AMIANTO-ETERNIT: un pericolo da non sottovalutare

di Maria Grazia Presicce

Triste spettacolo di qualche giorno fa sulla litoranea Gallipoli-Porto Cesareo

Dopo la sentenza che ha condannato i dirigenti e proprietari della fabbrica criminale di eternit di Torino, sarebbe bene che il problema “AMIANTO-ETERNIT “ non  tornasse nel dimenticatoio. Non basta l’indignazione e lo scalpore della notizia solo al momento del verdetto finale, le conseguenze connesse con questo problema sono quanto mai incombenti ed il rischio è esteso a tutta l’Italia, da nord a sud.

Purtroppo  solo con riferimento alla suddetta sentenza se n’è ripreso a parlare come se fosse un problema pertinente solo a quell’area e, in ogni modo, anche lì, dopo il primo clamore, l’allarme  è parso sopirsi per poi completamente addormentarsi tanto, chi è morto ormai non c’è più, i congiunti hanno preso i quattrini, “ chi s’e visto s’è visto” e amen.

Dovremmo invece scuoterci  davvero tutti e dare voce al problema, affrontando l’argomento eternit,  allertando il cittadino e rendendolo consapevole dell’effettiva pericolosità di questo materiale tanto diffuso ancora  su tutto il territorio nazionale. Sicuramente, riguardo  il suo l’utilizzo,   non c’è stato sufficiente allarmismo in un passato, tra l’altro, molto prossimo. Nessuno degli organi competenti, e meno che mai dei nostri ambientalisti  hanno  cercato di affrontare con fermezza l’argomento. Eppure l’amianto è, purtroppo ancora oggi, alla portata di tutti. Basta farsi un giro per le nostre campagne, spesso nei giardini delle nostre abitazioni, per rendersi conto della sua reale diffusione.

La maggioranza della gente che continua a servirsene, certamente, non si rende conto, né ha la consapevolezza della sua pericolosità, quindi non se ne disfà e quando decide di sbarazzarsene   lo   fa in modo scorretto ammucchiandolo agli angoli delle vie o in  mezzo alle campagne o lo eclissa gettandolo in pozzi o cisterne. Accade questo perché, in effetti  poco o nulla si conosce del rischio effettivo che  si corre e delle conseguenze a cui si va incontro con la sola presenza e vicinanza a questo materiale così utile ed inoffensivo a prima vista! Il problema non si risolve abbandonandolo o eclissandolo!

Ogni tanto  qualche voce sparuta ha lanciato qualche avvertimento in concomitanza con i decessi avvenuti per sua causa, ma dopo quel primo momento di panico nessuno si è preoccupato più di nulla, anche perché, il suo, è un effetto killer silenzioso, nessuno lo vede, nessuno l’avverte e di certo si conclude “male non fa”.Viviamo quindi tranquillamente   con un fantasma malefico vicino e una spada di Damocle invisibile sulla testa!

Il cittadino, ignaro, nemmeno si rende conto di trovarsi a stretto contatto con esso, eppure a volte basterebbe che si guardasse intorno in maniera più accorta. Visto, poi, che i nostri  signori politici  poco o nulla fanno per il problema, sarebbe il caso che noi, come cittadini, ci preoccupassimo maggiormente della nostra  salute e di quella dei nostri figli  prestando  più attenzione e  cominciando a spronare  chi di competenza  ad intervenire. E’ stato accertato che i materiali di amianto, eternit appunto, rilasciano nell’aria fibre potenzialmente inalabili che disperdendosi nell’ambiente per effetto del vento e delle varie intemperie, aumentano il rischio di gravi patologie a carico, in prevalenza, dell’apparato respiratorio ma anche di altre patologie irreversibili tra cui il   cancro alla pleura che si può contrarre anche per semplice  aspirazione di una sola fibra di amianto.

Già nel ’92, dopo l’accertamento della pericolosità di questa sostanza, lo Stato Italiano aveva promulgato una legge (n° 257 del 27 marzo 1992) che dettava le norme per la cessazione dell’impiego e lo smaltimento dell’amianto e il divieto di estrazione, produzione ed importazione ed esportazione. La legge, però, è stata solo promulgata e, forse, applicata solo in minima parte.

I nostri legislatori, promulgando la legge hanno voluto mettersi, diciamo così “  l’animo in pace”, togliendosi  da ogni responsabilità. E’ stato come dire da parte loro: ” Uomo avvisato mezzo salvato”.

Non hanno  mai spiegato e precisato, i nostri signori legislatori, quanto effettivamente l’amianto, anche quello usato in edilizia e detto comunemente ETERNIT che si comprava anni addietro con tanta facilità, sia veramente pericoloso. Non si sono  molto preoccupati di fare una campagna pubblicitaria che avvertisse i cittadini  del potenziale pericolo che realmente si corre a contatto con questo materiale. Non hanno spiegato   che, pioggia, vento, calore eccessivo, vibrazioni in genere, fanno deteriorare questa sostanza e le sue particelle si disperdono   nell’aria  e si rendono respirabili e quindi pericolosissime per la salute dell’uomo.

Diverse sono le patologie per inalazione di amianto: l’ASBESTOSI (indurimento del tessuto polmonare), CARCINOMA POLMONARE che si verifica anche per esposizione a basse dosi, il MESOTELIOMA che è un tumore raro della membrana che riveste il polmone o dell’intestino ed è fortemente associato all’esposizione di fibre di amianto anche a dosi basse.  Sono state descritte, inoltre, altre patologie a carico dell’apparato gastrointestinale e alla laringe.

Da tenere presente che il fumo di sigaretta potenzia l’effetto cancerogeno dell’amianto, aumentando così il rischio e la probabilità di contrarre la malattia. In Italia ultimamente il numero di decessi per questo tipo di tumori è aumentato, se ne parla poco però e le cause per morte di cancro si attribuiscono ad altri fattori, del rischio eternit si tace.  Nessuno ci ha mai detto che il killer dell’amianto ha un’incubazione di 40anni e, secondo un’indagine condotta dall’Unione Europea, il picco delle morti per amianto ancora non è giunto : si avrà tra il 2015-2020.

Non vi sembra, cari politici, che urge   promuovere una campagna di sensibilizzazione e denuncia? Non vi sembra che bisognerebbe che ci fosse più vigilanza da parte degli organi competenti territoriali e ambientali  in modo che le leggi vengano davvero osservate e non rimangano solo scritte  su un foglio?

Ne va di mezzo la salute, che è il bene più prezioso che abbiamo e  ai signori legislatori, che dovrebbero garantire la tranquillità e la serenità dei cittadini, ci permettiamo di dire che non basta promulgare le leggi, bisogna anche obbligarne l’osservanza e vigilare affinché siano effettivamente   rispettate. I cittadini, votandovi ed eleggendovi, s’aspettano anche questo da voi!

Condividi su...

2 Commenti a AMIANTO-ETERNIT: un pericolo da non sottovalutare

  1. Gent.ma Sig.ra Presicce
    Concordo pienamente riguardo alla pericolosità dell’amianto contenuto negli eternit che per decenni sono stati utilizzati sino a quando non ne è stata, giustamente, vietata la vendita e l’uso.
    Concordo pienamente nel provvedere con immediatezza a smaltire negli appositi centro raccolta materiali tossici eternit e prodotti amiantiferi.
    Non concordo e dissento, invece, quando si colpevolizzano ingiustamente i detentori perchè non provvedono a loro spese alla smaltizione e bonifica degli eternit.
    Dico ciò, non perchè sia contrario, tutt’altro, ma perchè lo Stato e gli organi preposti non provvedono a venir incontro ai possessori fornendo loro gratuitamente ogni assistenza per il ritiro e il relativo smaltimento negli appositi depositi, anzi i possessori di eternit vengono puniti (come se fossero in possesso di merce rubata o illegalmente acquistata, quando invece sino a pochi anni fa certi articoli venivano regolarmente venduti e fatturati) con esosi spesati nei confronti delle ditte preposte per il ritiro e siccome viviamo già tartassati da tasse e balzelli vari tutti siamo restii a sborsare altri oneri non dovuti specialmente quando già paghiamo esagerati tributi per la raccolta dei rifiuti generici. Son certo che se lo Stato collaborasse con i cittadini possessori di eternit, offrendo loro GRATUITAMENTE mezzi e personale qualificato, senza criminarizzarli come fuorilegge e tartassarli con ulteriori indecorose tassazioni, tutto verrebbe bonificato in poco tempo e tutti collaborerebbero per la soluzione del pericoloso problema.

    • sono d’accordo con lei circa lo smaltimento da parte dei privati cittadini.Dovrebbe esserci, in ogni comune, un punto di raccolta in modo tale che ogni cittadino che ancora si trova a detenere questo materiale così pericoloso per la salute possa con facilità disfarsene.Speriamo che chi di dovere si dia da fare e provveda quanto prima a legiferare in tal senso!

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!