Un altro mostro si abbatte sul Salento

di Stefano delle Rose

Nessuna pace per il Salento! Oltre alla copertura selvaggia delle nostre campagne con ettari di campi solari, la svendita di muretti a secco, pagghiare e alberi di ulivo, la concessione silenziosa a trivellare i nostri fondali alla ricerca di qualche goccia di petrolio, ecco che un altro mostro si prepara a dilaniare il nostro territorio.
Con un unico progetto stiamo svendendo contemporaneamente il nostro mare, la nostra costa, la nostra terra; stiamo parlando del Progetto TAP, un gasdotto che collegherà l’Albania e l’Italia.
 
“Il progetto di realizzazione del gasdotto TAP sul territorio italiano prevede un tratto onshore di circa 21 km e un tratto offshore di circa 45 km e l’installazione di un terminale di riduzione della pressione (Pressure Reduction Terminal – PRT), nel Comune di Melendugno, in provincia di Lecce. La capacità iniziale di trasporto del gasdotto sarà di circa 10 miliardi di metri cubi (BCM) di gas naturale l’anno (circa 1.520.000 metri cubi/ora). La conduttura raggiungerà la costa italiana tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri nel comune di Melendugno attraverso l’utilizzo della tecnologia di perforazione in micro-tunnel in modo da ridurre al minimo l’impatto visivo sulla costa. In linea la normativa italiana (DM 17/04/2008), saranno installati punti di intercettazione di linea ogni 15 km circa lungo la sezione onshore per interrompere il flusso di gas in caso di emergenza o di manutenzione.
Il gasdotto attraversa una linea ferroviaria, 29 strade (1 statale, 8 provinciali e 20 strade secondarie) e un canale a regime idrico stagionale. Particolari tecniche specializzate saranno utilizzati per questi attraversamenti al fine di ridurre al minimo gli impatti sul traffico e sull’ambiente. L’attraversamento di strade principali/autostrade, ferrovie e canali potrebbe richiedere l’uso di metodologie di attraversamento trenchless (ad esempio, thrust boring e microtunnelling). Sia l’esecuzione di una trincea aperta che di una posa senza scavo richiedono comunque che la condotta sia posizionata ad almeno 2-3m sotto le infrastrutture da attraversare.” 
L’intero progetto si può scaricare in formato PDF dal sito: http://www.trans-adriatic-pipeline.com/ oppure richiedendocelo al nostro indirizzo email: sport8tour@gmail.com
Come in altre occasioni, la popolazione è poco informata e denunciamo il silenzio quasi assoluto sia delle istituzioni coinvolte, Regione, Provincia e Comuni, sia dei media locali.
Di seguito troverete il modulo che è possibile inviare direttamente alla TAP, per segnalare le osservazioni contrarie al Progetto.
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3 Commenti a Un altro mostro si abbatte sul Salento

  1. Certo, toccherà ancora una volta a noi cittadini rompere il silenzio della classe politica e dei media, come nel caso dei test per le estrazioni petrolifere. I politici, poveretti, “non ne sapevano nulla”, e quando sono informati è solo perchè è stato qualcuno di loro a proporre qualche cassanata (vedi la legge ammazza-ulivi del Cassano). L’altro giorno scrivevo con un po’ di enfasi che il Salento è sotto assedio: fameliche multinazionali del petrolio che puntano sul nostro mare, fotovoltaico selvaggio al posto degli ulivi sulla nostra terra, adesso i gasdotti…nemici esterni a depredare le coste e nemici interni che offrono loro l’appoggio suggerendo come distruggere quel che resta sul territorio. Oggi non mi pare più tanto azzardata l’immagine di un assedio! Mamma li Turchi!

  2. la salvaguardia intelligente dell’ambiente ( di tutti gli spazi ambientali) è per me sacrosanta ma non bisogna sempre scagliarsi su tutte le innovazioni;( e non mi riferisco solo a quelle di cui si parla nell’articolo. parlo in generale) prima di farlo bisogna anche riflettere attentamente e chiedersi cosa può portare al territorio in occupazione e benessere e trovare un modo di attuazione confacente al territorio e dopo, solo dopo cominciare una battaglia. tante “innovazioni attuate sul territorio gridano venndetta agli occhi del Padreterno e degli uomini ma per quelle nessuno o solo in pochi hanno mosso un dito!

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