Uno spaccato di vita emergente da alcuni proverbi salentini

di Armando Polito

 

NO FFONDI A STRATE, NO CASE A MMURU,

NO MUGGHIERE BBEDDHA, CA NO SSI PPATRUNU

(Non terreni coltivati confinanti con strade, non case con muri in comune, non moglie bella, perché non ne sei padrone).

Metricamente sono due dodecasillabi senza rima, che tuttavia, presenta una variante del proverbio, che sostituisce patrunu con sicuru (da cui sicurezza del titolo).

Il proverbio appare come lo sviluppo e l’integrazione di un altro che recita:

 

CI VUEI CU NNO AGGI GGILUSIA,

NO MUGGHIERE BEDDHA

E NO RROBBA MMIENZU ALLA IA 

(Se non vuoi soffrire dell’invidia altrui, non moglie bella e non beni esibiti)Metricamente questo risulta formato da due endecasillabi in prima ed ultima posizione in rima tra loro e da un senario in posizione centrale.

E voglio chiudere con qualche riflessione: se veramente in passato gli uomini avessero seguito il consiglio, tutte le donne belle sarebbero dovute restare zitelle e potenziali (ma non tanto …) amanti;  e neppure una cozza sarebbe rimasta nubile.

Questo sembra avere una conferma statistico-filosofica sui generis in

CUSÌ GGHETE LA VITA:

LA BBEDDHA RESTA,

LA BBRUTTA SI MMARITA

(Così è la vita: la bella resta e la brutta si marita)

Metricamente siamo in presenza di un quinario incapsulato tra due settenari (questi ultimi in rima tra loro).

Quanto fin qui detto è il portato (e poteva essere altrimenti?) dell’imperante cultura maschilista (non è casuale il padrone del primo proverbio).Non so se quest’atteggiamento sia stato veramente combattuto e vinto dai nostri tempi. So per certo, però, per quanto riguarda il resto, che la vita condominiale ha celebrato il trionfo del muro in comune e che l’esibizione pubblica, reale o virtuale,  anche di quello che non abbiamo è diventato un imperativo morale. O tempora, o mores!1

_____

1 Non ho nulla contro le tempie e contro le more, ma, a beneficio di coloro che, magari incolpevolmente, non hanno studiato il latino e non hanno mai sentito parlare di Orazio, mi corre l’obbligo di dire che la traduzione è: O tempi, o costumi!.

Condividi su...

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!