Tutino. Un antico e suggestivo borgo nel comune di Tricase (Lecce)

di Marco Cavalera

La frequentazione umana nel territorio di Tutino (rione di Tricase) risale all’età romana. Questa ipotesi è stata avvalorata da frequenti rinvenimenti di frammenti di ceramica, in fondi ubicati a ridosso di un tratto viario che, secondo alcuni studiosi, coincide con l’antica via “Sallentina”. Uggeri, a tal proposito, afferma che quest’ultima proveniva dalla Madonna del Gonfalone, lambiva a nord-ovest l’attuale borgo di Sant’Eufemia, si dirigeva per Tutino e proseguiva per Depressa[1].

Alcune evidenze di questo antico tracciato persistono ad ovest dell’abitato di Tutino, lungo la c.d. via delle Zicche. Si tratta di una strada campestre, larga circa tre metri e delimitata da muretti in pietra a secco alti, in alcuni punti, più di due metri, che conserva sotto l’asfalto e il cemento tracce superstiti di acciottolato.

Antico tracciato stradale, nel territorio di Tutino, identificato con la via “Sallentina”.

Un tratto di strada secondaria, che interseca ad est il tracciato della via “Sallentina”, presenta dei tagli sul banco di roccia, appositamente regolarizzato per permettere un più agevole transito dei carri. La carrareccia si segue solo per una lunghezza di poche decine di metri: sul suo percorso, infatti, è stata costruita di recente un’abitazione privata.

Diramazione secondaria della via “Sallentina”, con solchi e tagli nel banco di roccia.

Una ricognizione di superficie, effettuata da chi scrive e da Alessandro Bianco nei campi adiacenti, ha permesso di individuare numerosi frammenti di ceramica (riferibili per lo più ad età medievale e post-medievale) e alcune cave di pietra calcarea di incerta datazione.

Una necropoli di età medievale, costituita da tombe scavate nel banco di roccia, è stata individuata in un’area limitrofa alla cappella della Madonna della Pietà (risalente al XVII secolo), ubicata sull’antica via che conduce a Miggiano, circa 500 metri a nord-ovest dall’abitato di Tutino.

Cappella della Madonna della Pietà.

La chiesetta è stata costruita nei pressi di una cavità naturale all’interno della quale, secondo la tradizione popolare, sarebbe stata trovata un’acchiatura (tesoretto).

Frammenti ceramici di età romana, inoltre, sarebbero stati raccolti negli anni ’70 nell’area dove, attualmente, sorge una nicchia consacrata alla Madonna di Leuca. Si tratterebbe di reperti da riferire ad una delle tante fattorie rustiche, di epoca romano-imperiale, presenti nel territorio del Basso Salento.

Cappella della Madonna della Pietà. Ambiente interno

Le prime fonti storiche, invece, risalgono al 1275, quando la proprietà del feudo di Tutino era suddivisa tra Guillelmus de Pisanello e Berardus de Tudino. Nel 1398 il re Ladislao di Durazzo donò la baronia di Tutino a Raimondello Del Balzo[2].

Dopo alterne vicende il feudo, nel 1573, divenne proprietà di Luigi Gaza da Trani, avendolo avuto in dono da Andrea Gonzaga. I Gaza-Trane costruirono e ampliarono il castello che sembra, tuttavia, non essere stato oggetto di una loro lunga dimora. Nel 1653 Luigi Trane vendette il feudo di Tutino a Stefano Gallone, principe di Tricase, che lo annesse agli altri suoi possedimenti: Salve, Andrano, Supersano con il Bosco del Belvedere, Nociglia, Caprarica, Depressa, Torricella (attualmente territorio di Supersano) e altri feudi disabitati. I Gallone conservarono il titolo di baroni di Tutino sino all’abolizione della feudalità (1806).

 

Le foto sono di Marco Cavalera.


[1]Uggeri 1983, p. 304.

[2] Musio 2007, pp. 77-91.

[3] http://www.comune.tricase.le.it/frazioni_rioni/tutino.php

Condividi su...

2 Commenti a Tutino. Un antico e suggestivo borgo nel comune di Tricase (Lecce)

  1. amo questa terra come una madre ama i propri figli. Tutino è un angolo di storia del bellissimo Salento. Peccato che molte testimonianze siano andate perdute per colpa di una sbagliata ed agguerrita maratona edilizia, selvaggia senza regole e gestita da spregiudicati tecnici che,per motivi ben noti hanno fatto sgretolare secoli di storia.Salviamo almeno ciò che rimane

    • è quello che ci prefiggiamo con la nostra Fondazione. Abbiamo cominciato, nel nostro piccolo, e benvengano incoraggiamenti e sollecitazioni come la tua. Grazie e buona giornata

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!