SOS per le api! Un’altra specie rischia di estinguersi!

 ape

 

Per fare un prato occorrono un trifoglio e un’ape,
Un trifoglio e un’ape,
E immaginazione.
L’immaginazione da sola basterà,
Se le api sono poche
.

Emily Dickinson

 

di Mimmo Ciccarese

 

Immaginate per un momento di essere una piccola e simpatica ape, di ronzare tra un fiore e l’altro, indossare con abile maestria il gineceo di un fiore di acacia o di arancio per suggere il dolce nettare, imbrattarvi di polline e profumo, strofinarvi l’addome su un capolino di margherita, bere dalle goccioline un essudato di germoglio e poi all’improvviso, sentirsi inspiegabilmente tramortiti, non ritrovare la giusta rotta che ci riporta a casa, confusi alla ricerca del nostro caro alveare. Se avessimo il tempo di pensare, i nostri neuroni potrebbero ancora invocare un SOS! Chissà se un altro essere sia disponibile ad aiutarci, a riequilibrare il nostro volo ed a ristabilire la nostra danza.

Quante volte pensiamo agli uccelli, alle farfalle e altri imenotteri che vanno a spegnersi in silenzio dopo aver assorbito da un’erba o da canale inquinati da pesticidi, perché essi non distinguono un parco naturale da un uliveto appena diserbato. Quanti se ne sarebbero accorti se non fosse stato per lo studio di un gruppo di esperti che hanno sollevato la questione? è grazie al loro impegno che oggi si sottoscrive la protezione. Ogni specie si estingue rapidamente con il dissesto di un habitat, quando la visione ecologica non è in grado di riconoscerne la sua vera qualità e si limita a risolverla rozzamente come entità che divide gli spazi artificiali da quelli naturali. È proprio l’uomo biofobo e indifferente che non trova spazio in natura, quello che cavalca l’ordinario declino e la fragilità di altre specie.  Abbiamo riflettuto sulla resilienza e sulla vulnerabilità di un territorio; ma quante volte riveliamo attenzione per la delicatezza degli altri esseri?

La moria delle api è un fatto troppo serio e coinvolge l’homo sapiens perché anello della sua catena alimentare; molto spesso l’uomo sbriciola l’equilibrio della creazione senza alcuna coscienza e confonde il parassita con il simbionte.

Le api sono considerate indicatrici di questo equilibrio; riescono a impollinare un terzo delle coltivazioni agronomiche. Un terzo di quello che mangiamo dipende dal loro ruolo nella riproduzione delle specie vegetali.

“Se le api dovessero davvero estinguersi, l’umanità rischierebbe una carestia a livello mondiale” aveva detto Giorgio Celli, importante etologo del nostro tempo. Saremmo in futuro, costretti a pennellare di polline tutti i fiori di questa terra. Ciò pare che già succeda in alcune regioni dell’Asia, che con questa tecnica costosissima vende i suoi frutti a prezzi stellari.

Presagi che valgono molto di più di una meteora inattesa sulla terra, come un proemio terribile, già rafforzato perfino dal grande Einstein che verosimilmente pare apprendesse tanto dai codici naturali.

Il campanello d’allarme è stato lanciato con recenti studi britannici riguardo il comportamento di api e bombi in alcune regioni del Nord America. Adesso l’EFSA, l’ente europeo che decide sulla sicurezza alimentare, valutando anche ricerche condotte in Italia e Francia, sta attentamente valutando il problema decidendo di mettere al bando i pesticidi più tossici, aprendo così la strada a uno stop globale che scongiurerebbe l’estinzione delle api.

Accanto ai pesticidi che agiscono sugli imenotteri, potrebbero aggiungersi tante altre forme d’inquinamento, quelle che ancora non sono note o dettate dal principio della precauzione. Già oggi non si trovano tra i campi le lucciole, i ragni, i ramarri e le coccinelle, nel cielo le rondini, e tra gli ulivi le volpi e le lepri sono sempre più inconsuete! Quelle che volgarmente s’indicano come erbacce infestanti, un tempo essenze di pregio, finiscono sempre nel mirino della chimica sintetica. Tale verifica tratta in modo indiretto anche di scelte alimentari, difesa ambientale e anche le difficoltà di un distretto importantissimo come quello dell’apicoltura.

 

FONTI

Agricoltura: Moria api, Ue limiterà uso pesticidi neonicotinoidi (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2013/01/28/scienza/ambiente/agricoltura-moria-api-ue-limitera-uso-pesticidi-neonicotinoidi-8jxeKKNfnd4bafnaSTizbI/pagina.html

Pesticidi e api: Slow Food, Legambiente e Unaapi chiedono il ritiro degli antiparassitari killer (EcoBlog)
http://www.ecoblog.it/post/49631/pesticidi-e-api-slow-food-legambiente-e-unaapi-chiedono-il-ritiro-degli-antiparassitari-killer

Sos api: apicoltori a Pe, stop Ogm e pesticidi (Agenzia ANSA)
http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2013/01/22/Sos-api-apicoltori-Pe-stop-Ogm-pesticidi_8117220.html

Ambiente: dossier mette in guardia su pesticidi che uccidono api (Agenzia AGI)
http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201301181452-eco-rt10149-ambiente_dossier_mette_in_guardia_su_pesticidi_che_uccidono_api

Agricoltura/ Moria api, verso stretta Ue su pesticidi killer (Il Mondo)
http://www.ilmondo.it/economia/2013-01-25/agricoltura-moria-api-verso-stretta-ue-pesticidi-killer_185637.shtml

 

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