato ed il presente, per rendere ancora oggi viva la tradizione.

Anna Cinzia Villani

In Puglia abbiamo incontrato e ascoltato la cantante salentina Anna Cinzia Villani, il gruppo “Mascarimirì” il cui sguardo è volto alla world music, al raggamuffin, al dub, alla techno, alla contaminazione con esperienze, suoni, voci, ritmi di altri paesi vicini e lontani. La loro idea di fondo è quella di mettere in musica le sensazioni, gli umori e gli odori delle feste tipiche del sud. E il “Canzoniere Grecanico Salentino” che è stato il primo gruppo di riproposta musicale della tradizione salentina ad essersi formato in Puglia nel 1975, ben trentacinque anni fa per

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