Ve la racconto io Mesagne!

di Mino Bianco

“Tu sei di Mesagne? Dove è successo quel casino con la Mafia a Brindisi?”
Ecco cosa mi è stato detto appena arrivato a Roma qualche giorno fa.
Ma fu solo l’inizio di una diffamazione continua della mia città.

Ma chi meglio di un cittadino può raccontarvi e parlare del proprio Paese?
Allora oggi lo faccio io!
E pretendo la stessa attenzione degli articoli in cui si inneggia Mesagne come capitale della violenza!

Mesagne è un paese di circa 30.000 abitanti in provincia di Brindisi.
E’ uno dei paesi più popolosi del Salento, magica terra a cui appartiene.
Nel suo stemma c’è una palma e due spighe a rappresentare la fertilità della terra e il clima caldo e mite.
Dientro di sè ha una lunghissima storia documentata ancora oggi dai suoi innumerevoli e magnifici beni culturali.
Prima centro messapico, poi romano, bizantino, passando per il medioevo, Federico II, il Barocco, per arrivare infine all’età moderna e le due grandi guerre e i simboli ancora impressi in molti palazzi del dispotismo del 900.
Perchè Mesagne è una città che ricorda ciò che ha vissuto e non lo dimentica, anzi è sempre pronta a buttartela in faccia a costo di farti male.
Città prettamente agricola. Chi non conosce il nostro vino, il nostro olio extravergine di oliva? Le pesche saporite, i pomodori, i carciofi e tutti i piatti buonissimi che potete assaporare nelle tante trattorie e ristoranti del paese?
Mesagne è anche città di cultura e sport!
Calcio, basket, tennis, taekwondo, teatro, danza : non abbiamo limiti per far vedere i talenti che portiamo fuori!
Città artigiana e negli ultimi periodi scoperta dai turisti.
Ecco Mesagne è prima di tutto questa!

Mesagne è la città in cui si celebra il 16 Luglio la Festa della Madonna del Carmine, piena di luminarie che illuminano le strade del paese e che affascinano i passeggeri.
Mesagne è la città in cui io a 16 anni camminavo alle 3 di notte per strada senza aver paura.
Mesagne è la città che ha ispirato i miei studi universitari essenso così ricca di storia e ricordi.
Mesagne è la città delle mille masserie che puoi visitare prendendo una bici e facendoti una bella scampagnata nelle nostri colorate campagne.
Mesagne è la città delle venti chiese, simbolo della forte devozione di un popolo fedele.
Mesagne è la città dove fanno la cavalcata dei Re Magi, dove c’era il carnevale, dove si promuove una bella rassegna teatrale, dove io ho iniziato a studiare danza classica e la mia maestra ora si trova a insegnare alla Scala ed io a fare il suo stesso mestiere.
Mesagne è la città che ha il centro storico a forma di cuore così come i suoi cittadini come hanno dimostrato nelle ultime occasioni.
Si, Mesagne è ANCHE il Paese dove è nata la SCU, ma sottolineo ANCHE!
C’è chi ci ha dipinto come gente che vive nella paura e nell’omertà!

C’è chi chi ha scritto che a Mesagne si ha paura di camminare per strada, che chiunque chiede “favori”, che ci sono sparatorie come nel Far West.
Che ciò che è successo quasi sia è il simbolo dimostrativo del mio paese.
A chi ha scritto tutto ciò mando un enorme VAFFA…
Che il piacere del dolore altrui ormai fa gola a molti giornalisti è risaputo, ma sputare su un’intera cittadina che prova in tutti i modi a risollevarsi dai suoi vecchi pregiudizi è ancora più diabolico.

Ognuno dovrebbe fare il suo mestiere solo se lo sa fare, ma ho letto in giro tante cose che mi dimostrano che ci sono tanti, troppi “finti giornalisti!.
Io ho 27 anni, sono otto anni che vivo “fuori” dal mio paese per questioni lavorative, ma io la Vita quotidiana nella mia Mesagne non me la sono dimenticata e non ricordo nulla di male che questo Paese mi ha generato.
E’ un paese, da certi punti di vista piccolo, bigotto, un pò all’ “antica” ma mi sembra normale : è come se chiedessi a mia Nonna di scivermi una mail dal tablet appena uscito.
Ci vuole tempo e costanza per far si che anche le piccole realtà possano crescere e migliorarsi e mea culpa il fatto di non aiutarla essendomene andato via.
Ma ammetto che gli insulti gratuiti dati alla città e ai suoi abitanti mi hanno fatto rabbia, così tanto da voler tornare indietro.Mesagne piange due sue vittima: la povera Melissa (di cui non voglio parlare non per indelicatezza ma per rispetto di una famiglia che personalmente non conoscevo e non voglio far parte della schiera ipocrita del”povero angelo, ci mancherai, eri bellissima…” come se tutti la conoscessero da anni… mi limito a dire che non c’è nessuna forma di giustizia e integrità mentale nel voler ferire un innocente che va a compiere il suo dovere nella propria discrezione… a 16, a 30, a 90 anni,.. gli innocenti non si toccano.. punto!)

La seconda vittima è la sua stessa dignitò di Città sempre pronta a ricucire le proprie ferite e impegnata a ricostruirsi, oggi vittima dell’audience, del pettegolezzo, dell’ignorante di turno che solo per soldi e fama insulta una storia millenaria e una comunità di brave persone.
SI!, Perchè noi MESAGNESI siamo BRAVE PERSONE!
Dovreste conoscerci per giudicarci.
Le foto sono della redazione di Spigolature Salentine
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8 Commenti a Ve la racconto io Mesagne!

  1. Lo sfogo giusto e giustificato di Mino vada a tutti coloro che fanno di tutte le erbe un fascio, a quelli che combattono la paura gridando nella mischia ‘all’untore!’, alla gente che ha bisogno di convincersi di aver isolato il male tagliando, insieme alla parte infetta(se mai la trovasse), anche quella sana, ‘…chè non si sa mai!’ Non dimentichiamoci che qualcuno, anni or sono, propose di fare saltare in aria la Sicilia o, alla meglio, di presidiarla con l’esercito come zona di guerra: meno male che quei poveretti non furono ascoltati, anche perchè, si sa, i capi mafiosi erano sparsi in così tanti punti della crosta terrestre e politica, che sacrificare la Sicilia sarebbe stato solo un inutile fuoco d’artificio per gli stupidi e i codardi! Proprio così, Mino, chi parla come tu hai denunciato, non merita il tuo dolore ma si guadagna certo la nostra indignazione per vigliaccheria e ignoranza. Gli uomini muniti di cervello funzionante e di buona ed evangelica volontà, infatti, non possono che sdegnarsi di fronte alle menti deserte di tanti loro fratelli più sfortunati, siano essi nascosti dietro testate giornalistiche sia dietro a giornali sulle panchine delle strade, e a voglia a illustrare le bellezze artistiche e la cultura storica e civile del tuo Paese! E’ più facile accusare che capire, è più comodo incolpare che interrogarsi.
    Lascia dunque a noi il piacere di leggere questa bella descrizione di Mesagne, alla nostra coscienza il dovere di soffrire per un crimine contro l’umanità, agli stolti l’usanza di dare aria alla bocca, ai leghisti la baldanza di continuare a proclamare legalità e trasparenza, all’Europa il sadico diritto di bocciare l’Italia e a te l’orgoglio personale e di noi tutti di vivere ed esportare in ogni tuo passaggio la dignità e il valore della cultura magica che attraverso la tua passione danza nel mondo.

    • Ho letto così tante bugie sul mio paese da farmi arrabbiare come poche cose nella vita… ormai l’insensibilità e la fame del dolore altrui divora ogni campo della nostra società… riprendiamoci i nostri valori, la nostra dignità, il nostro essere “persone” e non “gentaglia” agli altri lascio la finta felicità di chi pensa di sapere.

  2. Mi è piaciuta (ma non nell’epidermico senso facebookiano) in modo particolare l’immagine, ora purtroppo dominante, dello pseudo giornalista che vive di finti scoop spacciati come droga per una parte, ora purtroppo dominante, della collettività che ha perso ogni senso critico e che si addormenta, purtroppo non per sempre, solo dopo aver soddisfatto il suo bisogno quotidiano di ignobile, morbosa curiosità.

  3. SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE MESAGNESE…!!!! MESAGNE NON E’ COME L’ HANNO DESCRITTA I GIORNALI O LE TV. MESAGNE E’ BELLA, MESAGNE E’ UNICA, MESAGNE E’ RARA, MESAGNE E’ TUTTO PER NOI MESAGNESI E SONO ANCHE MERAVIGLIOSI I CITTADINI…!!!!!

  4. mesagne è stupenda, come tutto il salento, il tepore i profumi e la gente ti rigenerano lo spirito.

  5. Signori, io amo mesagne ma devo ammettere senza se e senza ma.che siamo ancora molto lontani dall’essere persone per bene, certo la brava gente è tanta ma la chiusura mentalee del mesagnese è insuperabile.. e poi ,purtroppo, dobbiamo dirla tutta, il malaffare non manca, la.mondezza nemmeno, i mafiosi quanto ne vuoi, degradata lo è di brutto e il far weat lo abbiamo avuto per davvero e non stiamo parlando di un secolo fa.. io sono mesagnese e non me ne vanto… il resto del mondo è diverso e molto più bello..

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