Gallipoli e il suo Malladrone

Il Malladrone di Gallipoli
Il Malladrone di Gallipoli

di Francesca Fontò

La chiesa di S. Francesco d’Assisi, in riviera Nazario Sauro a Gallipoli, è la più antica del centro storico. La tradizione popolare ne attribuisce la fondazione allo stesso S. Francesco nel 1217.
La chiesa venne eretta nel XV secolo dai francescani ed è stata interamente rimaneggiata alla fine del XVI sec, con l’arrivo a Gallipoli dei frati riformati. La facciata in carparo è del 1736. L’interno maestoso è scandito da tre navate, interamente abbellito di stucchi nel primo ventennio del ‘700.
Questa chiesa è molto cara ai gallipolini che la chiamano la “Chiesa tu ‘Mmalatrone”- la chiesa del cattivo ladrone- o, più semplicemente, “ Mmallatrone”.
Entrando in chiesa, alla nostra destra si apre la cappella funeraria degli spagnoli che apparteneva alla famiglia Gorgoni, ceduta alla moglie di don Giovanni Della Cueva, Anna Massa Capece (baronessa di Collepasso) nel 1680 con il vincolo di non spostare il dipinto di San Francesco, ivi presente, in nessun’altra chiesa di Gallipoli.
Il regio castellano di Gallipoli, Giuseppe Della Cueva, vi fece collocare all’interno un Cristo Morto in legno, con ai lati il buon ladrone, Disma ed il cattivo ladrone, Misma, entrambi crocifissi.
I ladroni sono delle figure abbigliate in stoffa, con testa, mani e piedi in legno. La leggenda narra che il peccato del Mal Ladrone fosse così intenso da corrodergli non solo l’anima, ma anche le vesti che realmente si laceravano, tanto da dover essere periodicamente sostituite.

La religiosità dei gallipolini si respira ancora oggi, soprattutto nella Settimana Santa e nelle ricorrenze dei santi protettori rigorosamente onorati e festeggiati ed è sorprendente la riverenza per il Malladrone, materializzazione della tentazione e del demonio per antonomasia. I delinquenti sono per sfortuna, nella storia più prestigiosi e più conosciuti, ecco perché tanta gente da diversi luoghi è incuriosita dal Malladrone, il nostro “illustre concittadino”, che oltre venti secoli fa per superbia non volle ascoltare il Signore mostrandosi disdegnoso, rabbioso e saccente.
Anche Gabriele D’Annunzio, che senti parlare del “Mal ladrone” di Gallipoli volle vederlo, ma nel cuore della notte e con una candela che illuminava il solo volto, ne rimase così colpito da definirlo di orrida bellezza.
Il ghigno di Misma, secondo la credenza popolare, sarebbe costituito dai denti veri di un condannato a morte(anche se nel recente restauro si è constatato che i denti sono di legno) ed è così malefico che va riconosciuto il merito dell’ignoto artista, per aver raffigurato in maniera così efficace il peccato e la cattiveria di Misma.

L'altro ladrone
L’altro ladrone

La chiesa dopo oltre 10 dieci anni di lavori è stata riaperta al culto nel settembre del 2005 e durante il restauro si è avuto modo di verificare che il muro su cui poggia la croce del “Mal ladrone”, essendo più esposto all’azione del mare, viene attraversato dalla salsedine che, invisibile, ne deteriora le vesti, anche se noi preferiamo restare ancorati alla credenza popolare che vuole identificare nel logorio delle vesti di Misma, il logorio dell’anima corrosa dal peccato.

Condividi su...

Un commento a Gallipoli e il suo Malladrone

  1. Nel mese di agosto 2013 sono andata a visitare la Chiesa e sono rimasta assai delusa:il quadro di San Francesco è in restauro da oltre due anni, i ladroni sono posizionati molto in alto e non si distinguono i volti,non ci sono, neppure a pagamento,depliants o opuscoli che narrino la storia della Chiesa, la vernice che copre gli stucchi originali si sta distaccando

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!