Osservazioni sul tarantismo di Puglia

di Paolo Vincenti

“Le Puglie per la posizione ed i rapporti topografici e per la natura del suolo, offrono condizioni interamente proprie, che meritano di essere rilevate. Al Nord un’immensa pianura, nuda di alberi, intersecata da paludosi torrenti nel verno, ed in està fessa in larghi crepacci; nel mezzo sonvi umili colline di una pietra bianca, rossiccia o giallognola, coverte da leggero strato di terra […]; al sud infine seguono le stesse colline, con un pendìo poco rilevante, che per tutto offrono scoverte pietraje o gessaje […]. Quest’ultima parte che forma la Terra D’Otranto, sulla quale Idomeneo e Pirro, le squadre di Augusto e quelle dei Crociati, la baronale potenza e le incursioni dei Saraceni, han lasciate orme incancellabili di gloria e di sventura, ed in cui Taranto, Brindisi e altre città sono ancora per ricordarci quello che fummo; merita più di ogni altra di essere conosciuta. A guisa di promontorio essa si inoltra fra le onde cupamente azzurre di un doppio mare: priva di fiumi e di fonti, colle spiagge contaminate per lungo tratto da impuri ristagni, soggetta a libere e variabilissime correnti atmosferiche che si alternano ora dallo stretto che la divide dall’antica Grecia, ed or dal golfo cui dà Taranto il nome, e ch’è dominato dalle montagne Bruzzi e Lucane, dalle quali irreligiosi torrenti cadono ad interrare gli avanzi di Metaponto, di Sibari e di Eraclea.”

Questa descrizione (un po’ surreale) della nostra regione è opera di un viaggiatore dell’Ottocento, il napoletano Salvatore De Renzi, e costituisce la parte introduttiva della sua opera “Osservazioni sul tarantismo di Puglia- Prolusione accademica recitata nell’ordinaria seduta del 28 luglio 1832 dell’Accademia medico-chirurgica napoletana dal dott. Salvatore De Renzi, socio della medesima” .

Questo saggio viene ora ripubblicato, a cura di Sergio Torsello, dalla casa editrice Kurumuny (2012).

Conosciamo Sergio Torsello come uno studioso attento delle complesse problematiche legate all’antropologia culturale salentina ed in particolare di quel vasto fenomeno che è il tarantismo, del quale si è occupato in numerosissimi saggi e articoli di cui pare arduo dare un sia pur vago cenno di elenco. Giornalista pubblicista, Torsello è parimenti conosciuto per essere consulente scientifico dell’ “Istituto Diego Carpitella” e direttore artistico della “Notte della Taranta” di Melpignano.

Sappiamo bene che l’Ottocento fu un secolo in cui fiorì una enorme messe di studi, soprattutto di carattere medico-scientifico, sul tarantismo pugliese. Ed in questa sezione del sapere rientra il saggio di De Renzi il quale, nella sua dotta dissertazione, descrive il fenomeno dal punto di vista della sua sintomatologia, della diagnosi e della terapia, grazie alle nozioni ricevute da alcuni informatori locali.

Nella sua dettagliata Introduzione, Sergio Torsello, spiega che quella della letteratura medica sul tarantismo è una branca della disciplina molto importante, come confermano le ricognizioni effettuate da Angelo Turchini (nel suo libro “Morso, Morbo, Morte. La tarantola tra terapia medica e cultura popolare”, edito da Angeli nel 1987) e più recentemente da Gino L.Di Mitri ( in “Storia biomedica sul tarantismo nel XVIII secolo”, edito da Olschki nel 2006).

In particolare, nell’Ottocento, il dibattito sul tarantismo vede coinvolti molti medici e scienziati, come Antonio Pitaro, e poi Dimitry, Ferramosca, Costa, Vergari, Carusi, De Martino, Panceri, Cantani, Campelli, De Masi, Carrieri, per citare solo gli studiosi italiani che danno il proprio contributo alla bibliografia medica sul tarntismo. Ad essi si aggiunge l’opera di De Renzi, medico, patologo e storico della medicina, fondatore del giornale scientifico “Il Filiatre Sebezio”, grande erudito e viaggiatore. Il suo interesse per il tarantismo, che si inquadra in una generale riscoperta del fenomeno avvenuta in quegli anni nell’ambiente scientifico accademico napoletano, del quale il medico era esponente di spicco, ci ha portato questo saggio, che è sicuramente un originale contributo rientrante nel clima positivista che animava la cultura italiana in quel periodo. Per maggiore completezza, alla fine del libro, Torsello riporta una interessante bibliografia delle opere pubblicate sull’argomento dal 1800 al 1898.

 

Condividi su...

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!