SS 275, la follia storicida di un ecomostro a 4 corsie

tratturo in località Serra del fico

 

UDU Lecce

 

in collaborazione con:

il Consiglio Studenti, l’associazione Archès,

Spigolature Salentine, Gaia, LeMiriadi49, Save Salento,

il Formicaio, il circolo Arci Zei,

 

organizza

“SS 275 LA FOLLIA STORICIDA DI UN ECOMOSTRO A 4 CORSIE”

 

Lunedì 9 Gennaio ore 17.00 – Rettorato Università del Salento

L’UDU incontra le 18 associazione che costituiscono il Comitato NO 275, la Facoltà di Beni Culturali, forte della sua unanime delibera di condanna, e tutte le realtà territoriali che credono ad una viabilità propositiva e ad una alternativa al progetto folle che prevede una statale a 4 corsie che vada oltre l’utile allargamento della attuale S.S. Maglie-Montesano con la distruzione, nel nuovo mostruoso tratto da Montesano a Leuca, di un patrimonio paesaggistico e culturale di incommensurabile valore. In quella data dimostreremo autorevolmente le nostre convinzioni sulle gravissime irregolarità nel progetto-affarre e la spartizione di centinaia di milioni di euro devoluti alle lobby della politica e del cemento. Illustreremo l’attuale situazione dei ricorsi presso gli organi giudiziari del Consiglio di Stato e del Tar e programmeremo ulteriori azioni.  Diremo soprattutto che le colpe dei nostri predecessori incuranti dell’ambiente per coltivare i propri orti politici non possono ricadere sulle spalle di noi future generazioni in modo irrimediabile.

I sostenitori  del progetto fanno leva sui problemi di sicurezza che l’attuale statale effettivamente ha, problemi nati in seguito alle lottizzazioni abusive della zona di Surano, ma quante strade già esistenti si potrebbero mettere in sicurezza con 288 milioni di euro? Possibile che per una manciata di minuti si possa dare spazio a tanta follia? Non permetteremo che l’ignoranza e il cemento soffochino la vita, lo sviluppo e gli ecosistemi già precarissimi del Capo di Leuca.

 

Via dei Pellegrini in località Serra del Fico

 Già tocchiamo con mano altre soluzioni di sviluppo per quelle terre dove passeggiarono un tempo Giulio Cesare Vanini, filosofo ed ilare cercatore; Raimondello Orsini del Balzo Signore insigne di Tricase; Girolamo Comi e i suoi amici poeti che se ne innamorarono perdutamente; Tonino Bello che ne fece ispirazione alta e divina. Terre dove oggi hanno scelto come loro pregiatissima dimora personalità del calibro di Helen Mirren, contraria nel modo più fermo alla sopraelevata che passerebbe a pochi metri dal suo complesso masserizio fortificato e dalla cripta del Gonfalone. Le nostre proposte saranno fedeli al turismo responsabile, alle dinamiche slow, alla recezione diffusa e alle politiche del trasporto pubblico, quest’ultime vergognosamente ferme al secondo dopoguerra, nonostante la capillarità delle scenografiche infrastrutture ferroviarie. Vorremmo godere di altro, e non di azioni degne di un paese negli ultimi posti nella classifica ISU, come magari l’inaugurazione di una rotatoria condita con ogni sorta di costoso orpello istituzionale, funzionale pratica autoerotica del politico di turno. Noi giovani per la nostra terra chiediamo e aspettiamo altro, stanchi delle solite dissertazioni qualunquiste, degne di Cetto La Qualunque.

carraie parallele alla nuova 275

Presenti con noi oltre alle associazioni e ai presidi e docenti di alcune facoltà: Antonio Lia il presidente del G.A.L. Terra di Leuca, già sindaco di Specchia; il parroco di Tiggiano Don Lucio Pompeo Ciardo, delegato per la Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato della Diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca;  Luigi Paccione celebre per aver contribuito all’abbattimento di Punta Perotti a Bari ed ora legale del comitato delle associazioni contro la statale.

 Dalla nostra parte sarà sicuramente la verità della scienza e dello spirito, poiché pronti ad obbedire alla nostra coscienza di studenti e di abitanti del Capo di Leuca, non venderemo mai noi stessi e le nostre radici ad un sistema gerontocratico che ci porterà al disastro sia economico, sia ecosistemico, sia sociale. Un altro modello di sviluppo è possibile. Aspettiamo gesti profetici, e vi garantiamo, i pazzi non siamo noi!

Sul sentiero degli antichi pellegrini

Programma:

Saluti:

– Ilaria Colazzo, Presidente del Consiglio degli Studenti

– Prof.ssa Regina Poso, Preside della Facoltà di Beni Culturali

Introdude:

– Giacomo Cazzato, Unione degli Universitari

Conduce:

– Andrea Aufieri, Direttore di “X-News”

Intervengono:

– Dott. Vito Lisi, comitato associazioni No SS 275

– On.le Antonio Lia, Presidente G.A.L. Capo di Leuca

– Avv. Luigi Paccione, avvocato No 275

– Prof. Nicola Grasso, Docente di Diritto Costituzione Università del Salento

– Don Lucio Pompeo Ciardo, parroco della comunità di Sant’Ippazio.

 

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nota a cura di Giacomo Cazzato. Le foto sono di Dario Carbone

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2 Commenti a SS 275, la follia storicida di un ecomostro a 4 corsie

  1. Salviamo, finchè siamo in tempo, i bellissimi sentieri di campagna per le nostre camminate a piedi o in bicicletta! Questo è vero progresso, ossia ciò che permette all’uomo di mantenere il contatto con la natura ammirandone la storia e le sue bellezze. Asfaltare, tra l’altro, i pochi sentieri di campagna come purtroppo si fa oggi, significa lasciare via libera ad un utilizzo improprio della campagna da parte di motociclisti e auto che praticamente rendono gli stessi sentieri impraticabili da chi vuole andare a piedi o in bicicletta. Sicurezza e bellezza devono essere le nostre parole d’ordine se vogliamo che il nostro paesaggio resti tale e non diventi una rete aggrovigliata di strade e rotatorie. I sentieri che attraversano la terra salentina rappresentano una grande risorsa per il nostro turismo che può trovare nella totalità del territorio e non in mete-località predefinite, la sua vera ricchezza. Invece di costruire altre strade dobbiamo mettere in sicurezza l’esistente e valorizzare i sentieri per percorsi naturalistici che possono rappresentare una autentica occasione di valorizzazione e di amore per la tutela dell’ambiente.

  2. …more (rummule), paparine, rucola, cicoria selvatica e altre specie di piante ornamentali incorniciano i sentieri di campagna costituendo per il “viandante” o il “pellegrino” o il moderno “turista” una occasione di esplorazione e di conoscenza della natura. In nome di che cosa dobbiamo distruggere tutto questo?

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